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Asystel, death or glory? La seconda, decisamente: impresa bis a Pesaro ed è semifinale!

Novara - C’è davvero qualcosa di magico nell’impresa che le asystelle di Gianni Caprara hanno saputo compiere, bissando quella ottenuta lunedì scorso e sconfiggendo in casa propria le tricampionesse d’Italia in carica della Scavolini di Pesaro. Un’impresa storica, se si considera che contro Pesaro l’Asystel non aveva mai vinto durante i playoff e che, prima di questa stagione, il bilancio in post-season era di 7 vittorie a 1 per la Scavolini. Un’impresa conquistata con il cuore e con la testa da capitan Barcellini e compagne, costrette a fare a meno di Katarina Barun, non una qualunque ma la miglior marcatrice del campionato, e capaci ugualmente di raggiungere un altro traguardo importante.

Due ore e spiccioli di battaglia, una maratona sconsigliata ai deboli di cuore che ha visto, alla fine, prevalere la maggior lucidità e determinazione delle novaresi. Asystelle in campo con Horvath nell’inedito ruolo di opposto e Bechis in regia, Lombardo in banda con capitan Barcellini, Veljkovic e Paolini al centro e Sansonna libero. Tra le padrone di casa, forfait dell’ultimo minuto per Manzano (infortunatasi nel riscaldamento), e al centro gioca la baby Olivotto (un anno fa compagna di squadra a Trento dell’Asystella Folie) in coppia con capitan Guiggi, Flier opposta a Ferretti, Usic e Saccomani in banda e De Gennaro libero.

E’ delle padrone di casa il primo spunto (8-5), mentre tra le asystelle sono i martelli a tenere la scia, fino all’impatto firmato da Barcellini (12-12). Sorpassa Veljkovic, due errori di Flier segnano il break per Novara sul 18-20 mentre Pesaro chiama timeout; Horvath si esalta in difesa e Lombardo colpisce in pipe (18-21) ed è ancora la schiacciatrice siciliana a chiudere il set con un mani-out intelligente per il 22-25.

Entra in campo più determinata la Scavolini che vola subito 4-1 con Olivotto che stoppa Barcellini: non basta la fast di Paolini perché Usic firma l’8-5 in parallela al primo tempo tecnico. Allunga Pesaro e Caprara chiama tempo, ma al secondo tempo tecnico l’ace di Usic vale addirittura il 16-7 per un set che scorre via senza sorprese, fino al 25-16 conclusivo.

Inizia la vera battaglia: Veljkovic e Horvath (splendido incrocio per il 5-5) lanciano Novara mentre Pesaro è fortunata sul 8-6 quando gli arbitri si inventano un’infrazione di Barcellini appena andata a segno. Bechis pareggia a rete, poi pasticcia in rigiocata e Pesaro scappa 12-9 con Caprara che chiama nuovamente a raccolta le sue. E’ Paolini la protagonista del finale di set: prima sigla l’ace del 17 pari, poi con una fast perentoria mette a terra il 21-22 che da l’inerzia del set all’Asystel. Sul 23-24 Caprara si gioca il jolly: dentro Carolina Zardo, di ruolo libero, in battuta e l’azzurrina (classe ’92) mette in crisi la ricezione di Pesaro conquistando la rigiocata che capitan Barcellini tramuta in oro con un diagonale devastante (23-25).

Paolini riparte alla grande stampando Flier, poco dopo è Usic a dare il break a Pesaro (6-4) con Caprara che si gioca la carta Camera in regia. Veljkovic sorpassa murando Usic, poi piazza il primo tempo atomico del 7-8, ripetendosi dopo il timeout obbligatorio. Ace di Paolini (11-13) e Novara vola, allungando ulteriormente con il servizio vincente di Camera (12-16, la giovanissima regista azzurra dimostra talento e personalità) e mantenendo il vantaggio fino al 16-20 segnato da Horvath con un incrocio spettacolare. Olivotto è brava e fortunata e con due ace riapre il parziale (19-20), mentre l’Asystel sotto pressione sbaglia troppo e lascia strada alla Scavolini che chiude 25-22 con Guiggi.

Tie-break al cardiopalma: Usic squilla e Veljkovic risponde, mentre il primo break point è di Lombardo (2-3) in mani-out. Torna in campo Bechis e la regista novarese compie un vero e proprio capolavoro gestendo al meglio la squadra nel finale infuocato. Horvath e Barcellini, ben smarcate, allungano 5-8 al cambio capo, ancora il martello ungherese mette a terra il 7-10 e poi, con una magia, la parallela del 7-11. Non cade più niente nella metà campo novarese e Tofoli chiama tempo per la Scavolini per ben due volte, ma non basta: Horvath mura Guiggi (7-13), poi dopo un piccolo brivido (due errori per il 9-13), è l’ex Manon Flier a regalare, con due errori, il successo e il passaggio del turno all’Asystel Novara (9-15).

Novara che ritrova sulla sua strada la Foppapedretti Bergamo (gara 1 è in programma mercoledì a Bergamo, dove venerdì si giocherà anche gara 2; a Novara appuntamento a domenica, ore 17.30, per gara 3), per un remake della semifinale 2008-2009 e di una sfida che, complessivamente, ha messo in palio 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa Italiana, 2 Scudetti e 2 Champions League. Lo chiamano derby d’Italia e ci sarà un perché, di sicuro è un nuovo capitolo tutto da scrivere di questa fantastica stagione targata Asystel Volley.

SCAVOLINI PESARO - ASYSTEL VOLLEY NOVARA 2-3 (22-25, 25-16, 23-25, 25-22, 9-15)

ASYSTEL VOLLEY NOVARA: Paolini 8, Bechis 3, Barcellini 22, Nesovic 1, Veljkovic 15, Zardo, Sansonna (L), Camera 1, Lombardo 7, Folie, Horvath 20. All. Caprara.