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NASTRI, PROPOSTA DI LEGGE PER UNIRE LE QUATTRO PROVINCE DEL NORD PIEMONTE

Novara - “Unire i servizi è un primo passo importante, ma non basta. Adesso bisogna unire gli enti, cioè le quattro Province del nord Piemonte, per crearne una sola da un milione di abitanti”. Così l’on. Gaetano Nastri, commentando l’accordo tra le Province di Novara e Biella per la messa in comune di alcuni servizi sul territorio, rilancia la proposta, di cui è stato il primo proponente, per un solo grande ente che accorpi Novara, Biella, Vco e Vercelli. “Ho deciso di presentare una proposta di legge al riguardo – dice Nastri – per evitare che si parli continuamente di questo problema senza concludere nulla. I tempi mi sembrano maturi, i sacrifici che la manovra richiede ai cittadini devono riguardare anche la razionalizzazione degli enti locali. In questo paese, pochi anni fa, abbiamo assistito alla follia di raddoppiare le Province della Sardegna, costituendo nuovi enti con poche decine di migliaia di abitanti. Mi sembra arrivato il momento di fare marcia indietro, cominciando noi a dare l’esempio. Basta dunque con i campanilismi, usciamo finalmente da queste logiche localistiche con una maggiore lungimiranza, per assicurare una prospettiva più sicura alle nostre comunità. Sono certo che i primi a beneficiarne – prosegue Nastri – saranno proprio i cittadini dei nostri territori che avranno servizi migliori a costi più contenuti. E’ il momento di muoversi, di anticipare i tempi. Vorrei che questa idea fosse condivisa da tutti i parlamentari del territorio, sia di maggioranza che di opposizione. Se non ci moviamo rapidamente, gli enti locali sono destinati ad agonizzare, con la progressiva carenza di fondi che comporta la riduzione dei servizi e l’aumento dell’insoddisfazione dei cittadini. Partire con una proposta di legge per unire le quattro Province del nord Piemonte è un segnale forte, che può portare anche a una maggiore sinergia dal punto di vista socio-economico. Infatti, si metterebbero insieme economie diversificate, facilmente integrabili. La nuova Provincia sarebbe un ente forte, in grado di dare impulso anche alle attività economiche”.