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Sozzani: Mozione TAV è azione di destabilizzazione di una minoranza

"Tentano di imporre la propria volontà!”

Novara - “Il cinismo e la leggerezza con cui l’esecutivo affronta questioni cruciali per il Paese lasciano di stucco. La mozione gialloverde che impegna l’esecutivo a ridiscutere la Tav non aggiunge nulla di nuovo al contratto di governo, ma mi chiedo che senso abbiano i proclami e le dichiarazioni di una parte dell’esecutivo quando poi, nei fatti, c’è uno zoccolo duro di mentecatti, nel senso più letterale del termine, che tenta di imporre la propria volontà a dispetto delle ragioni del bene comune. Dopo l’analisi costi-benefici confezionata su misura ora la mozione che suona come un vero e proprio ‘de profundis’ per l’Italia e che impegna l’esecutivo a “ridiscutere integralmente” l’opera. Come in un triste remake del film “Il prigioniero di Zenda”, in cui il principe viene drogato e rapito alla vigilia dell’incoronazione, qualcuno ha sottratto il cervello ai nostri governanti e lo ha rimpiazzato con un surrogato. Non è possibile che, nonostante gli avvertimenti e le prese di posizione della comunità internazionale, i grillini continuino imperterriti in questa sistematica e incomprensibile azione di destabilizzazione del sistema che, di questo passo, trasformerà il Paese in un simulacro di democrazia”. Così l’on. Diego Sozzani, capogruppo di Forza Italia in Commissione Trasporti a Montecitorio e responsabile nazionale Infgrastrutture del partito.