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Interrogazione dell'on. Galli (Fli) sul futuro delle Poste

Verbania - Interrogazione del  deputato Daniele Galli di Futuro e libertà, dove si denunciano i gravi tagli di personale e di servizi ai cittadini, nella Provincia del Vco.  “Poste Italiane  SPA è titolare di un servizio pubblico, lo Stato è il suo azionista unico, il cui bilancio 2011 ha avuto un utile netto di 846 milioni di Euro. Il servizio, sostanzialmente privo di effettiva concorrenza, dovrebbe essere efficacie ed efficiente, tale da rendere apprezzabile il sistema Paese - dichiara Galli - Nonostante la florida situazione economica, Poste Italiane prevede pesanti tagli al personale e ai servizi su tutto il territorio, e in particolare nel  Verbano Cusio Ossola, che ha  76 comuni situati in zone montane, che è una tra le provincie d’Italia con più presenza di cittadini di età superiore ai 65 anni  e con solo 13 comuni con popolazione superiore a 200 abitanti per kilometro quadrato. Il territorio montano è già in via di progressivo abbandono e la sempre maggiore difficoltà anche nel servizio posatale non aiuta a tutelarlo. L’ azienda non sembra porsi più il problema se la posta venga recapitata o meno ma pensa solo ad operare tagli sempre più consistenti coi  soli obiettivi di riduzione dei costi, provocando una contrazione del servizio e  tagli al personale, trascurando la qualità del servizio postale e privilegiando il “nuovo corso” commerciale e bancario. Servizi scadenti ed insufficienti, come mi è stato segnalato da diversi cittadini, dallo stesso Presidente della Provincia Massimo Nobili, e posti di lavoro sacrificati, come ben hanno evidenziato le Organizzazioni sindacali. Si investono qualcosa come 30 milioni di euro per il nuovo sistema informatico di Poste italiane, che doveva velocizzare le operazioni ed agevolare la contabilità interna, ma che  in realtà, a quasi un anno dalla sua introduzione, si è rivelato un sistema che penalizza e fa infuriare i cittadini, lasciando gli impiegati ed i direttori nello sconforto ad affrontare la clientela inferocita dalle lunghe attesa, e si toglie il  personale che  può assicurare il servizio essenziale, ovvero recapitare lettere e bollette in tempi normali. Chiedo quindi al Governo di intervenire per garantire ai cittadini il mantenimento di un servizio essenziale e per cui i cittadini pagano le tariffe da Poste richieste e che hanno diritto ad ottenere ciò per cui hanno pagato”.