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Albanese (Cerano): Adesso parlo io

Alessandro Albanese

Cerano - Riceviamo e pubblichiamo da Alessandro Albanese, assessore nel Comune di Cerano e sino a un paio di mesi fa vice sindaco dello stesso paese: "E' trascorso ormai un mese e mezzo dallo scorso 19 dicembre quando un mio tweet da semplice tifoso relativo alla partita di calcio Milan-Napoli ha avuto una abnorme risonanza mediatica. Ho immediatamente spiegato che si trattava di uno sfogo legato ad un episodio, come succede tantissime volte in ambito sportivo, senza nessun retropensiero o intento discriminatorio e mi sono comunque sinceramente scusato con chi si fosse sentito offeso; visto il clamore creatosi ho subito scritto anche al sindaco della città partenopea nonchè al presidente della società Napoli calcio chiarendo quanto sopra. Ma a seguito di ciò che é accaduto, come tante altre persone nei giorni seguenti mi sono chiesto quale fosse la ragione di tale enorme risonanza addirittura a livello nazionale: come è stato possibile? Ho dunque cercato delle spiegazioni. Ebbene tutto ciò trae origine dalle Elezioni comunali di Cerano del 26 maggio 2019, all'indomani delle quali una forza politica di centrodestra che insieme alle altre ha sostenuto la lista risultata vincente ha iniziato a rivendicare per un proprio esponente la carica di vicesindaco. Gli elettori ceranesi però esprimendosi liberamente con il voto hanno accordato al sottoscritto oltre 300 preferenze, facendolo risultare di gran lunga il candidato più votato tra tutti quelli presenti nella competizione elettorale; a quel punto è stato naturale che la carica di vicesindaco venisse assegnata in relazione al consenso, niente di più logico. Evidentemente chi rappresenta il partito in oggetto a livello locale è caratterizzato da un fame bulimica di "bandierine" da piazzare, quindi di ruoli da occupare, e non ha quindi metabolizzato il fatto di non essere riuscito ad accaparrarsi il posto di vicesindaco a Cerano come era nei suoi piani. Ecco che il mio banale ed ingenuo, lo ammetto, errore dello scorso 19 dicembre è stata un'occasione e ha dato modo di scatenare il sovradimensionato clamore intorno a quel tweet con le relative conseguenze; sul piano politico, anche se stiamo parlando di uno degli aspetti più brutti della politica, attraverso una forte pressione sul primo cittadino di Cerano che ha portato alla revoca della carica di vicesindaco al sottoscritto assegnandola ad un esponente del partito che da sempre la rivendicava. Sul piano personale mi ha sottoposto alla cosiddetta "gogna mediatica" che, con tutta sincerità, non auguro a nessuno di provare: per me e per chi mi è vicino sono stati giorni ben altro altro che sereni. In tutto questo voglio comunque sottolineare un aspetto positivo che mi ha confortato: gli attestati di vicinanza e di stima da parte di tanti Ceranesi che davvero mi conoscono ed hanno dunque compreso la situazione per ciò che realmente è stata; conservo le loro parole ed i loro messaggi e li ringrazio di cuore. Ed ora? Innanzitutto proprio nel rispetto di quanti hanno avuto e continuano ad aver fiducia in me ho continuato quotidianamente ad adoperarmi per il mio paese, mettendomi a disposizione con impegno come ho sempre fatto. E' ovvio però che per il futuro qualsiasi valutazione non potrà prescindere da ciò che si è verificato: situazioni di tale genere tracciano un solco con le conseguenze del caso".