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A Bellinzago va in scena lo scontro Bagnati-Mazzaron

Bellinzago N. - Riceviamo e pubblichiamo dall'assessore Matteo Bagnati, in riferimento ad un video messo sui 'social' da Federico Mazzaron (opposizione): "Nel Consiglio Comunale di giovedì 1 agosto si sono discussi due punti all'ordine del giorno: uno di questi era la mozione presentata da Bellinzago in primis che è stata discussa e poi votata, secondo quanto normalmente accade in Consiglio Comunale. A questo proposito, sono di estrema gravità le parole utilizzate in un recente video su social network del neo consigliere Mazzaron, che appropriandosi della rappresentanza di tutte le istanze dei giovani, strumentalizza con affermazioni false, violente e di pessimo esempio nei confronti di coloro che vorrebbe rappresentare, la decisione della maggioranza del Consiglio Comunale di bocciare la mozione da lui presentata. Il consigliere chiedeva l’istituzione di un tavolo di lavoro per la creazione di luoghi di aggregazione: come dovesse essere organizzato questo tavolo di lavoro non è stato in alcun modo spiegato. Il gruppo di maggioranza ha risposto che nelle scelte dell’Amministrazione (già nel programma elettorale poi ripreso nelle linee programmatiche) vi è l’espressa intenzione di creare un Consiglio Comunale dei Giovani. È stato spiegato che la finalità di tale strumento sarebbe quella di promuovere la partecipazione dei giovani alla vita sociale, politica e culturale del Comune, elaborare progetti specifici, collaborare con interventi mirati e per l’attuazione dei programmi rivolti ai giovani, nell’intento di ascoltare condividere le proposte che via via emergeranno. Se tale strumento non soddisfa il Consigliere in questione e se l’esito della votazione non è stato quello da lui atteso è comprensibile il disappunto ma non è accettabile tutto quello che si traduce poi in insulti all’amministrazione ed ai suoi componenti o in affermazioni non corrispondenti al vero. Mazzaron deve farsi un profondo esame di coscienza e chiedere scusa per le gravi e false affermazioni fatte nei confronti del Sindaco. Né in colloqui con il Sindaco, né tantomeno nella riunione dei capigruppo è stata discussa nel merito la mozione. Nessun inganno, nessuna “presa per il culo”, nessuna strana strategia è stata utilizzata. Come da sempre accade,  interrogazioni, interpellanze e mozioni vengono presentate dai Consiglieri e discusse all’interno del Consiglio Comunale come è naturale, logico e regolamentato che questo avvenga. Il Sindaco non ha MAI fatto intendere alcunchè  sulle intenzioni dell’Amministrazione e una tale affermazione calunniosa da parte del Consigliere Mazzaron deve essere immediatamente ritirata. Se l’apertura, la disponibilità, le buone intenzioni, la collaborazione dimostrata fino ad oggi da parte del Sindaco e del gruppo di maggioranza nei confronti del consigliere in questione deve essere in questo modo strumentalizzata e, peggio, trasformata in  false affermazioni, ne prendiamo atto e agiremo di conseguenza. Non è accettabile ed, al contrario estremamente grave, che in un’operazione totalmente mediatica accosti la parola corrotti e quindi corruzione all’attuale amministrazione. Con furbizia e scaltrezza, probabilmente maturata nel suo lunghissimo percorso di formazione politica, utilizza tale termine all'interno di una citazione. È tuttavia evidente lo spregiudicato utilizzo ed accostamento, nonchè la gravità delle conseguenze che ne potrebbero derivare. Mazzaron deve riflettere sul pessimo esempio che ha dato ai giovani ed ai ragazzi che hanno, probabilmente per la prima volta, partecipato ad un Consiglio Comunale. Per l’atteggiamento dimostrato che si è concluso con l’invito gestuale rivolto a questi di uscire dall’aula dopo la votazione. Un pessimo esempio di politica, di insegnamento, di significato che ha purtroppo voluto far passare nei confronti di chi ha invitato a partecipare. Le parole usate “schiaffo ad una generazione”, “la politica gli ha chiuso la porta in faccia” sono di estrema gravità, brutalmente pericolose, e vanno nella direzione di allontanare sempre di più i ragazzi, i giovani dalla politica, dalle istituzioni. Se poi ricordiamo il motivo per il quale sono state utilizzate, ovvero per una differente idea di vedute tra la maggioranza e la minoranza sullo strumento da utilizzare per il coinvolgimento dei giovani, la leggerezza con cui tali parole sono state utilizzate, la presunzione e la volontà del “volere a tutti i costi”, ci fanno purtroppo dire che a distanza di soli due mesi dalla nomina il consigliere in questione sia caduto in un bruttissimo esempio di pessima politica. Come amministratori, anche noi giovani ed in qualche componente vicini all'età anagrafica del consigliere Mazzaron, siamo impegnati ed eserciteremo il nostro ruolo promuovendo progetti ed iniziative a favore dell'aggregazione, del coinvolgimento e della partecipazione".