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Tarulli scrive agli 'amici' leghisti

Trecate - "Nel rito delle ampolle - scive Francesco Tarulli, che si definisce "cittadino trecatese lucano di nascita e piemontese per scelta, capolista de “LA SVOLTA TRECATESE” - che i militanti leghisti celebrano ogni anno non vi è mai la stessa acqua del fiume PO, non si capisce, quindi, perché nella LEGA NORD vi siano sempre le stesse persone con gli stessi nomi e gli stessi cognomi che ripetono da sempre ormai la stessa filastrocca politica, alcuni, ben mimetizzati ormai a vivere in quella che viene comunemente chiamata “ROMA LADRONA”, altri. Per questo ma anche per altri motivi credo sia arrivato il momento per noi italiani, di adottare un politico padano leghista, o quanto meno di proporgli una stagione di scambi culturali. Credo sia più che mai opportuno tutto ciò, al fine di evitare sia il rischio di una creazione di un muro culturale difficile da abbattere, sia quello di una involuzione sociale, culturale e pedagogica di quella nazione immaginaria che i leghisti praticanti chiamano PADANIA. All’antimeridionalismo non si può e non si deve rispondere con l’antinordismo ecco perché propongo a tutti i politici che hanno origini italiane, a coloro che credono nella nazione ITALIA e che avvertono ancora amore per la patria, a coloro che vogliono abbattere tutti i muri, di ospitare per una o due settimane, un politico padano della LEGA e proporgli caso mai di imparare i fondamenti della storia d’Italia oltre che dei dialetti, in modo particolare quelli del sud per far sì che anche loro possano tentare di entrare in sintonia con professori, maestri, medici, funzionari pubblici, poliziotti e carabinieri italiani che garantiscono il livello di civiltà, istruzione e sicurezza anche delle loro comunità padane. Per testimoniare la mia convinzione ed il mio intendimento, mi propongo sin d’ora, ad ospitarne due di politici padani leghisti: il figlio di Bossi detto il TROTA insieme alla ex vice-sindaco di Trecate, la signora Graziella Nestasio che del loro antimeridionalismo sfrenato e del loro sentimento anti italiano ne fanno bandiera e propaganda elettorale. Chiederei, in nome del ruolo istituzionale che ricoprono o che hanno ricoperto, che i miei amici: il napoletano on.le Nastri, oppure il siciliano, ex assessore di Trecate, Varisco, insieme ai calabresi, sempre ex assessori di Trecate, Vilardo e Minera; accompagnati magari dagli ex consiglieri pugliesi Capoccia e Fiorentino, dagli ex consiglieri comunali calabresi Saracino e Casellino e qui mi fermo senza citare gli altri, ebbene chiederei loro che facessero lo stesso, quindi ospitare per una o due settimane un politico padano leghista, provando la strada del rispetto e con più fermezza in nome di una ritrovata “dignità” e corrispondenza nei confronti del popolo che li ha eletti nel 2oo6 e nel 2008 dimostrando che gli italiani, in modo particolare quelli meridionali non sono poi così scemi come il folklore leghista vuol far intendere. E’ dai tempi dell’impero romano ma anche da prima, quando cioè al sud gia erano presenti le scuole filosofiche di PITAGORA, PARMENIDE ed altri, quando ancora, la tanto citata padania era abitata dai barbari, che le genti d’Italia si lavano e curano il proprio corpo nelle terme di Caracalla, di Diocleziano ecc. lasciando quindi il primato di “porci”, agli Unni, ai Visigoti, agli Ostrogoti ma anche ai Longobardi ed ai Celti, quindi alle intere popolazioni barbariche. Ricordo poi che la stragrande maggioranza della gente d’Italia, del nord ma anche del sud, odia la mafia, la camorra, la n’drangheta, la sacra corona unita, organizzazioni criminali presenti purtroppo sia al nord che al sud. Il programma di scambi culturali potremmo deciderlo assieme, o farcelo dettare dalle Università del SUD o del NORD che ogni anno forniscono ingegneri, medici, economisti e scienziati anche alla rispettabilissima terra padana. Un programma non allettante abbastanza per il figlio di Bossi & Co. Ma chissà che una bella visita al museo archeologico di Taranto o Metaponto o Napoli o Sibari o Siracusa, non possa aiutarli a capire che in queste terre d’Italia più di 2000 anni fa nasceva il federalismo vero, quello delle CITTA’-STATO, che in queste terre d’Italia è nata la DEMOCRAZIA ed ancor prima è nato il concetto di ISONOMIA ( isos-uguale /// nomos-legge). L’UGUAGLIANZA è regola del corpo, è regola di ogni comunità, è regola della politica. Da buon italiano e da buon lucano-piemontese, so anche cosa vuol dire ospitalità e di queste mie radici sia lucane che piemontesi ne vado orgoglioso, così come credo ne vadano orgogliosi tutti coloro che come me si sentono ITALIANI del PIEMONTE o ITALIANI della LOMBARDIA o ITALIANI di PUGLIA, di SICILIA, della CAMPANIA, della CALABRIA ecc. Cari politici padani leghisti, vi aspettiamo!!! Venite a trascorrere una “vacanza” intelligente. Noi siamo pronti ad ospitarvi nelle nostre case anche se non parlate la nostra lingua. Siamo caparbi e tenaci, nonché dotati di una vispa intelligenza, vi capiremo lo stesso".