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Pd e Nel cuore di Trecate: La casa di riposo deve rimanere aperta

Sergio Amidani è alla guida di un comitato che a breve si attiverà per la raccolta di firme in città

Trecate - Quale il futuro della Casa di riposo comunale di via Fratelli Russi? Sembra ormai segnato da tempo, sin dai tempi dell'Amministrazione Ruggerone era stata infatti individuata come area idonea per una maxi struttura che coinvolgesse anche gli anziani del Consorzio Cisa (Galliate, Romentino, Cerano, Sozzago e Cameri) nei pressi del poliambulatorio e della sede della Croce Rossa in via Rugiada (quartiere piscine a Nord di Trecate). L'Amministrazione Binatti - visto che quella attuale non avrebbe più certi requisiti per poter rimanere aperta - ha invece aperto una trattativa con la realizzanda Casa di riposo privata, che avrà sede in via Po. Obiettivo: mantenere le stesse rette per gli ospiti e anche il posto di lavoro per le persone che operano all'interno della Casa di Riposo comunale che si affaccia al Palazzo Municipale. Sin da subito si è schierato contro questa eventualità un comitato composto in particolare dai partiti di centro-sinistra, Pd e Nel cuore di Trecate (ex maggioranza in Consiglio comunale), che a firma del referente del gruppo, Sergio Amidani, ha incontrato i giornalisti locali per fare il punto della situazione presso la Circolo in via San Cassiano. "Parte oggi - si legge nel comunicato redatto al termine della riunione - una raccolta firme a sostegno di una petizione che ha lo scopo di chiedere all’amministrazione comunale di Trecate di rivedere le annunciate decisioni riguardanti la Casa di Riposo di via F.lli Russi. Noi, promotori dell’iniziativa, consideriamo la chiusura della struttura pubblica una decisione con gravi ripercussioni sui servizi, sulle tariffe e, più in generale, sull’intero sistema del “welfare” di Trecate, cui si aggiungono anche gli effetti sui posti di lavoro coinvolti. Perciò chiediamo al Sindaco e alla giunta di impegnarsi a ricercare una soluzione che consenta di mantenere operativa l’attuale struttura pubblica, almeno fino a quando non sarà realizzata la nuova struttura consortile in ambito CISA. Chiediamo ai cittadini trecatesi di sottoscrivere questa petizione e far sentire la propria voce: tenere aperta la Casa di Riposo di via F.lli Russi è interesse di tutti. Il Sindaco in prima persona ha più volte dichiarato di volere e sapere ascoltare i cittadini: con questa iniziativa vogliamo offrirgli l’occasione di dimostrarlo con i fatti! I promotori della petizione".

Da notare che l'ultima volta che si tenne una raccolta di firme in città su un tema 'caldo' fu quando 2 anni fa l'imprenditore siriano Lababidi si impegnò in prima persona affinché la quinta farmacia di Trecate fosse prevista a Nord dell'asse ferroviario e non a Sud come invece imposto dal relativo piano, approvato sia da Comune che da Regione. Ironia della sorte la sede era prossima a quella della nuova sede della Casa di Riposo. Quante firme saranno raccolte? E serviranno a far cambiare idea all'Amministrazione Binatti? E il vice sindaco Capoccia, già battagliero consigliere d'opposizione nella precedente legislatura, cosa avrà da rispondere al Comitato guidato da Amidani? Infine una domanda: perché a firmare il documento su 4 consiglieri di centro sinistra (gli ex sindaci Almasio e Ruggerone, l'ex assessore ai Servizi sociali Uboldi e l'ex presidente del Consiglio Sansottera) è un 'esterno', che tra l'altro è uno dei fondatori del Pane Quotidiano, la mensa sociale per i meno abbienti, aperta all'oratorio femminile 3 sere ogni settimana? Chi vivrà, vedrà...

Gianmaria Balboni