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6,5 MILIONI CIRCA PER IL DOPO DI NOI

La soddisfazione dell'assessore Augusto Ferrari che illustra il progetto
L'assessore regionale Augusto Ferrari

Torino - E' stata approvata in Giunta regionale, su proposta dell’Assessore alle Politiche sociali, della casa e della famiglia, la delibera in favore dell’accoglimento del “Programma attuativo” relativo alla legge 112 del 2016, comunemente denominata “Dopo di noi”. La presente norma disciplina le misure di assistenza, cura e protezione delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, a causa della mancanza di entrambi i genitori, oppure a seguito dell’impossibilità degli stessi di fornire loro l’adeguato sostegno, nonché in vista del venir meno dell’aiuto familiare, attraverso la progressiva presa in carico della persona interessata già durante l’esistenza in vita dei genitori.

E’ inoltre previsto che le Regioni adottino indirizzi di programmazione per l’attuazione degli interventi e dei servizi finanziabili. In funzione della realizzazione di tale servizi, per la Regione Piemonte, sono stati previsti 6.480.000,00 di euro per l’anno 2016.

Il Programma attuativo contiene la descrizione degli interventi ed il riparto delle risorse ministeriali assegnate, tenendo contro degli obiettivi di autonomia e di inclusione sociale della persona coinvolta, nonché delle modalità di monitoraggio e di verifica del soggetto interessato.

La definizione e l’articolazione del budget dei progetti sono finalizzate alla realizzazione di programmi di accrescimento della consapevolezza, di abilitazione e di sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana e per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile.

Tali programmi intendono infatti raggiungere obiettivi quali: favorire il protagonismo e l’autodeterminazione delle persone con disabilità o di chi le rappresenta per la realizzazione del proprio progetto di vita adulta, per esempio tramite un’organizzazione abitativa autonoma in alloggi con un massimo di 5 posti ; agevolare la costruzione di percorsi partecipati con le famiglie e le associazioni che le rappresentano, attraverso l’accoglienza in housing sociale o in co-housing; sostenere percorsi di accompagnamento dei genitori al “durante noi per il dopo di noi”; promuovere un lavoro di comunità per favorire l’inclusione sociale, grazie a programmi di accrescimento della consapevolezza e per l’abilitazione e lo sviluppo delle competenze per favorirne l’autonomia.

L’Assessore alle politiche sociali, della casa e della famiglia a seguito dell’approvazione del “Programma attuativo” sostiene che con questa delibera la Regione Piemonte stabilisce il piano operativo per l'attuazione della legge sul “Dopo di noi” nella nostra regione e che il Programma operativo è frutto di un lavoro condiviso con gli enti gestori del territorio, discusso con le associazioni e che è stato inviato per la sua validazione al Ministero delle Politiche Sociali, validazione indispensabile per ottenere il finanziamento.

Aggiunge inoltre che questo programma operativo ha due elementi chiave: da una parte stabilisce che una quota del finanziamento nazionale per il Piemonte, una quota maggioritaria di queste risorse, sarà dedicata all'attivazione di progetti misurati sulle persone, per le persone e per le famiglie con l'obiettivo di: aiutare le persone con disabilità gravi a vivere con il massimo dell'autonomia possibile; a fare in modo che tale progettualità aiuti queste persone a vivere in maniera attiva, ad essere parte del tessuto sociale, a non sentirsi escluse dal tessuto sociale e ad essere in qualche modo parte attiva della cittadinanza.

L'Assessore anticipa inoltre che queste risorse, tramite una delibera che verrà discussa nelle prossime settimane, verranno ripartite direttamente agli enti gestori territoriali delle politiche sociali. Un'altra parte invece verranno messe a bando tramite bandi pubblici della Regione per raccogliere progetti provenienti dai territori con cui si intendono fare degli interventi strutturali per adeguare alcuni alloggi, che devono mantenere le caratteristiche delle abitazioni civile, (non devono essere strutture, case di riposo) destinate a persone con disabilità, prive di supporto familiare e che abbiano la possibilità di vivere in un contesto che disponga delle medesime caratteristiche del contesto familiare, con l'obiettivo di prevenire un'istituzionalizzazione di queste persone.

Conclude affermando che questo è un passo in avanti molto importante e che la Regione Piemonte farà tutto ciò che è possibile affinché questa legge venga attuata e rispettata sui territori di questa Regione.