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RIORDINO DELLE IPAB: DOPO 16 ANNI LA REGIONE APPROVA LA LEGGE

Torino - Nella mattinata del 27 luglio è stato approvato il disegno di legge regionale n.193,  in materia di “Riordino del sistema delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza”, su proposta dell'assessore alle Politiche Sociali, della Famiglia e della Casa Augusto Ferrari. Il presente provvedimento è il risultato di un approfondito e articolato esame avvenuto in sede di IV Commissione, in seguito ad una serie di modifiche intervenute sul testo iniziale assegnato, nel corso di diciassette sedute. Il disegno di legge, in attuazione del decreto legislativo 207/2001, ha la finalità di riordinare le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (IPAB) prevedendo la loro trasformazione in aziende pubbliche di servizi alla persona o in persone giuridiche di diritto privatoLe IPAB, riordinate ai sensi della presente legge, impronteranno la propria attività rispetto alle esigenze emergenti del territorio, come da finalità originariamente previste dallo statuto, al fine di garantire pluralità di offerta e differenziazione degli interventi e dei servizi.

In merito alle modalità di trasformazione si è svolto, in sede di IV Commissione, un ampio dibattito, che ha visto la Giunta regionale presentare, in recepimento delle istanze pervenute dalle minoranze tramite un’ampia attività emendativa, numerose proposte di modifica finalizzate, in particolare, a consentire il passaggio del maggior numero possibile di istituzioni attualmente esistenti alla forma giuridica dell’azienda pubblica di servizi alla persona.

Secondo la legge regionale inoltre le istituzioni che risultano inattive da almeno due anni o per le quali risultano esaurite o non più conseguibili le finalità preposte, vengono estinte con deliberazione della Giunta regionale, anche previa nomina di un commissario, se necessario. Mentre quelle che si trovano in condizioni economiche di grave dissesto vengono messe in liquidazione su richiesta delle medesime o d’ufficio, nominando contestualmente un commissario liquidatore.

E’ stato altresì inserito nel testo del disegno di legge un apposito articolo (il n.6) che individua nella fusione tra istituzioni lo strumento opportuno per rendere possibile al maggior numero di IPAB esistenti in primo luogo il raggiungimento sia delle dimensioni ottimali per l’erogazione delle prestazioni e dei servizi alla persona; e in secondo luogo il raggiungimento dei valori di produzione previsti dal presente provvedimento per la trasformazione in azienda pubblica.

Dal perseguimento degli obiettivi previsti dal presente provvedimento trarranno beneficio sia le istituzioni, come risulteranno dalla trasformazione, che sono chiamate al tavolo delle decisioni, sia l’intero sistema assistenziale, il quale acquisisce la sicurezza di non disperdere nessuna delle risorse disponibili.

L'assessore Ferrari commenta così l'approvazione del disegno di legge: “La legge di riordino delle IIPPABB approvata oggi dal Consiglio Regionale del Piemonte è un dispositivo atteso da 16 anni. Il Governo infatti ha chiesto alle Regioni di intervenire sul tema dal 2001. Purtroppo il Piemonte è una delle ultime più per motivi politici che ragioni tecniche. Questa legge in sintesi trasformerà 17 IIPPABB in aziende pubbliche, 64 diverranno soggetto privato secondo le modalità concesse, mentre le altre 25 avranno la possibilità di scegliere. I numeri potrebbero variare in quanto vi è la possibilità di fusione tra i vari enti. Nelle ultime battute siamo intervenuti ulteriormente per dare la massima garanzia possibile ai lavoratori con un emendamento condiviso da tutta la maggioranza. Apriremo un tavolo di confronto con le OOSS e altri soggetti per gestire insieme la trasformazione. La legge approvata non è perfetta ma abbiamo fatto un ottimo lavoro di fronte ad un contesto che in 16 anni è cambiato molto: il sistema IIPPAABB era arrivato ad un punto in cui non era più sostenibile per il welfare piemontese. Ringrazio il Presidente Ravetti per il sostegno ed il modo con cui ha gestito il confronto e la discussione. Ringrazio anche tutti i funzionari regionali che hanno lavorato alla stesura della legge con un pensiero speciale al Dirigente (ormai in pensione) Di Giacomo. Ringrazio anche tutti i consiglieri per il confronto costruttivo".