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Trasparenza e partecipazione: diritto o privilegio?

Alcune considerazioni della minoranza di centrosinistra in Consiglio comunale
Emanuela Cazzadore, Marco Uboldi e Raffaele Sacco

Trecate - Riceviamo e pubblichiamo dalla minoranza consiliare di centrosinistra in Consiglio comunale a Trecate, composta dai consiglieri Emanuela Cazzadore, Anna Uboldi, Raffaele Sacco, Marco Uboldi e Filippo Sansottera: "Trasparenza e partecipazione: diritto o privilegio? E’ sempre più difficile per i cittadini comprendere cosa accade nei “palazzi del potere” e questa è certamente tra le cause della disaffezione al voto e, più in generale, della crescente sfiducia nelle istituzioni. Se tutti condividiamo la necessità di recuperare un rapporto diretto con il cosiddetto “paese reale” tramite un consapevole coinvolgimento dei cittadini a partire dall’amministrazione della propria città, diventa incomprensibile il motivo per cui l’ultimo Consiglio si sia svolto in videoconferenza, senza pubblico e senza una adeguata informazione, contrariamente a quanto accaduto per esempio per il Consiglio provinciale. Non si dia la colpa all’emergenza covid perché le norme attuali non vietano a nessuno, green pass alla mano, di andare al ristorante, al cinema, in palestra o allo stadio, tutti luoghi in cui si assembrano molte più persone di quelle che partecipano normalmente ad un Consiglio Comunale. Dopo aver celebrato “in presenza”, nella splendida cornice di villa Cicogna, i riti di insediamento e le nomine conseguenti alla vittoria elettorale di Binatti, perché non si è potuto o voluto fare altrettanto per il primo Consiglio chiamato a deliberare un documento strategico come il DUP (Documento Unico di Programmazione)? Persino i lavori delle commissioni si sono svolti a porte chiuse, senza registrazioni e quindi senza nemmeno la relativa condivisione, negando di fatto ai cittadini la possibilità di assistervi, nonostante il regolamento lo preveda espressamente! Semplice superficialità? Scarso interesse alla trasparenza, oppure cinica scelta? Difficile dirlo, ma accetteremo la “buonafede” dell’amministrazione solo se, a partire dalle prossime sedute di Consiglio o commissione, i cittadini verranno adeguatamente informati e saranno messi in condizione di assistere ai lavori. I 3.889 voti ricevuti danno a Binatti & C il diritto di amministrare, ma nella nostra città vivono anche altri 10.899 elettori (quasi tre volte tanto) che non lo hanno votato, ma non per questo hanno perso il diritto a partecipare e capire come vengono amministrati".