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Importanza del Pnrr per i Comuni spiegata da Canelli

Il sindaco di Novara ospite del Rotary Club Orta San Giulio

Borgomanero - Il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) è una opportunità per i Comuni o un moltiplicatore di “spesa corrente”? Di questo tema si è parlato, nella serata di martedì 4 aprile al “Pinocchio” di Borgomanero, in una serata organizzata dal Rotary Club Orta San Giulio. Relatore Alessandro Canelli, Sindaco di Novara e presidente IFEL (Istituto per la Finanza e l’Economia Locale) una Fondazione dell’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni). Ospiti dieci Sindaci dei Comuni che gravitano sul lago d’Orta, sede naturale del Club presieduto da Stefano Ferrari. Ed è stato Ferrari a spiegare il motivo della serata "Il nostro Club – ha sottolineato – vuole essere d’aiuto alle Comunità locali attraverso il confronto con le istituzioni oltre che con i service che incidono sullo stesso territorio, come il “progetto Artù - Il Rotary per la pet therapy” nelle case di riposo e per i bambini autistici, il sostegno all’attuale progetto Il Colibrì di ANGSA, la Borsa di ricerca sulla sostenibilità con l’Università del Piemonte Orientale, OrtaInArte per la valorizzazione culturale del Lago d’Orta e del Sacro Monte".

Ferrari ha poi voluto ricordare l’impegno del Rotary a Masango in Burundi "dove sono stati realizzati, in vent’anni di lavoro, un ospedale, una scuola e un orfanotrofio, per un  investimento di 800 mila euro". 

Alessandro Canelli ha subito voluto spiegare il ruolo di IFEL, "braccio operativo di Anci" come lo ha definito: sessanta dipendenti, 5 dirigenti con funzioni che vanno dal preparare le norme da presentare al Ministero del Bilancio, alle commissioni tecniche, alla formazione per i Comuni e agli investimenti. Il primo cittadino di Novara ha descritto, con una puntuale cronistoria, la vicenda dei Comuni italiani in questi ultimi dodici anni "oberati da una stretta finanziaria per risanare i conti pubblici, che ha ridotto i Comuni a semplici gabellieri, depauperandoli anche di personale, calato del 30%" per poi evidenziare che "in questi ultimi due anni la tendenza si è invertita, grazie all’Europa e dopo l’epidemia di covid con il PNRR". Canelli ha spiegato chiaramente il significato del bilancio dei Comuni, fatto di spesa corrente  (paghe, servizi e manutenzioni) e spesa in conto capitale (investimenti). Ha poi sottolineato che "con il PNRR sono arrivati 220 miliardi dei quali 190 dall’Europa; per i Comuni sono previsti dai 40 ai 60 miliardi attraverso bandi". Il punto, sul quale porsi una domanda, è stato quello inerente alla creazione di infrastrutture "fatte queste opere infrastrutturali – ha detto Canelli – dove si troveranno le risorse per farle funzionare correttamente? Il PNRR sarà un moltiplicatore di spesa corrente dei Comuni?". Da qui è nata una riflessione che ha visto lo stesso Sindaco puntare il dito sulla mancanza di personale per scrivere i vari progetti e "dovremo aspettare dai 6 agli 8 mesi per capire meglio di come andrà il PNRR".

Il dibattito che ne è seguito ha visto i Sindaci ( Ameno, Bolzano Novarese, Borgomanero, Briga Novarese, Orta San Giulio,  Gozzano, Invorio, Pella, Pettenasco e Pogno) portare una serie di domande sui contributi ricevuti grazie ai progetti presentati: dal finanziamento per la sistemazione del dissesto idrogeologico a quello per la realizzazione dell’asilo; dalla sostenibilità energetica alla valorizzazione della cultura.

Il tutto condito con problemi burocratici che attanagliano i Comuni. Ma le risorse che non saranno utilizzate dove finiranno? Canelli e stato categorico "speriamo che queste – ha concluso – vengano razionalizzate in un piano superiore per altri investimenti".