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LA SCUOLA DELLE MAMME MIGRANTI: UN’ESPERIENZA DEL NOVARESE

Novara - La mattina di mercoledì 15 giugno è stato presentato il progetto “Scuola delle mamme” realizzato dalla Provincia di Novara, Assessorato alle Politiche sociali, in collaborazione con l’Associazione Abacashì e con il sostegno della Fondazione della Comunità Novarese.  Scopo dell’iniziativa, realizzata in diversi Comuni della provincia, facilitare l’inserimento delle mamme migranti nella società italiana. Padrona di casa l’Assessore provinciale alle Politiche sociale, Anna Maria Mellone, accompagnata da Augusto Ferrari alla sua prima uscita in qualità di Assessore comunale alle Politiche sociali della nuova giunta di Palazzo Cabrino.
"Come Provincia puntiamo a creare politiche di integrazione, partendo dalla valutazione dello stato dell'arte nel nostro territorio, nella nostra città, dove – ha sottolineato l’Assessore provinciale - i flussi migratori in entrata comportano un’elevata presenza straniera. Noi che arriviamo da S. Agabio ben comprendiamo in questo contesto l’esigenza di creare percorsi di solidarietà e di integrazione”. La “Scuola delle mamme” nasce a seguito di un anno di lavoro svolto presso la sede del Centro Interculturale, con un gruppo di donne italiane e straniere finalizzato alla socializzazione. Dall’esperienza è emerso il bisogno delle mamme migranti di potenziare la conoscenza della lingua italiana pur non rinunciando al dovere di accudire i figli. “Mi fa piacere esordire nel corso di una presentazione di un progetto importante e coraggioso. Mi sento anch’io un migrante catapultato da poche ore nella nuova dimensione di assessore comunale” ha ironizzato Ferrari.
L’obiettivo dell’iniziativa è stato favorire il percorso di inserimento delle mamme migranti nella società italiana. L’esperienza è stata realizzata sia da Istituti Scolastici del territorio (I.C. “Calvino” Galliate, I.C. “Ramati” Cerano, I.C. “Bellini” Novara) che da Amministrazioni Comunali (Comune di Fontaneto d’Agogna, Comune di Biandrate).
La scuola si è proposta di facilitare i percorsi di integrazione, attraverso l’apprendimento dell’italiano per comunicare, sostenere le famiglie nell’inserimento scolastico dei bambini, creare occasioni di socializzazione tra donne di diverse provenienze. “Con Abacashì abbiamo in corso diversi progetti, in questo caso particolare ci siamo soffermati sulla figura della mamma migrante che non lavora per offrirle un aiuto concreto nell’affrontare le difficoltà quotidiane dettate soprattutto dalla lingua”, ha spiegato Mellone. Particolarità della “Scuola” è stata la possibilità per le mamme di partecipare alle lezioni con i propri bambini che spesso diventano per le donne un fattore di esclusione da altri corsi di italiano. “La mia presenza qui – ha aggiunto Ferrari - è sintomatica della volontà delle nuova amministrazione comunale di fare rete e di mettersi a disposizione degli Enti locali e della Provincia a servizio della comunità”. L’Assessore ha quindi sottolineato l’importanza delle donne non solo per l’integrazione, ma anche come colonne portanti della società. “Gli incontri – ha concluso l’Assessore Mellone - hanno permesso alle mamme di migliorare il proprio livello di conoscenza della lingua italiana, di conoscere meglio la scuola presso cui studiano i loro figli e tutte le esigenze che essa comporta per la famiglia”. Durante l’incontro sono state presentate le esperienze realizzate quest’anno ascoltando le voci di chi ha reso possibile questo progetto: amministratori locali, insegnanti, formatrici, volontari e mamme migranti. Al termine gli intervenuti sono stati omaggiati con una borsa in tessuto riciclato cucito da donne migranti all’interno di un progetto finalizzato all’inserimento lavorativo.