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Oleggio Grande sull'Osservatorio delle Ferrovie

"Dicevamo a novembre che serve un Osservatorio per garantire l’interesse della città"

Oleggio - "Oleggio Grande - scrivono dal direttivo del gruppo oleggese - nata con obiettivi di dialogo e di confronto e con l’intento di portare un clima nuovo e informato nel dibattito locale, ritiene che su un tema così importante sia cruciale evitare contrapposizioni e semplificazioni divisive. Questo dicevamo il 30 novembre, con comunicato stampa ripreso dalle testate locali. Puntualmente, facevamo seguire un testo, inviato contemporaneamente alle forze politiche che ad Oleggio operano. La richiesta era quella di esprimere un parere; ora li abbiamo raccolti tutti. Alla proposta di Oleggio Grande ha aderito in data 30 dicembre il circolo di Oleggio del Partito Democratico, che si è reso disponibile a sottoscrivere una richiesta all’Amministrazione Comunale “insieme alle altre forze politiche e civiche”. L’altra sera abbiamo ricevuto l’email a firma congiunta  MpO-Fratelli d’Italia-M5S, che esprime intenti e contenuti differenti da quelli da noi proposti. Bene; questo ci fornisce l’occasione per ribadire alcuni punti, già ampiamente espressi in diretta durante la serata del 30 novembre, dedicata all’incontro sulle ferrovie, e successivamente sui nostri canali più ufficiali. I capisaldi di tutto il ragionamento fatto da Oleggio Grande rimangono quelli che seguono. Con ordine: - L’Osservatorio sul raddoppio ferroviario ha per noi in primo luogo ambito comunale; prima vanno identificate le vere criticità locali, le soluzioni e le richieste da portare agli Enti a cui fa capo il raddoppio del tratto ferroviario che ci interessa. Solo in seguito diventerà più proficuo secondo noi discuterne con i comuni limitrofi, che sono meno impattati dall’opera. - Il dialogo con l’attuale Amministrazione deve essere parte della soluzione, non parte del problema; con maggiore trasparenza da parte di tutti si potrà meglio valutare la portata reale del progetto. Soprattutto, un antagonismo politico è in questo momento totalmente fuori luogo. L’esperienza perdente del poliambulatorio dovrebbe aver insegnato a tutti, maggioranza compresa, che si può trovare un modo di dialogare se a beneficiarne è la collettività. - La velocità è fondamentale. Più passa il tempo, più l’opera e i suoi dettagli si consolidano, in assenza di una voce forte che non può che venire dai cittadini. - Non ci siamo mai proposti come mediatori. Non ci sono interessi contrapposti da mediare, senza contare che è una vocazione che non pensiamo di avere. In questo senso non crediamo di dover ribadire “aperture di porte” più o meno strumentali: abbiamo proposto per primi un Osservatorio, quello del “Lavorare Insieme” è lo spirito che ci appartiene. Fare, e fare al meglio: non vediamo spazio per altre dichiarazioni. Su tutti questi aspetti continueremo a non far mancare la nostra capacità propositiva e di dialogo. Ci vediamo presto!"