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CRIPPA (M5S): LO STATO COMPLICE DELLA DELOCALIZZAZIONE BORGOLON?

L'on. Davide Crippa (M5S)

Varallo Pombia - "La mattina di venerdì 17 marzo - afferma il deputato del Movimento 5 Stelle, Davide Crippa - ho fatto visita ai lavoratori della Borgolon S.p.A. di Varallo Pombia. Quarantadue cittadini che senza il minimo sentore di crisi rischiano seriamente di veder perdere il proprio posto di lavoro a causa della scellerata decisione della proprietà di delocalizzare l'attività in Slovenia. Come se questo non bastasse, non possiamo non notare il coinvolgimento di Simest, partecipata dello Stato tramite Cassa Depositi e Prestiti con lo scopo teorico di promuovere le imprese italiane all'estero. Ebbene, la stessa Simest parrebbe dai primi rilievi essere più che coinvolta nella vicenda se si conta come, tramite una società da essa partecipata (la Finest spa), abbia avviato la precedente operazione di delocalizzazione di parte dell'attività della Borgolon in Croazia, datata 2013. Con questa operazione Finest è arrivata ad entrare in possesso del 24,68% della società delocalizzata dal gruppo proprio in Croazia. Quindi per Simest promuovere le imprese nostrane all'estero significa deradicarle dal nostro territorio? Significa buttare nell'incertezza della disoccupazione 42 famiglie che hanno dato all'azienda decenni interi della propria professionalità? Tutto questo senza contare la posizione in merito della stessa Finest, facente parte del Gruppo Friulia, finanziaria della Regione Friuli Venezia Giulia. Può una finanziaria partecipata da un'ente statale come lo è una Regione italiana andare a incentivare la delocalizzazione di un'azienda italiana? Una situazione insostenibile, specie se si conta che l'esponente di spicco del gruppo Aquafil (in capo alla Borgolon), Giulio Bonazzi, dall'ottobre 2013 è Cavaliere del Lavoro. Come può mantenere una situazione del genere se il lavoro lo porta dove la manodopera costa meno a discapito dell'economia italiana e novarese tutta? Queste sono alcune delle domande che rivolgerò ai Ministeri dello Sviluppo economico, del Lavoro e dell'Economia e delle Finanze con un'interrogazione a mia prima firma".