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Alcune precisazioni di Anpana sugli 'sms' anonimi contro chi commette abusi su animali

Novara - "In riferimento al servizio di segnalazione di maltrattamenti via SMS istituito da parte della Associazione AIDAA - ci scrive Emanuela Zonca - l'Ufficio Legale A.N.P.A.N.A. Nazionale pur approvando la nascita di una nuova coscienza sociale che abbandoni sterili polemiche per abbracciare la più concreta azione, precisa e sottolinea quanto segue:  1) se si è testimoni oculari di un fatto, la nostra testimonianza è fondamentale ai fini di una condanna quindi un SMS non è sufficiente. Si deve scrivere direttamente alla Procura della Repubblica e/o alla Polizia Giudiziaria allegando copia di un documento di riconoscimento, foto, filmati, nomi di testimoni, etc.;  2) solo la Polizia Giudiziaria e non i privati (seppur volenterosi ma non sempre presenti su tutto il territorio) può eventualmente sequestrare l'animale ed accedere a luoghi privati facendo così cessare il maltrattamento in atto raccogliendo, altresì, fonti di prova (rilievo fotografici, sommarie informazioni da persone informate sui fatti, perizie di veterinari nominati ausiliari di polizia giudiziaria, etc.). Il consiglio è dunque quello di percorrere tutte le strade possibili interessando tutti gli organi preposti firmando i relativi atti. Si ricorda, infatti, che delle denunce anonime, in base al Codice di Procedura Penale, non può essere fatto alcun uso".