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C’era una volta… il cortile

Al centro ippico Lasiria di Cameri l’equitazione contro la fuga di bambini e ragazzi verso il mondo virtuale

Cameri - “C’era una volta… il cortile” è il progetto sportivo ed educativo che si sta realizzando al centro ippico Lasiria di Cameri (NO) rivolto a bambini a partire dai 2 anni: da qualche mese infatti viene adottato il metodo “moderno” di Jacques Cavé che utilizza il cavallo come strumento pedagogico. “Un tempo, dopo la mattina a scuola e i compiti, i pomeriggi si passavano in cortile giocando a pallone, a correre e arrampicarsi sugli alberi – sottolinea Anna Bellezza Rosati, operatore Tecnico Attività Ludica della Fise (Federazione Italiana Sport Equestri) e consigliere del Lasiria Stable & Country Club ASD - Ai tempi non esistevano la Playstation e la Xbox né internet. Ora le cose sono cambiate, la tecnologia è entrata nelle nostre vite, e ancor più prepotentemente nelle vite dei bambini. I nostri ragazzi sono i primi utenti, che possono godere degli enormi vantaggi che la tecnologia comporta, ma anche le prime vittime di un sistema in evoluzione. Pagano lo scotto della visibilità, dell’essere sempre connessi con un mondo vasto e pieno di pericoli: sono ormai numerosi gli episodi di cyberbullismo che hanno portato a volte a tragiche conseguenze. A scuola sono impegnati per molte ore al giorno e poi caricati di compiti a casa; nel dopo-scuola frequentano i corsi più disparati, ma sempre con un maestro che dice loro cosa fare. Sempre regole e procedure da seguire, insomma. Oppure passano ore davanti alla televisione o ai videogiochi: i dati statistici relativi alla sedentarietà assoluta dei giovani tra i 15 e i 24 anni in Italia sono allarmanti – quasi il 25% di loro non svolge alcuna attività fisica nemmeno in modo saltuario. E tutto questo deriva da una  carenza di cultura dello sport fin dalla più piccola età: accorgersene e cercare di correre ai ripari durante l’adolescenza diventa quasi impossibile. A noi, adulti e genitori della società tecnologica, spetta il compito di fornire ai nostri giovani gli strumenti per sfruttare gli enormi vantaggi che la tecnologia comporta, senza essere fagocitati e trascinati in una dimensione solo virtuale, ma tornare a vivere anche la dimensione reale”.

“Lo sport è sempre stato la più grande risorsa a supporto dell’educazione dei giovani – continua Bellezza - Lo sport è sì divertimento, ma anche e soprattutto impegno, disciplina, fatica. Qualsiasi sport ha una grande valenza educativa, ma nessuno è completo quanto l’equitazione perché consente di lavorare su tutti i piani dell’evoluzione personale del bambino: sul lato fisico, sul lato psicologico ed emotivo, sul lato mentale e sul lato relazionale. E in più la sua assoluta unicità è che ci consente di confrontare il bambino con la responsabilità che comporta l’interagire con un essere senziente, che dipende dal suo comportamento e dalle sue scelte”.

“Il cavallo è un animale estremamente emotivo, sensibile, ma anche difficile da domare e selvaggio– spiega il dottor Carlo Marchi, psicoterapeuta e psicanalistache collabora con il centro ippico Lasiria -Esso incarna la potenza, la grazia, la bellezza, la nobiltà, la forza e la libertà ed è in grado di catalizzare su di sé la spinta emotiva dell’individuo.Queste caratteristiche ne fanno l’animale principe per alleviare in modo energico le problematiche relative a disturbi di apprendimento non altrimenti specificati, problemi di timidezza, problemi di paura, ipercinetismo e difficoltà relazionali di vario tipo. Questo stupendo animale si è sempre rivelato un ottimo supporto nei percorsi terapeutici dei miei giovani pazienti, nell’ambito dei quali ho potuto utilizzarlo come elemento simbolico e oggetto transizionale per operare un lavoro psicoanaliticoa tutti gli effetti”.

L’equitazione conserva tuttora un’aura di sport elitario e improntato all’agonismo ma oggi all’aspetto agonistico si affianca sempre più quello dellacomunicazione uomo/cavallo e a tutte le applicazioni che questa comporta anche in ambito terapeutico (ippoterapia, riabilitazione equestre).

“Si è pensato quindi a una equitazione fatta e studiata per i bambini di oggi, che la moderna vita tecnologica e virtuale ha portato ad essere meno allenati, più deboli perché più sedentari, più restii a rispettare le autorità e le regole, perché sempre inquadrati all’interno di un sistema “controllato” e “direttivo” che lascia poco spazio alla loro autonomia – spiega ancora Bellezza”.

E il maneggio è proprio il luogo ideale per ricreare l’ambiente del cortile, in cui si uniscono spazi aperti ma sicuri, natura, possibilità di movimento, gioco e socializzazione. Inoltre il vero “plus” è che i bambini hanno la possibilità di stare a contatto e interagire con l’animale che forse li affascina di più: il cavallo, nella sua misura più vicina e gestibile per i piccoli, cioè il pony.

“Questa nuova visione della funzione dell’equitazione e decine di anni di esperienza nel lavoro con i bambini, hanno portato Jacques Cavè, responsabile del settore ludico della FISE, ad elaborare un metodo di insegnamento “moderno” che ha un approccio fortemente pedagogico. Un metodo che Cavè definisce “non direttivo”, nel quale la figura dell’istruttore diventa una figura innanzitutto di “preparatore” che crea autonomia, predisponendo situazioni che il bambino impara ad affrontare con responsabilità insieme al pony che gli è affidato.

In pochi mesi di lavoro tutto questo si riflette sulla vita del bambino: spesso si nota un miglioramento nel rendimento scolastico, poiché il bambino ha acquisito capacità di concentrazione e sicurezza in se stesso; facendo attività all’aria aperta ha un fisico più tonico e si ammala meno; impara a relazionarsi con gli altri e ad assumere un ruolo nella sua “microsocietà”, sia essa la classe o gli amici” conclude Anna Bellezza Rosati.

Il settore cosiddetto ludico, cioè dell’attività equestre di base, si rivolge prevalentemente ai bambini, ma non solo, ed è un settore già molto affermato all’estero e in grande espansione in Italia. Ha infine il grande vantaggio di avere costi accessibili alle famiglie: per i più piccoli si parte da 10 euro per un’ora di lezione.

E’ possibile provare gratuitamente il Pony Training con il metodo di Jacques Cavé al centro ippico Lasiria di Cameri (NO) a partire dai 2 anni. Per informazioni e prenotazioni tel. 347 5666502, www.lasiria.it, pagina Facebook Lasiria Stable & Country Club Asd