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Il bicchiere intelligente trova la sua casa allo 049

Presentata nel locale di piazza Martiri a Novara (primi in Italia) un'idea rivoluzionaria proposta da due giovani di Savona

Novara - Un modo intelligente, veloce, utile anche simpatico per evitare alla movida vengano associati situazioni spiacevoli come rifiuti, sporcizia e problemi di ordine pubblico. Ed è a Novara per la prima volta in Italia che viene sperimentata un’idea geniale, che con un colpo solo, anzi in un sorso, evita il proliferare di bicchieri di plastica o (peggio ancora…) di vetro. E chi è il locale che ha creduto e investito in questa idea, sposandola al 100%? Il protagonista delle notti magiche di Novara e Arona: lo 049. Il bicchiere intelligente si chiama Pcup ed è stato presentato in esclusiva in questi giorni proprio nel locale di piazza Martiri a Novara, alla presenza di Mattia Tosi (uno dei titolari), dell’avv. Riccardo Lanzo (presidente di Assa) e del consigliere provinciale e comunale Ivan De Grandis.

Come spiegano i due ideatori (Stefano Fraioli e Lorenzo Pisoni, due giovani di Savona): “Tutto è nato qualche anno fa in Israele. Abbiamo partecipato ad un evento in pieno deserto che raccoglieva oltre 200.000 persone; prima della partecipazione gli organizzatori avevano informato i presenti che dovevano portarsi da casa un bicchiere che poi avrebbero riportato indietro, proprio per non inquinare il deserto ed evitare che le dune di sabbia diventassero una discarica a cielo aperto. Da allora abbiamo cominciato a studiare un modo per evitare che bar, discoteche e ristoranti potessero sporcare, soprattutto quelle che sono nel ‘cuore della movida’, creato una start-up ed ora eccoci qui a Novara per presentare questa nostra invenzione”.

Il Pcup è un bicchiere di plastica in silicone; si può maneggiare senza alcun problema, può essere piegato, schiacciato, calpestato e non fa una piega tornando ad essere ‘normale’. Attraverso una particolare registrazione con un codice in dotazione al bar e un’applicazione che il cliente scarica, c’è la possibilità di avere lo stesso bicchiere per le proprie consumazioni; parimenti il locale ha un completo monitoraggio su quel che bevono, quanto bevono e dove bevono i propri avventori. Interessante anche il fatto che nella raccolta dati si riesca a capire la provenienza dei clienti. Insomma un bicchiere intelligente a tutti gli effetti che ha soprattutto uno scopo ben definito: togliere dalla strada i bicchieri di vetro o plastica.

Come 049 – ricorda Tosi – per garantire il decoro sinora abbiamo avuto un paio di persone che di sera passava tra la clientela a raccogliere i bicchieri vuoti. Con un bicchiere unico la clientela si responsabilizza maggiormente e sa che non può buttarlo via, anche perché è registrato”. Inoltre per prenderlo è necessario il versamento di una piccola cauzione.

Molto entusiasti di questa idea il presidente di Assa, avv. Lanzo: “Si tratta di un’iniziativa improntata ad aumentare il decoro della città nelle zone della movida; speriamo che altri locali prendano d’esempio l’idea dello 049, in un periodo come l’attuale dove l’argomento ‘plastic free’ è tanto discusso e importante per la sostenibilità dell’ambiente”.

È un’iniziativa intelligente sotto diversi punti di vista – afferma Ivan De Grandis, consigliere provinciale delegato alle Politiche giovanili - Complimenti a Mattia Tosi che porta questa novità a Novara, dimostrando la sensibilità per l’ambiente e lavorando per una movida sana, utile a tenere anche la città più ordinata per tutti. Un plauso anche agli ideatori perché parliamo di un prodotto Made in Italy proposto da ragazzi under 30 a dimostrazione che ci sono anche i giovani che credono nel proprio Paese e che vogliono investire, innovare e crescere qui, dando un valido contributo sotto il punto di vista produttivo, propositivo in termine idee e iniziative imprenditoriali, ma anche in termini ambientali”.

Il Pcup sarà dato ai clienti dello 049 a partire da metà maggio. Obiettivo una Novara più decorosa, bella e vivibile: tre qualità che meritano un brindisi… ovviamente servito nel nuovo bicchiere intelligente.

Gianmaria Balboni