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Coloriamo l'Hospice, il cielo in una stanza

11 novembre 2018: Estate di San Martino

Borgomanero - Ogni 11 novembre, viene celebrata  l’Estate di San Martino dalle Associazioni che operano nell’ambito delle Cure Palliative per sensibilizzare la popolazione sui diritti e sui bisogni dei malati inguaribili e delle loro famiglie,  La data dell’11 novembre è stata scelta perché si riallaccia alla leggenda di Martino, giovane soldato di Pannonia, che più di 1.500 anni fa, per aiutare un vecchio sfinito dalla stanchezza e dal freddo, gli offrì metà del suo mantello; dopo questo generoso gesto all’improvviso il tempo mutò, il cielo si schiarì e l’aria si fece incredibilmente mite: era l’Estate di S. Martino. Il termine palliativo ha la radice etimologica nel latino pallium con il significato di coprire, avvolgere, proteggere, come in un mantello. La Giornata nasce con l'intento di promuovere le cure palliative e vuole essere un passo avanti nella consapevolezza e nell’affermazione del diritto al sollievo, del diritto a non soffrire di dolore inutile e ad allentare la morsa della sofferenza.

La Struttura Cure Palliative/Hospice dell’ASL NO, in collaborazione con l’Associazione “La Scintilla onlus” di Arona/Borgomanero ha messo in atto per l’anno scolastico 2018/2019 il progetto “Coloriamo l’Hospice – Il cielo in una stanza” rivolto agli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Enrico Fermi di Arona per sensibilizzare i giovani sulla realtà delle cure palliative e più in generale sulle tematiche della solidarietà. Gli  elaborati sotto forma grafica avranno tema libero e saranno pensati per decorare le pareti delle camere o i corridoi della Struttura, al fine di dare colore e calore all’ambiente.

I Volontari de “La Scintilla onlus” e la Responsabile della Struttura Cure Palliative dell’ASL NO incontreranno gli insegnanti di storia dell’Arte e gli studenti per la comprensione del progetto e per far loro conoscere la realtà sanitaria.

"L’Hospice - nodo della rete territoriale delle cure palliative -  è una struttura residenziale che ospita persone in fase avanzata di malattia inguaribile che non possono essere curati presso la propria abitazione– afferma Sandra Grazioli, Dirigente Medico Responsabile della Struttura Cure Palliative/Hospice dell’ASL NO - L’obiettivo principale in Hospice è quello di accompagnare il paziente e la sua famiglia nel percorso di malattia nel pieno rispetto della loro dignità al fine  di ridurre la sofferenza fisica, psicologica, sociale e spirituale. L’intervento coinvolge medici, infermieri operatori socio sanitari psicologici, assistenti spirituali e volontari. E’ necessario assicurare agli ammalati inguaribili di poter trascorrere gli ultimi mesi di vita affrancati da sintomi e circondati dagli affetti dei propri familiari– prosegue Grazioli - Le prestazioni offerte dall’Hospice si concretizzano, infatti, in elevata intensità assistenziale, umanizzazione della cura, in un ambiente che ricorda la propria casa".

L’Associazione La Scintilla onlus, infine, in un’ottica di un progetto più ampio riguardante l’assistenza domiciliare del paziente fragile, avvierà a breve un’attività sperimentale riguardante il bagno assistito al paziente cronico in fase avanzata di malattia, in collaborazione con la GeoAssistenza di Borgomanero. Il progetto, prevede un avvio sperimentale della durata di 3 mesi, per un numero di accessi pari a 4 bagni al mese per malato (sono previsti 120 accessi in 3 mesi). Gli operatori delle Cure Palliative segnaleranno il nominativo dei pazienti (secondo criteri predefiniti) alla Coordinatrice dei Volontari dell’Associazione che avvertirà la famiglia e comunicherà alla Società predetta i nominativi (previa autorizzazione della famiglia) al fine di definire il programma di intervento.

"La Scintilla continua nel suo obiettivo finalizzato a garantire la protezione di un mantello fatto di attenzione alla persona, ai suoi bisogni e a quelli dei famigliari – afferma Patrizia Giberti, Coordinatrice dell’Associazione – per assicurare al malato la migliore qualità di vita possibile, nel rispetto della sua volontà, aiutandolo a vivere al meglio la fase terminale e accompagnandolo all’interno di un ambiente protetto e sereno come quello familiare".