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GHEMME: LA CHAINE RISCOPRE LA MERENDA SINOIRA

Ghemme - Dopo la conviviale all’Hotel San Rocco di Orta San Giulio, la Chaine des Rotisseurs, il sodalizio enogastronomico più antico del mondo, ha fatto tappa a Ghemme. In tavola vini e prodotti locali, selezionati con la collaborazione delle Signore del Gusto, associazione enogastronomica novarese di recente costituzione.
L’iniziativa si è svolta nel week-end presso gli Antichi Vigneti di Cantalupo, dove i commensali della Chaine hanno voluto riscoprire una delle più golose tradizioni contadine piemontesi, ovvero la merenda sinoira, abbondante pasto pomeridiano che sostituiva la cena. Protagonista indiscusso il nebbiolo delle colline novaresi, accompagnato da formaggi e salumi tipici, riso venere e carne alla griglia, per finire in bellezza con bunet e torta di mele.
“La Chaine des Rotisseurs – spiega il referente novarese Aurelio Tassi – si propone di divulgare la cultura della gastronomia e dell’amicizia. Il Piemonte vanta una tradizione enogastronomica invidiabile, fatta di grandi ricette ma anche di prodotti semplici della tradizione contadina”. Fondata nel 1248 in Francia da re Luigi IX come confraternita degli arrostitori, la Chaine è stata ricostituita negli anni ’50 come organizzazione mondiale con sede a Parigi. In Italia è presente dagli anni ’60 e in questi anni si è affermata anche nel novarese.
Ospiti dell’ultima iniziativa del sodalizio, anche alcuni rappresentanti della sezione novarese dell’Associazione Italiana Sommelier, impegnati a guidare i presenti nella degustazione e pronti ad illustrare con dovizia di dettagli le caratteristiche del Nebbiolo, vitigno secolare dalla maturazione tardiva, raccolto in pieno autunno al calare delle prime nebbie. “Fu Plinio il Vecchio a citare per primo il Nebbiolo – ha ricordato l’imprenditore vitivinicolo Alberto Arlunno – un’uva pregiata, ricoperta da uno strato di pruina che protegge gli acini dal sole e li fa sembrare annebbiati, conferendo un gusto inconfondibile al nostro vino”.