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TESTIMONI DELLA MEMORIA

OLTRE 400 STUDENTI HANNO ASSISTITO ALLA VIDEOCONFERENZA PER IL GIORNO DEL RICORDO

Novara - Sono stati oltre quattrocento gli alunni delle Scuole secondarie di secondo grado del territorio che, nella mattinata di oggi, hanno partecipato alla videoconferenza online "Testimoni della memoria", iniziativa organizzata dal Settore Istruzione della Provincia di Novara in occasione del Giorno del Ricordo. "La videoconferenza – spiega  il consigliere delegato Andrea Crivelli – si è svolta su piattaforma Cisco Webex, messaci gentilmente a disposizione dall'Ufficio scolastico regionale. Relatori sono stati Giorgio De Cerce, presidente della sezione novarese dell'Asssociazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, e Francesca Gambaro, autrice del libro "La città della memoria. Storie di vita di esuli da Zara nel secondo dopoguerra”. A curare l’introduzione ‘ stato Antonio Poggi Steffanina, presidente del Museo Storico Novarese "Aldo Rossini", Per i ragazzi è stata l’occasione per poter ascoltare testimonianze, dirette e indirette, a proposito della drammatica vicenda delle foibe e dell'esodo che hanno toccato il confine orientale al termine del secondo conflitto mondiale".

Le scuole che hanno aderito sono l’Iti “Fauser”, l’Itis “Omar”, l’Ip “Ravizza”, il Liceo classico e linguistico “Carlo Alberto”, l’Ite “Mossotti”, l’Itas “Bonfantini” (con classi anche delle sedi di Lesa e Romagnano), il Liceo artistico, musicale e coreutico “Casorati”, il Liceo delle Scienze umane “Bellini” di Novara, l’Istituto “Fermi” di Arona e il Liceo “Galilei” di Borgomanero e Gozzano. "La risposta dei ragazzi – commenta a conclusione il consigliere – è stata davvero molto soddisfacente: quando la Storia diventa parola viva e testimonianza, l’argomento non viene assimilato solo sul piano meramente didattico e nozionistico, ma anche e soprattutto per quanto riguarda la crescita umana e culturale di chi ascolta".

Soddisfazione per l’esperienza è stata espressa anche dai relatori. "Su un argomento così delicato e ancora troppo poco conosciuto – sottolinea Poggi Steffanina – poteva risultare difficile catalizzare l’attenzione dei ragazzi: invece ho notato che gli interventi sono stati seguiti con grande interesse".

Il presidente De Cerce ha dal canto suo rimarcato "l’importanza di cominciare a muovere tanti primi passi anche nel mondo della scuola per far conoscere questo periodo. Sono rimasto ben impressionato dell’atteggiamento e dalla disponibilità all’ascolto da parte degli studenti>>.

Francesca Gambaro auspica <<la possibilità di tornare nuovamente nelle scuole per trattare questo argomento, tracciando un percorso di preparazione che possa aiutare i ragazzi a comprendere ancora meglio il valore delle testimonianze".