Share |

Che differenza c'è tra fiches, chips e gettoni?

da https://it.freepik.com/

Novara - Fiches, chips e gettoni hanno elementi che si ripetono tra loro ma non sono la stessa cosa: la classica forma tonda le accomuna e l’etimologia le distingue, così come il loro utilizzo in determinati giochi. Prima del Novecento, chi giocava d’azzardo non scommetteva soltanto soldi ma anche oggetti preziosi. Tracce di gioco d’azzardo sono state ritrovate perfino negli affreschi di Pompei, dove si ritrova la rappresentazione delle prime tabernae lusoriae, vere e proprie sale in cui si scommetteva con le  monete dell’epoca (i sesterzi) ma non solo.

Da qui nacque il problema del dare una reale valutazione a questi oggetti: fu necessario cambiare e rivoluzionare il sistema delle puntate. La soluzione proposta fu quella di sfruttare un oggetto che potesse avere le sembianze delle monete in modo tale da dargli un valore predefinito ed uguale per tutti. Tale valore poteva essere riportato sulla moneta stessa e magari venire differenziato con i colori, che in epoca antica coincidevano con il materiale di cui era fatta la moneta stessa. Dapprima venivano utilizzati materiali preziosi ma con il passare del tempo vennero adoperati anche materiali come la plastica, l’argilla e la ceramica. Fu così che nacquero le fiches.  

Questi piccoli oggetti, tipici dei tavoli verdi, virtuali e reali, solitamente vengono utilizzati anche per vari giochi in versione digitale, ad esempio il poker, la roulette e le differenti versioni di baccarat online. Le fiches, che possono avere forma tonda, quadrata e anche rettangolare, recano, su almeno una delle due facciate, il nome della sala, donando così un’immagine più decorativa al gioco oltreché essere oggetti da collezione. All’ingresso delle strutture, i giocatori convertono il proprio denaro in fiches da investire nel gioco rendendole a tutti gli effetti una valuta. La presenza delle fiches è cruciale per evitare che vengono messi in circolazione tra i tavoli di una sala da gioco troppi soldi reali, con il rischio di furti e di truffe. 

Inoltre, non è possibile abbandonare una struttura senza aver prima ritrasformato le fiches rimaste in denaro. Questi oggetti, che nel Poker svolgono il compito di “segnapunti”, sono contrassegnate e possono essere utilizzate soltanto nel casinò di appartenenza. I giochi più noti durante i quali vengono utilizzate sono il Blackjack e la Roulette. 

Nel sopracitato Poker, dove prevale l’uso della lingua inglese, prendono il nome di chips. Questo termine, nei giochi laddove a prevalere è l’utilizzo del francese, viene utilizzato per ricordare il punteggio o per indicare il segnapunto. Il termine gettone è sicuramente il più generico perché è utilizzato per far riferimento sia alle fiches che alle chips. 

Di conseguenza non si può parlare di una differenza vera e propria se non per quanto concerne l’utilizzo della lingua inglese e di quella francese. Il valore che ogni casinò dà loro non le contraddistingue le une dalle altre: i gettoni rettangolari, per mantenere una neutralità di parola, vengono utilizzati per i valori più alti. Anche i colori stabiliscono una differenza ma meramente sul piano estetico, l’uso pratico resta fondamentalmente lo stesso. Sarebbe più logico parlare di termine di appartenenza: nei giochi d’azzardo francesi, quali il Blackjack e la Roulette, si fa riferimento ai gettoni con la parola fiches e lo stesso discorso vale per il Poker, dove a prevalere è la lingua inglese, e quindi vige l’utilizzo di chips.