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L'ASSESSORE FERRARI INTERVIENE ALLA PRESENTAZIONE DEL PIANO CRONICITÀ DELLA REGIONE

Torino - L'Assessore alle Politiche Sociali Augusto Ferrari, intervenendo alla presentazione del piano cronicità della Regione Piemonte dichiara: "La mia intenzione è quella di esprime un punto di vista di chi in questo momento fa i conti con il sistema di welfare e di come il sistema di welfare interagisce con questo piano. Ci troviamo dentro un tempo in cui il sistema di welfare ha cominciato un riposizionamento rispetto alla domanda a noi posta. Abbiamo ereditato un sistema fortemente sbilanciato e che inevitabilmente ha finito per essere inefficace. Ci siamo trovati davanti alla necessità di ricostruire dalle fondamenta la gamba del sistema socio lavorativo, la mancanza dell quale ha generato nuove forme di vulnerabilità e povertà. Avvertiamo l’esigenza che anche la gamba che si era storicamente sviluppata, che è quella del fronte socio-sanitario subisca un importante aggiornamento: perché? Perché lo spostamento dell’asse demografico ne obbliga una revisione. Il tema della cura e della cronicità diventa un elemento che spinge gli attori politici a ripensare il sistema dei servizi territoriali in cui non è possibile immaginare l’intervento a breve termine e per singole prestazioni. L’elemento pulsante deve essere l’integrazione. La frammentazione istituzionale è uno degli indebolimenti del sistema, a causa del procedimento solo parallelo del sociale e dell’ambito sanitario. Occorre un’Omogeneità degli ambiti territoriali, per cooperare verso gli obiettivi comuni nei servizi alla persona. Questa nuova modalità sconta alcune opposizioni territoriali , ma questa sfida è da portare a compimento, per un’omogeneità territoriale sulla base di un modello che veda integrazione tra azienda sanitaria e comuni, o l’ente che detiene la funzione associata e dunque la messa a sistema integrata delle risorse, sia professionali che economiche. La necessità di tenere sotto controllo la spesa corrente ha posto dei limiti. Ma ora provare ad integrare, intorno ad obiettivi di cura comuni di questo genere, può costruire un sistema in grado di aggredire i bisogni. Abbiamo un unico obiettivo: raggiungere una maggiore equità ed una minore disparità territoriale".