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245° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA

UN ANNO E MEZZO DI ATTIVITÀ AL SERVIZIO DEL PAESE IN CIFRE

Novara - Oggi, lunedì 24 giugno, nei locali sede della Caserma del Comando Provinciale di Novara, con una sobria cerimonia a carattere prettamente interno, si è celebrato il 245° anniversario della fondazione del Corpo della Guardia di Finanza. Alla presenza di una rappresentanza di militari del Corpo e di membri della locale sede dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia, il Col. Giovanni Battaglia – Comandante Provinciale delle Fiamme Gialle –, dopo aver ringraziato tutti i collaboratori per l’impegno e la disponibilità profusi, ha brevemente illustrato gli obiettivi del Corpo per il corrente anno nonché i risultati ottenuti negli ultimi 17 mesi, nei macro settori istituzionali.

PIANO D’AZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA NOVARESE - Sono 687 gli interventi ispettivi conclusi dai Reparti del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Novara tra il gennaio del 2018 e il maggio del 2019; 583 sono, invece, le indagini delegate al Corpo, nello stesso periodo, dalla Magistratura ordinaria e contabile. Cifre, queste, che danno il senso dell'intensificazione delle attività della GdF contro i più gravi fenomeni di illegalità economico-finanziaria. Interventi mirati, indirizzati nei confronti di target accuratamente selezionati grazie ad attività di inteIIigence, al controllo economico del territorio e ad analisi di rischio, ulteriormente migliorata, quest'ultima, in ragione della potenziata interazione tra le banche dati a disposizione e all'introduzione della fatturazione elettronica obbligatoria.

LOTTA ALL'EVASIONE, ALL'ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI - L’evasione fiscale, anche di carattere internazionale, le frodi carosello, le indebite compensazioni e i traffici illeciti di prodotti petroliferi si confermano al centro dell'attenzione operativa. Settori in cui, nel 2018 e nei primi 5 mesi del 2019, i Reparti novaresi hanno eseguito, nell'ambito di piani d'intervento coordinati con l'Agenzia delle Entrate, 391 interventi ispettivi. A seguito dei reati fiscali riscontrati (principalmente, emissione e utilizzo di fatture false, dichiarazioni fraudolente e occultamento delle scritture contabili) sono stati denunciati 61 soggetti. Ammontano a 583 le indagini delegate dalla magistratura e ad oltre 6,7 milioni di euro le proposte di sequestro avanzate. Le misure patrimoniali per reati fiscali eseguite sono pari a 5,4 milioni di euro. Nel contrasto all'economia sommersa sono stati individuati 78 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali), che hanno evaso complessivamente oltre 2 milioni di IVA. Inoltre, sono stati verbalizzati 11 datori di lavoro per aver impiegato 31 lavoratori in "nero" o irregolari. Ammontano complessivamente a 23 gli interventi nel settore delle accise, che hanno portato al rilevamento di tributi evasi per 5 mila euro. Nel settore dei giochi e delle scommesse illegali, i controlli eseguiti sono stati 46 con 18 violazioni rilevate.

CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA - L'azione della Guardia di Finanza contro gli illeciti in materia di spesa pubblica è finalizzata a individuare quelle condotte che, pregiudicando la legalità e la correttezza nella Pubblica Amministrazione, minano il puntuale utilizzo delle risorse, favorendo sprechi e malversazioni. Il settore è strategico per il Paese: solo un equo impiego degli investimenti e dei fondi pubblici può, infatti, sostenere la competitività e una piena ripresa del tessuto economico nazionale. È per questa ragione che il Corpo continua a rafforzare il proprio dispositivo di vigilanza, che si sviluppa lungo una duplice direttrice: il potenziamento delle unità operative territoriali dedicate allo specifico settore di servizio e l'intensificazione delle collaborazioni con le Autorità e gli Enti di gestione, con particolare riferimento ai settori della spesa previdenziale, sanitaria, dei fondi europei destinati alla realizzazione di progetti, dove il corretto impiego delle risorse, oltre a contribuire a contenere l'esborso complessivo dello Stato, come nel caso di trattamenti pensionistici e di invalidità non spettanti, si traduce in un miglioramento della qualità della spesa, con positive ricadute in termini di sviluppo del Paese. È in questo senso che vanno letti i risultati conseguiti nel settore nel periodo gennaio 2018-maggio 2019. Ai 195 interventi svolti a tutela dei principali flussi di spesa pubblica, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, si aggiungono 19 deleghe d'indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria e la Corte dei Conti. Le frodi scoperte dai Reparti in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a circa 3,9 milioni di euro, mentre si attestano intorno ai 70 mila euro quelle nel comparto della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, con un numero di persone denunciate complessivamente pari a 6. Sul versante dei danni erariali sono state segnalate condotte illecite alla Magistratura contabile per circa 4,6 milioni di euro, a carico di 30 soggetti. I controlli svolti in materia di prestazioni sociali agevolate e di indebita esenzione dal pagamento dei ticket sanitari hanno fatto emergere tassi di irregolarità pari, rispettivamente, al 10,3% e al 94,3%. Nel caso dei ticket sanitari la componente Speciale del Corpo ha sviluppato una specifica analisi di rischio in grado di evidenziare i nominativi di beneficiari già caratterizzati da elevati indici di anomalia. Passando al settore degli appalti, il valore delle procedure contrattuali risultate irregolari è stato pari a circa 3,5 milioni di euro; contestualmente, l'ammontare complessivo delle gare sottoposte a controllo si è attestato a circa 47 milioni di euro. Le persone denunciate per reati in materia di appalti, corruzione e altri reati contro la Pubblica amministrazione sono state 15.

CONTRASTO ALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA - Sul fronte del contrasto alla criminalità economico-finanziaria, sono state 88 le attività ispettive condotte allo scopo di individuare le diverse forme di infiltrazione e gli interessi finanziari, economici e imprenditoriali della criminalità. Le attività investigative sono orientate verso contesti che, sulla base di una preventiva analisi delle fenomenologie illecite presenti nelle singole realtà territoriali, risultino connotati da concreti e immediati profili di rischio: si pensi ai negozi giuridici conclusi da soggetti apparentemente privi di adeguate capacità finanziarie. In quest'ottica, si è proseguito nell'opera di rafforzamento dello sviluppo degli accertamenti patrimoniali in applicazione della normativa antimafia (anche nei confronti di soggetti connotati da "pericolosità economico-finanziaria") e del monitoraggio delle diverse manifestazioni della criminalità nel territorio di riferimento (includendo la c.d. "area grigia", rappresentata da soggetti che, pur non affiliati alle consorterie, si propongono quali facilitatori della penetrazione criminale nel tessuto socio/economico). Con riferimento ai risultati conseguiti in applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 20 soggetti; ammonta, invece, a quasi 4 milioni di euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all'Autorità Giudiziaria per il sequestro. Infine, continua incessantemente la collaborazione istituzionale con le Autorità Prefettizie, quale fulcro del sistema di prevenzione antimafia in ambito provinciale. Complessivamente sono stati eseguiti 271 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, tutti riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia. L'azione volta alla prevenzione e repressione del riciclaggio dei capitali illeciti per impedirne l'introduzione nel tessuto economico-finanziario sano del Paese, nonché per intercettare possibili pratiche di finanziamento del terrorismo, si è fondata e continuerà sempre più a basarsi in futuro, sul piano repressivo, nell'esecuzione di mirate indagini di polizia giudiziaria e sul piano preventivo, nell'approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette inviate dai soggetti obbligati ai sensi della normativa antiriciclaggio. Tali attività si sono concretizzate, in particolare, nello sviluppo di 28 indagini di polizia giudiziaria. Il valore del riciclaggio accertato si è attestato intorno ai 643 mila euro. Sul fronte della prevenzione, si è proceduto all'analisi di 166 segnalazioni di operazioni sospette. Per il contrasto del riciclaggio di denaro e del finanziamento al terrorismo la Guardia di Finanza si muove lungo tre importanti direttrici, tese a valorizzare rispettivamente le informazioni acquisite nell'ambito delle attività preventive, delle indagini di polizia giudiziaria e nel corso del controllo economico del territorio. In tale ambito sono stati eseguiti alcuni controlli volti a verificare il rispetto delle norme sulla circolazione transfrontaliera di valuta in entrata e/o in uscita dal territorio nazionale, che hanno avuto ad oggetto movimenti di capitali per oltre 207 mila euro e hanno condotto all'accertamento di 3 violazioni. Sempre al fine di garantire la tutela della trasparenza e della legalità del sistema economico-imprenditoriale, ulteriore priorità del Corpo continuerà ad essere quella di reprimere i reati fallimentari, societari e bancari, nonché i fenomeni usurari e di abusivismo bancario e finanziario, per salvaguardare i risparmiatori da offerte di soluzioni d'investimento non sicure. Con particolare riguardo al campo dei reati fallimentari sono stati proposti sequestri di beni per un valore pari a circa 3,6 milioni di euro, su un totale di patrimoni risultati distratti di oltre 10 milioni di euro. Intensificata anche l'azione di contrasto in materia di falsificazione monetaria, con l'obiettivo di ricostruire l'intera filiera del falso (attraverso l'individuazione dei centri di produzione e di distribuzione delle banconote/monete contraffatte) e di contrastare le insidiose condotte basate sull'alterazione dei mezzi di pagamento elettronici, come la clonazione di carte di credito e di debito, posti in essere anche attraverso l'utilizzo della rete internet, nell'ottica di salvaguardare l'integrità patrimoniale dei legittimi titolari e degli istituti emittenti. In tale comparto operativo sono stati eseguiti 14 interventi. Infine, in tema di sicurezza prodotti, di contrasto alla contraffazione e al falso made in Italy e di lotta all'illecito sfruttamento economico delle opere protette dal diritto d'autore, i Reparti hanno eseguito 26 interventi, sequestrando oltre 30 mila prodotti contraffatti, con falsa indicazione "made in Italy" o non sicuri.