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La storia diversa di Fabio

Fabio Di Domizio

Roma - Capita spesso e sovente di andare a caccia di storie interessanti, di quelle che incuriosiscono la gente, che magari dicono di ignorare, poi invece sono i primi a leggerla dalla prima all'ultima riga, magari per più volte... E così in rete, tra gli 'amici di amici' di un noto social network entro in contatto con Fabio Di Domizio. Personaggio stranissimo, che capisci subito che ha molto da dire e da raccontare: fisico scolpito e un passato, un presente e soprattutto un futuro non banali. E allora perché non intervistarlo? Fargli qualche domanda e capire la sua storia.

 

Raccontati con 5 aggettivi e spiega il perché? "Esigente, difficilmente mi accontento. Permaloso, solo quando sono gli amici più stretti a deludermi. Generoso, amo rendere felici le persone specialmente se sono stato io a fare qualcosa per loro. Emotivo, mi rattristano gli indifesi ed odio l’ingiustizia non sono un supereroe, non avere nessun superpotere per aiutare gli altri mi rende emotivo. Allegro, vedo sempre il bicchiere mezzo pieno e questo fa di me una persona allegra".

Com'è nato il personaggio Fabio Di Domizio? "Quattordici anni fa arrivai a Roma per una vacanza, mentre camminavo per le strade della città venni fermato ed una persona mi chiese se volessi partecipare ad un concorso di bellezza maschile (il + bello d’Italia) da lì successivamente la vincita della fascia di Mr Roma, servizi fotografici e piccole parti in tv. Dopo qualche anno venni  chiamato per lavorare in un locale, come doorselector. Cominciando così  la collaborazione con il GIAM ed il Gay Village che dura tutt’ora".

Fabio di giorno e Fabio di notte, in cosa sei uguale e in cosa diverso? "Di giorno giacca e cravatta in ufficio come agente di viaggi e di notte magliettina e giubbotto di pelle. Di giorno sono pacato, discreto, sereno... di notte sono sfrontato, osservatore e qualche volta anche un po’ duro. Un po’ come quando Clark Kent: si toglie gli occhiali e... Scherzo! Vivo due vite, due mondi diversi, emozioni sensazioni e amici differenti. Di giorno c’è sole, di notte la luna copre tutto quello che facciamo..."

Come ti vede la gente e come ti vedi tu? "Da circa 5 anni ho aperto la mia pagina su un noto social netwoek (pagina privata diventata ormai pubblica); ho 5.000 amici con più di 13.000 followers. Mi scrivono in tanti e cerco di rispondere a tutti… la gente vuole vedere davanti a quella pagina il ragazzo di 182 cm di altezza con 94 kg di muscoli commentando… l'incommentabile. Mi sono reso conto in questi anni  che le persone principalmente usano quel social network per sfogarsi dei loro problemi personali, molte volte mi sono ritrovato a parlare con sconosciuti che avevano solo ed esclusivamente bisogno di una persona con la quale sfogarsi ! Una notte ho letto un commento di un ragazzo che non riusciva più ad andare avanti nella sua vita per una storia andata male... gli ho lasciato il mio telefono ed ho parlato con lui per due ore cercando di dargli tutto il supporto che potevo. Come mi vedo io? Una persona che ha ancora tanto da dare, ma alla quale ancora non è stata data la possibilità di farlo".

Una storia che ti va di raccontare? Sono arrivato in un momento della mia vita, in cui mi guardo indietro e mi accorgo di aver conosciuto molta gente, persone che non dimenticherò mai nella mia vita e della quale ne fanno parte… Ho sempre negato di aver avuto una storia con un noto giornalista televisivo, ma poi mi sono detto perché negarlo? Dopotutto è stata una bella storia, ci siamo veramente voluti bene. Ho avuto anche bellissime conoscenze con Rupert Everett e con tanti altri nomi del mondo dello spettacolo e del cinema. Ho molti amici che gravitano in questi ambienti e che reputo tutte delle bravissime persone. Non voglio fare l’attore e forse anche per questo mi stimano, non  recito con loro nessuna parte se non quella di me stesso… a partire da Marigrazia Cucinotta, Ferzan Ozpetek, Angelo Perrone, Loredana Cannata e tantissimi altri ai quali  voglio bene  ".

Come ti vedi tra un anno? E tra 10? "Tra un anno? Mah... a New York? Tra dieci? Con accanto una persona che mi ami per quello che sono!".

Ultima domanda: un grazie a... e un vaff... a? "Un Grazie a Roma che mi ha regalato tutto! Ed un vaff... a chi ancora non ha capito  che siamo tutti uguali sulla terra!".

Chiacchierata finita. Lo saluto, torno alle 'mie' news di Novara e lui stacca dall'ufficio in quel di Roma: una serata con maglietta e giubbotto lo attende... 

Gianmaria Balboni