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Asystel, niente impresa bis. La stagione finisce tra gli applausi dello Sporting in festa

Novara - Oltre tremila novaresi festanti hanno salutato l’uscita dal campo delle asystelle dopo gara 4 di semifinale contro la Foppapedretti Bergamo. Non ce l’ha fatta la giovane e coriacea Asystel messa in campo da Gianni Caprara a ripetere l’impresa di domenica scorsa contro la corazzata Bergamo, eppure quello che ha accolto l’ultimo punto delle ospiti è stato ugualmente un tripudio. Una festa che si è protratta per circa un’ora sul tarafalex, durante cui il pubblico ha tributato l’ultimo abbraccio stagionale a una squadra che ha saputo vincere la sua sfida più grande, quella di ricreare entusiasmo e seguito dopo un’annata, quella passata, che aveva lasciato segni all’apparenza indelebili. Troppo forte Bergamo, troppo forte la sfortuna che ha privato al clou della stagione l’Asystel della sua regina. Troppo grande, però, il cuore di questa Asystel per mollare e archiviare, prima del dovuto una stagione entusiasmante, fatta sì di alti e di bassi, come d’altra parte comprensibile per un gruppo giovane, ma anche di una serie infinita di soddisfazioni (non ultima quella di eliminare dopo tre anni di imbattibilità le campionesse d’Italia della Scavolini Pesaro) con, unico rammarico, il fatto che bisognerà aspettare qualche mese prima di rivedere in azione questo gruppo strepitoso.

Tornando alla partita, settimo sestetto differente in altrettante partite per Gianni Caprara che schiera Lombardo opposta a Bechis, Horvath e Barcellini in banda, Paolini e Folie al centro e Sansonna libero; tra le ospiti, Ortolani opposta a Lo Bianco, Piccinini e Bosetti in banda, Arrighetti e Nucu al centro e Merlo libero.

Parte bene Novara che scatta 6-3 (ace di Bechis) con Bergamo che risponde (errore in palleggio di Bechis, 6-6) e le asystelle che transitano avanti al primo tempo tecnico con minimo scarto (8-7). Blackout biancorosso (8-11) e Nucu allunga (10-15) prima del secondo tempo tecnico (12-16). Barcellini picchia forte (14-16) e Novara si riavvicina ma Arrighetti la respinge (17-21, primo tempo ed ace) con il set che scorre via fino all’uno-due finale di Bosetti (20-25).

Spettacolo sottorete nel secondo set (6-4 di Barcellini, ancora protagonista) con Novara ancora avanti al primo tempo tecnico (8-7). Horvath trova il break (11-9), Ortolani e Piccinini mettono la freccia che, al secondo tempo tecnico, vale il 14-16 (alzata fuori banda di Bechis). La regista torinese si riscatta con un paio di scambi di altissima classe che portano al 18-16 (Horvath super in diagonale, Paolini invalicabile a muro). Bergamo chiama timeout ma Novara mantiene l’inerzia e sul 22-22 trova il break con Lombardo e Horvath (24-22) che vale il set ball. Si perde completamente la distribuzione del gioco novarese e Bergamo, lottando a muro e in difesa, piazza un 1-5 di parziale che vale il 25-27 ai vantaggi.

Perso il secondo parziale, Novara si gioca il tutto per tutto e parte bene anche nel terzo set (8-6 con Horvath che mura Bosetti). Arriva a metà parziale, però, la risposta della foppa che trova un sanguinolento 1-5 per il 10-14 (due muri di Nucu). Novara si scompone, mentre Caprara inserisce Camera in regia e la squadra ritrova verve accorciando 14-17 (Barcellini) e poi 17-19 (Lombardo a muro). niente sprint per l’Asystel: la Foppa non sbaglia più e si aggiudica il match con il diagonale di Piccinini (20-25).

A fine partita, premio e applausi per il presidente Antonio Caserta, primo artefice della “resurrezione” estiva di Asystel Volley e un pensiero speciale ad Aristide Galbusera, storico dirigente Asystel che proprio nel giorno della semifinale ha festeggiato i suoi 82 anni.

ASYSTEL VOLLEY NOVARA - NORDA FOPPAPEDRETTI BERGAMO 0-3 (20-25, 25-27, 20-25)

ASYSTEL VOLLEY NOVARA: Paolini 5, Bechis 1, Barcellini 13, Veljkovic 2, Zardo, Sansonna (L), Camera 1, Lombardo 6, Folie 3, Horvath 9. Non entrate Nesovic. All. Caprara.

NORDA FOPPAPEDRETTI BERGAMO: Ortolani 11, Nucu 9, Fanzini, Merlo (L), Bosetti 10, Piccinini 16, Arrighetti 12, Lo Bianco 1. Non entrate Signorile, Carrara, Vasileva, Zambelli. All. Mazzanti.