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Coraia e Forza Italia ai ferri... corti e il centrosinistra si fa sotto

Stefano Bandi, Giorgio Capoccia, Andrea Crivelli e Patrizia Coraia

Trecate - Mezz'ora di Consiglio comunale o poco più nella serata di giovedì 25 maggio nel Teatro Comunale in piazza Cavour. Partenza subito col botto con Forza Italia che, attraverso l'attuale presidente del Consiglio Andrea Crivelli, ha annunciato che sarà lui stesso il nuovo capogruppo degli 'azzurri' in maggioranza. Di fatto un'operazione di sfiducia nei confronti della delegata (o ex) alla Cultura Patrizia Coraia, la più votata in seno al partito di Silvio Berlusconi nelle ultime Amministrative. Per la serie... s'erano tanti amati... si noti che i due formavano un ticket (uomo-donna) che ha avuto un eccellente successo di preferenze, tanto da essere eletti entrambi subito al primo colpo. Poi, come spesso capita, la 'coppia... scoppia' ed ecco che sono iniziate tutta una serie di 'misunderstanding', sfociate con l'abbondante bocciatura dell'operato del presidente del Consiglio (e del vice sindaco, Capoccia, anche lui dello stesso partito), nonché di altri elementi da parte della maggioranza da un periodico freepress locale, di cui Coraia è collaboratrice da tempo. Che cosa succederà ora? La stessa Coraia ha affermato nel corso del Consiglio che ricorrerà in tutte le maniere (anche in Prefettura) per evitare questo 'cambio' che considera non conforme alle regole, in quanto Crivelli - in qualità di presidente del Consiglio comunale - "dev'essere super partes e imparziale e non può anche essere contemporaneamente presidente e capogruppo di una forza politica". La risposta è stata che "già il presidente precedente, Roberto Varisco, ricopriva quel ruolo ed era anche capogruppo dell'Italia dei valori, quindi nessun problema di carattere regolamentare". Si noti che Varisco è stato presidente per circa 3 anni di mandato, prima di dimettersi perché in assoluto disaccordo con l'allora maggioranza riguardo alla scelta - poi non effettuata - di realizzare un impianto per lo smaltimento di rifiuti provenienti da materiale tecnologico tra Trecate e San Martino. Il suo posto venne preso da Filippo Sansottera, oggi capogruppo Pd.

Sta di fatto che questo cambio, che ha causato la ricomposizione di numerose commissioni consiliari, è stato votato da tutta la maggioranza, eccetto ovviamente Coraia, mentre l'opposizione (assenti Silvana Corigliano del Movimento 5 Stelle e Rossano Canetta della sua lista civica) si è allontanata dall'aula al momento della votazione.

Ma qual è il giudizio di quanto sta accadendo in seno alla maggioranza di centrodestra? Quali le critiche e quali soprattutto i punti che li vedono in netta opposizione? Ecco la risposta da parte del centrosinistra, affidata ad un comunicato diramato da Sergio Amidani, già promotore della raccolta di firme contro la chiusura della casa di riposo (ormai ex) in via F.lli Russi: "Da quando si è insediata la nuova maggioranza di destra-centro abbiamo registrato una sostanziale inutilità del dibattito in consiglio comunale, fino ad ora infatti ogni nostra argomentazione critica di quanto messo in votazione non ha mai trovato un solo consigliere in grado di rispondere nel merito, nemmeno quando le obiezioni erano più tecniche che politiche. Per questo abbiamo deciso che, considerato l’ordine del giorno di questo consiglio, non valesse la pena di dibattere con chi non è in grado di farlo ed affidiamo invece direttamente alla stampa ed ai cittadini le nostre osservazioni. Aggiornamento DUP, Variazioni al Bilancio di Previsione e applicazione avanzo vincolato 2016: le variazioni sottoposte ad approvazione sembrano squisitamente tecniche ma, in realtà, sono motivate dalla incapacità amministrativa di questa maggioranza: spicca infatti lo storno di fondi per realizzare lavori di manutenzione alla scuola Rodari. In pratica vengono prelevati fondi destinati ad altre opere pubbliche per realizzare lavori alla scuola. Niente di male, si direbbe, si tratta di stabilire le priorità. Però farlo appena dopo l'approvazione del bilancio dimostra di non avere le idee chiare con la conseguenza di sottrarre fondi ad altri interventi necessari. Ma la cosa più notevole è che i soldi per quell'intervento c'erano già nel bilancio dell'anno scorso, aggiunti a ottobre e a novembre, e non sono stati utilizzati, per cui sono finiti in avanzo di amministrazione. Per la precisione, su 122.000 euro stanziati l'anno scorso sul capitolo ne sono stati impegnati solo 66.000 circa, di cui ben 47.000 relativi alle fessurazioni della scuola medesima, opera risalente alla precedente amministrazione. Insomma l'attuale amministrazione di suo non ha fatto ancora nulla, se non rinviare opere già programmate. Il dilettantismo amministrativo è più che mai evidente a tutto svantaggio dell’intera cittadinanza, per questo abbiamo ribadito la nostra contrarietà. Modifica al Regolamento di Polizia Urbana: qui siamo all’ennesima prova di incapacità a realizzare persino il programma proposto dalla stessa maggioranza. Sul capitolo sicurezza, a distanza di quasi un anno dal loro insediamento, non una sola opera strutturale è ancora stata realizzata di iniziativa propria. Le telecamere installate sono ancora quelle previste e finanziate dall’amministrazione precedente e nessun nuovo stanziamento o progetto per completare il presidio di tutti i punti di accesso alla città è stato nemmeno presentato. Sarebbe stato sufficiente replicare gli investimenti fatti da Ruggerone (100.000€) per alzare di un ordine di grandezza la sicurezza della nostra città. Forse avevano previsto che, in alternativa, tutti i cittadini corressero ad installare a loro spese le famose 1.000 telecamere! Qualcuno è in grado di dire a quante siamo arrivati? Verrebbe da chiamare “chi l’ha visto?” ma scopriremmo di essere su “scherzi a parte”! Ai cittadini viene fatto credere che qualche multa in più ai disperati, il bando dei burka o, più in generale, la lotta all’accattonaggio siano gli interventi più urgenti ed efficaci sulla sicurezza, ma la verità ampiamente dimostrata dalle statistiche, è che la diminuzione dei furti negli appartamenti e degli scippi passa essenzialmente attraverso il controllo videosorvegliato del territorio ed il potenziamento delle forze dell’ordine. Tutte cose che costano e che bisogna saper fare, e per le quali non hanno previsto stanziamenti, né definito progetti. E’ certamente più facile e soprattutto gratis modificare un regolamento di polizia urbana e sperare che la stessa riesca a far rispettare l’incremento di norme senza un equivalente incremento di risorse. Stanno prendendo in giro i cittadini ai quali avevano fatto credere che avrebbero migliorato la sicurezza e stupisce che a farlo siano proprio le formazioni politiche che fanno di questo argomento l’asse portante della loro azione politica. Altro sulla sicurezza: parliamo di un altro tipo di sicurezza, quella stradale. L’amministrazione Binatti sta smantellando i dossi stradali, realizzati negli anni scorsi con lo scopo di dissuadere gli automobilisti dal superamento dei limiti di velocità. I primi due sono già stati “spianati” in corso Roma ed immaginiamo che a breve faranno la stessa fine quelli rimanenti (es. via Novara). Verrebbe da dire che, nell’incapacità di realizzare nuove opere pubbliche, si procede a smontare quelle esistenti, “fè e disfè l’è tüt lavrè” si diceva con ironia una volta, ma qui c’è poco da ridere: l’aumento di velocità delle auto su vie rettilinee e di grande scorrimento come c.so Roma e via Novara non potrà che mettere a rischio la sicurezza di pedoni, ciclisti etc.. In passato, su quei tratti, prima della realizzazione dei dossi, si sono verificati molti incidenti anche mortali e tutti auspichiamo che con la loro rimozione non si debba ritornare a quella triste contabilità. Ma viene da porsi alcune semplicissime domande: perché correre questo rischio? Se c’erano dei soldi pubblici da spendere in opere stradali era questa la priorità? Sicuramente ci saranno molti automobilisti contenti di poter correre senza rischiare le sospensioni della propria auto, ma la tutela dell’incolumità di mamme, anziani, bambini, pedoni, ciclisti, è meno importante? Amministrare vuol dire fare delle scelte e indubbiamente quella fatta dagli attuali amministratori di Trecate con la rimozione dei dossi non solo è in controtendenza con quanto avviene in tutte le città ma dimostra anche una cosa semplicissima: che i sedicenti “paladini della sicurezza” se ne fregano di quella stradale ed in particolare di quella delle categorie più esposte".