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Capoccia: Proviamo a fare chiarezza

L'ex vice sindaco, oggi consigliere di minoranza, sulla sentenza della Corte dei Conti riguardo alla vicenda Binatti-Oriolo
Giorgio Capoccia

Trecate - Riceviamo e pubblichiamo da Giorgio Capoccia (foto), già vice sindaco di Trecate e oggi in Consiglio comunale tra i banchi dell'opposizione: "Ho letto sui social e su testate giornalistiche locali la notizia di una sentenza, della Corte dei Conti, che ha sancito l’insussistenza, in relazione all’atto amministrativo in questione, di una responsabilità in capo al Sindaco Binatti. Molti hanno accolto tale esito con lode e complimenti, in particolare sui social, intendendo lo stesso alla stregua di un "abbiamo vinto!". Come noto, il Tar Piemonte, sancendo di fatto l’illegittimità di un atto (la revoca di un assessore) posto in essere dal Sindaco, a fronte di una sentenza che vedeva la sconfitta del comune di Trecate, condannava il Comune di Trecate, che aveva deciso di resistere in giudizio (con i relativi costi per la difesa tecnica) di risarcire il danno causato all’assessore revocato. La condotta amministrativa posta in essere dall’Amministrazione Binatti, dunque, è costata al Comune di Trecate le spese processuali, oltre all'indennizzo per il danno arrecato, come detto, all’amministratore illegittimamente revocato. Lo stesso Tar Piemonte chiedeva alla Corte dei Conti di verificare se si fosse configurato altresì un danno erariale e se il risarcimento dovesse gravare sull’autore dell’atto, il Sindaco Binatti. La Corte dei Conti, ben lungi dall’affermare la legittimità della condotta amministrativa sanzionata dal TAR, si è limitato ad escludere la presenza di una colpa grave, ritenuta indispensabile per il configurarsi dell’obbligo, in capo al Sindaco, della ripetizione delle somme che il Comune dovrà sborsare a seguito della sentenza del TAR. Pertanto, sarebbe logico porsi questa domanda: "chi pagherà l’indennizzo che il TAR ha stabilito in favore dell’assessore revocato, oltre alle spese legali?” Risposta : "il Comune di Trecate". A questo punto, sorge spontanea una ulteriore domanda: "a fronte della recente sentenza della Corte dei Conti, queste somme, che graveranno sulle casse comunali, saranno rimborsate dagli amministratori che hanno posto in essere gli atti censurati dal TAR?". Risposta : "No, pagheranno i cittadini". Pertanto, il Comune dovrà impiegare delle somme (che, diversamente, sarebbero state impiegati per finalità di pubblico interesse), non certo trascurabili, per pagare una manovra dell’attuale Sindaco Binatti (la revoca di un amministratore nominato assessore non più tardi di 24 ore prima…), strumentale unicamente, nel corso della precedente consiliatura, a garantire la stabilità ad una maggioranza traballante. Se queste sono le “vittorie” alle quali brindano il Sindaco Binatti e la sua attuale maggioranza, consentitemi di astenermi da questi festeggiamenti…"