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ASSENTE PRESENTE

Maurizio Ciniello ci racconta lo stop con l'AlbinoLeffe

Novara Difficile scrivere un pezzo su una partita non essendo presente,  l'Albo dei Giornalisti griderebbe allo scandalo e, come minimo, chiederebbe la radiazione, ma... non essendo io un giornalista, non ancora almeno, nessuno può contestare i miei scritti. Non andare allo stadio per cause di forza maggiore che si chiamano lavoro e stipendio, penso giustifichi la mia assenza; mi ritengo comunque fortunato, non perché tifo Novara, ma perché quando non posso io ci sono tanti amici che vivono la partita come la vivo io, quindi sanno cosa intendo quando si parla di sfida sugli spalti e non in campo. Certo, se parliamo di Albinoleffe, non possiamo parlare di sfide, una squadra senza tifosi non garantisce una partita divertente,  incolpevoli e danneggiati dal fatto di essere una squadra senza stadio costretti a scappare dalla bergamasca perché sfrattati dall'Atalanta e costretti a rifugiarsi nella periferia milanese. Inoltre, la gran parte dei tifosi nostri che, una volta, invadeva il settore ospiti, almeno nelle trasferte vicine, adesso si dimentica addirittura che la domenica c'è il campionato. Quindi bisogna maggiormente incoraggiare con un “Vai Ragazzi!” alla Gianni Morandi chi indomito si presenta per gridare  tutto il suo amore per il Novara, ricordando che uno lo fa per passione, per divertirsi, per il gruppo di amici e non per soldi. Per anni mi son sentito dare dello sfigato perché,  invece di uscire con la donna, andavo a spasso per l’Italia portando i miei colori ovunque, ma io e tutti i ragazzi novaresi lo facevamo per orgoglio, per aggregazione, lo facevamo per la nostra città, ma ora stiamo perdendo tutto: in campo con una squadra che spesso dimentica che il calcio e un'altra cosa e noi tifosi che partiamo da Novara con un pullman praticamente vuoto e poche macchine al seguito. Il calcio è cosi, fatto di gente che dimentica in fretta e ricorda con difficolta; mi spiace ma io non sono cosi, sarò egoista con chi mi sta attorno, ma il “mio” Novara prima di tutto. Mi piacerebbe entrare nella testa del nuovo e del vecchio presidente,  quell'altro non vedeva l'ora di scappare e, se continuiamo cosi, quello nuovo lo seguirà ben presto. E’ lunedì mattina e mi chiedo come mai non abbiano ancora esonerato l'allenatore, strano molto strano, si diceva che non aspettassero altro... Mi sono sempre chiesto perché la maggior parte delle volte un allenatore tenga in panchina i migliori,  dinamiche che non capirò mai; per forza, “tu non sei allenatore”,  dirà qualcuno, ok allora spiegatemele; io lo ritengo assurdo e basta. Ma se pur poco, questo articolo deve parlare anche di calcio; Albinoleffe-Novara 1-0. Mi sono stancato di dire che aspettiamo insistentemente la partita che svolterà la stagione; lunedì prossimo (24 febbraio) ci sarà il derby, quello vero finalmente. Ormai è appurato che la nostra unica soddisfazione al momento sia che loro sono messi peggio di noi, ma sappiamo che queste partite sono vissute solo dai tifosi. Purtroppo è ormai finito da parecchio il tempo degli eroi in campo, quindi non aspettiamoci chissà quale battaglia sul terreno di gioco. Sugli spalti... invece... non so cosa aspettarmi, ci sono stati anni non troppo lontani dove invadere Vercelli era normale,  era schiacciante, era una soddisfazione, era una goduria; adesso ho quasi paura di sapere quanti saremo, certo non aiuta giocare di lunedì sera in inverno, ma il dio televisione ha deciso così, e così sia, e per questa partita non giustificheremo gli assenti ma vogliamo tutti presenti!

PS: non preoccupatevi per me, per lunedì prossimo ho preso ferie.

Maurizio Ciniello