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UN ALTRO PASSO DELLA REGIONE VERSO IL CONTRASTO ALLE POVERTA'

Presentate le nuove linee guida per costituire una rete di servizi funzionale tra gli addetti ai lavori: assistenti sociali, Ires Piemonte, Agenzia del lavoro e gli ambiti territoriali i soggetti coinvolti

Torino - Lunedì 17 luglio è stata approvata in Giunta regionale, su proposta dell’Assessore alle politiche sociali, della famiglia e della casaAugusto Ferrari, la delibera “Tavolo Regionale finalizzato al contrasto ed alla riduzione della povertà e dell’esclusione sociale”. Essa è relativa all'elaborazione e alla sperimentazione di una scala di parametri sulla povertà, condivisibili a livello regionale. Con l’applicazione di questo strumento si vuole adottare il documento “Profili di criticità”, approvato nella disposizione stessa, come linea guida di una nuova modalità di gestire ed applicare i servizi alla persona rivolti ai soggetti in stato di povertà: più precisamente si tratta di avviare sui territori un percorso di lavoro che veda il coinvolgimento dell’Ordine degli Assistenti Sociali del Piemonte, di Ires Piemonte, dell’ Agenzia Piemonte Lavoro, delle Asl e dei 5 ambiti territoriali. Il suddetto documento, “profili di criticità”, si propone quale traccia di lavoro finalizzata a dotare il sistema pubblico piemontese di uno strumento sperimentale costituito da indicatori descrittivi della situazione di vulnerabilità dei soggetti individuati, con l’obiettivo di sostenere gli operatori del sistema socio assistenziale nell’individuare i servizi, le reti, le figure professionali maggiormente idonee a fornire il sostegno necessario per le persone richiedenti e le priorità temporali di intervento. È intenzione quindi applicare in ogni luogo deputato all’accoglienza delle persone in stato di povertà percorsi sperimentali formativi per tutto il personale coinvolto. Seguirà l’individuazione di almeno il 10% degli ambiti territoriali piemontesi in cui avviare la sperimentazione con l’obiettivo di elaborare uno specifico indice di misurazione in grado di posizionare le esigenze delle persone in condizione di vulnerabilità in scale numeriche, aiutando gli ambiti territoriali, le loro strutture di servizio, i centri per l’impiego, le amministrazioni di riferimento ad individuare quei segmenti di popolazione sui quali concentrare le priorità di intervento.

Per questo motivo l’iter di avvio della sperimentazione prevede:

- Il recepimento degli esiti del monitoraggio e della valutazione degli interventi contro la povertà, approvati nel documento “Profili di criticità”;

- L’istituzione di un gruppo di lavoro per avviare la sperimentazione, costituito da 6 rappresentanti della Direzione Coesione Sociale, un rappresentante della Direzione Sanità, uno per l’Agenzia Piemonte Lavoro, uno tra l’Ordine degli Assistenti Sociali del Piemonte, uno dell’IRES Piemonte, due dei Servizi Sanitari Territoriali, un rappresentante per ciascun ambito territoriale ed infine un rappresentante del Comune di Torino;

- La predisposizione, da parte del gruppo di lavoro di atti ,da sottoporre entro la fine di giugno 2018 alla Giunta regionale quali: un indice di misurazione in grado di elencare le priorità di intervento delle condizioni di vulnerabilità; un piano formativo per il personale coinvolto; un cronoprogramma delle successive fasi attuative; una tabella con gli indicatori di valutazione della sperimentazione.

- L’incarico, da parte della Direzione Coesione Sociale, di individuare i 5 ambiti territoriali nei quali avviare la sperimentazione;

- La costituzione di un coordinamento, in capo alla Direzione Coesione Sociale, in grado di condurre e dettare i tempi della suddetta sperimentazione.

La nascita del documento “Profili di criticità” è da individuare all’interno di un percorso politico partecipato molto importante che rientra nel progetto “Patto per il sociale 2015-2017” e che ha coinvolto tutti i territori, portando alla costituzione, nel dicembre 2015, del tavolo regionale finalizzato al contrasto e alla riduzione della povertà.

“Ritengo questa delibera molto importante perché rappresenta un altro considerevole tassello nelle politiche che la Regione Piemonte sta mettendo a punto, insieme agli enti locali ed insieme a tutti gli attori del Terzo Settore, politiche che hanno l'obiettivo di contrastare la povertà, di ridurre gli squilibri e le forme di disuguaglianza, e di promuovere sopratutto politiche di inclusione sociale per le persone che attraversano momenti di difficoltà e di rischi di impoverimento”- commenta l'assessore Ferrari.

“Approviamo un documento costruito attraverso un lavoro collettivo” - aggiunge “ con il concorso di più esperienze, di più competenze finalizzato ad individuare dei parametri, dei criteri comuni, condivisi in tutti i territori, per definire le situazioni concrete di povertà e sulla base di questi criteri di lettura e di definizione delle situazioni di povertà e di vulnerabilità stabilire anche le politiche e i progetti che favoriscano a queste persone percorsi di inclusione attiva dentro il tessuto comunitario.

Con questa operazione cerchiamo di dare un quadro condiviso, di stabilire una serie di parametri il più possibile oggettivi ma sopratutto omogenei sul territorio che consentano agli enti che sono preposti di avere un orientamento comune, salvaguardando ovviamente la specificità delle singole situazioni e dei diversi contesti”.