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DOPO 77 ANNI SCOPERTE LE ATTIVITA’ DEL MOSSAD A BOFFALORA TICINO

NELLA STORICA PROPRIETA’ “LA FAGIANA”, APPARTENUTA A VITTORIO EMANUELE II E OGGI IN VENDITA CON MALQUATI REAL ESTATE

Novara - Una ricerca, partita quasi per caso dal Presidente della rivista “Storia Militare”, Stefano Bagnasco e portata avanti ad opera del Rotary di Magenta e dell’associazione storica La Piarda di Boffalora, ha portato alla luce le attività del Mossad, dal 1945 al 1948, nella villa denominata “La Fagiana” a Boffalora Ticino. Per caso, perché Stefano Bagnasco stava preparando un articolo sugli armamenti israeliani del 1948, quando si è imbattuto in un documento in cui veniva nominata la città di Magenta e lui, che a Magenta ci lavora, si è quantomeno incuriosito. E infatti, l’unico collegamento fino ad oggi conosciuto tra gli israeliani e Magenta, era la circostanza dei bambini ebrei profughi della Seconda Guerra Mondiale, ospitati proprio alla “Fagiana” in attesa di partire. In realtà, ciò che emerge dalla ricerca è che l’area tra Boffalora Ticino e Magenta, il cui fulcro era proprio la villa, fosse un deposito clandestino di armi, munizioni e rifugiati ebrei, gestito dal Mossad in vista della costituzione del futuro Stato d’Israele. Nome in codice dell’operazione: “Aliayh Bet”. 

Un segreto che si è conservato per ben 77 anni e che, oggi, vuole essere rievocato e valorizzato dalle Autorità Locali. Al centro della storia, la bellissima villa appartenuta anche a Vittorio Emanuele II, che la utilizzava per le sue battute di caccia. Il Mossad la scelse, nel 1945, per la sua posizione strategica ed è ancora la posizione, nel 2022, che la rende uno degli immobili più appetibili nel portfolio di Malquati Real Estate, innovativa agenzia immobiliare con sedi a Novara e Milano. La villa, infatti, è situata nelle immediate vicinanze della statale e della A4, e si trova a 15 minuti dall'aeroporto di Malpensa. La sua superficie abitabile è di 1100 mq oltre a balconi, verande, porticati e ad altri fabbricati come box per i cavalli, canili, stalle e circa 8 ettari di terreni agricoli irrigui e bosco. La proprietà è in possesso delle schede catastali e di immagini d’epoca, per aiutare il futuro compratore a procedere ad un recupero il più possibile fedele al corpo originale. L’aspirazione è proprio quella di intercettare un investitore che voglia tenere alto il prestigio storico della Villa, attribuitogli dalle sue origini sino a questi ultimi rilevanti avvenimenti riguardanti la Seconda Guerra Mondiale. 

Malquati Real Estate è a disposizione per far visitare la proprietà, offrendo spunti progettuali che si prestano ad una riqualificazione a vocazione turistico/ricettiva. Non è un’intermediazione immobiliare classica, quella di cui si occupa Malquati Real Estate. Fondata da Elena Malquati nel 2001, contempla due divisioni dedicate alla logistica e al recupero di aree e immobili dismessi. Il focus di entrambe è offrire, ai propri interlocutori, i migliori servizi a supporto dello sviluppo immobiliare disponibili sul mercato. Grazie a figure altamente professionali, i proprietari di aree e edifici dismessi possono re-immettere i propri beni divenuti solo un costo, nel virtuoso circolo della rigenerazione urbana. Di contro, gli sviluppatori immobiliari di piattaforme logistiche e GDO, possono contare su di un intermediario con esperienza e adeguate skills tecniche.

Tutte le informazioni su Malquati RE sono disponibili sul sito www.malquati.com.