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ALPINI DI RISAIA IN FESTA

IL 18 SETTEMBRE SI CELEBRA IL 35° ANNIVERSARIO DEL MONUMENTO DI LARGO ALPINI D’ITALIA E L'INAUGURAZIONE DELLA BAITA DI VIA PIER LOMBARDO

Novara - Una mattinata di festa per gli “Alpini di risaia”, come vengono affettuosamente definite le penne nere novaresi. Il 18 settembre si ritroveranno per un duplice appuntamento:la celebrazione del trentacinquesimo anniversario del monumento agli Alpini (la posa del quale risale al 1981, appunto,in largo Alpini d’Italia) e l’inaugurazione della “baita”, nuova sede del Gruppo di Novara, in via Pier Lombardo 2/d. L’evento, presentato il 13 settembre nella sala consiliare del Municipio, gode del patrocinio del Comune di Novara. <<L’Amministrazione – dichiara il sindaco Alessandro Canelli – esprime e rinnova nei confronti degli Alpini novaresi il massimo rispetto per ciò che hanno rappresentato e che rappresentano nella storia del nostro Paese. A questo sentimento si aggiunge la particolare gratitudine per tutte le iniziative che, con grande generosità e impegno, vengono svolte sul territorio dal Gruppo e dalla Sezione a sostegno di altri Enti e associazioni attivi nel campo della socio-assistenza>>.

Il presidente della Sezione novarese dell’Associazione nazionale Alpini Antonio Palombo, il capo Gruppo Lorenzo Cavallaro e il segretario del Gruppo Gian Paolo Bertaglia spiegano <<l’importanza di questa festa, primo tassello del rapporto di collaborazione e dialogo che intendiamo stabilire insieme con l’Amministrazione comunale anche in vista di appuntamenti prossimi, come la tradizionale castagnata che si terrà l’ultimo week-end di ottobre, e futuri: dopo l’inaugurazione della “baita” del gruppo novarese, in aprile sarà la volta della nuova sede di sezione di via Falcone, importante momento ufficiale inserito nel calendario delle manifestazioni previste per il centenario della morte del generale Cesare Magnani Ricotti>>.

I tre rappresentanti degli “Alpini di risaia” (il gruppo di Novara conta oggi settantaquattro alpini e cinquantaquattro “amici”,attivi sostenitori nelle attività dell’associazione, mentre alla sezione fanno riferimento sul territorio di competenza circa ottocento alpini e circa duecento “amici”, con il gruppo trecatese attivo nella Protezione civile e l’unità cinofila “Laika”) ricordano che <<la nuova “baita” viene ospitata da alcuni locali messi a disposizione in comodato d’uso dalla cooperativa sociale “La porta aperta”, realtà che si riferisce alla Caritas diocesana, con la quale da parte nostra esiste una strettissima collaborazione da anni>>.

Il programma della manifestazione del 18 settembre prevede alle 8.30 il ritrovo dei partecipanti, della banda e delle autorità al monumento in Largo Alpini d’Italia. Seguiranno, dalle 9.15 l’alzabandiera, gli onori ai caduti e la deposizione della corona. Dalle 9.30 partirà la sfilata per le vie del centro cittadino fino al Monumento ai Caduti di viale IV Novembre con gli onori ai caduti e la deposizione della corona. Dalle 10 il corteo si muoverà alla volta della basilica di San Gaudenzio, <<dove – rimarcano Palombo, Cavallaro e Bertaglia – si terrà la messa, concelebrata, tra gli altri, da don Tino Temporelli, cappellano della nostra Sezione: durante la celebrazione sarà benedetto il nuovo gagliardetto del Gruppo di benedizione dei locali e gli interventi delle autorità, momento al quale seguiranno un rinfresco per i partecipanti e, alle 13, il pranzo nel salone della locale della Caritas diocesana ci via San Gaudenzio. Nel pomeriggio è inoltre prevista la sfilata con il corpo bandistico “Verdeazzurra” di Galliate. 

Il Presidente della Sezione Ana, il capo Gruppo e il segretario ringraziano <<per l’occasione l’Amministrazione comunale, don Natale Allegra, don Dino Campiotti, don Giorgio Borroni, don Agostino Temporelli, le Associazioni d’Arma, e tutte le istituzioni che hanno reso possibile questa importante giornata>>.

Il 1960 è l'anno di fondazione del Gruppo novarese dell’Associazione nazionale Alpini “Angelo Lorenzoni”. Dieci “giovani“ appartenenti alla Sezione di Novara hanno in quel frangente richiesto, come da Statuto, che in seno alla Sezione stessa venisse riconosciuto come nuovo Gruppo quello di Novara,intitolandolo alla memoria della Medaglia D’argento Al Valore Militare Angelo Lorenzoni, decorato della Grande Guerra, Alpino, Alpinista, valente fotografo di montagna. L’inaugurazione è avvenuta lo stesso anno, madrina la giovane figlia di Lorenzoni, Bianca Maria. Da quel momento il Gruppo ha avviato un percorso ricco di iniziative, grazie soprattutto Sergio Ferrari: visite e aiuti ai mutilatini di Don Gnocchi, Natale ai bambini dei soci (trasformato poco dopo in Natale ai bimbi portatori di handicap ospitati in una palazzina separata all’interno dell’allora Ospedale psichiatrico, Natale ai ricoverati dell’Ospedale psichiatrico, con l’aiuto psicologico del coro Cai di Novara), ripristino di una simpatica manifestazione quale era la Veglia Verde, adozione di un “Battaglione figlioccio” (Btg. Edolo) con conseguenti scambi, organizzazione gara di sci, per il centenario di fondazione delle Truppe Alpine la progettazione e la installazione di un monumento ai Caduti di tutte le Guerre (una penna mozza reggente un Cristo crocefisso, sulla cima dell’Arbola), la “Caminada par Nuara” (diciotto  edizioni, che ha raggiunto  il suo apice con quindicimila partecipanti e che ha fruttato globalmente circa centonovantamila euro alla Lega Italiana contro i Tumori). E quindi la lunga serie di castagnate a favore di Aism, Casa Shalom e altre associazioni benefiche attive nel mondo dell’assistenza ai sofferenti e all’infanzia. Si aggiungono poi gli interventi in caso di calamità come inondazioni, terremoti, disastri, che hanno visto il Gruppo in prima fila, come ad esempio il Vajont (in sole trentadue ore dopo il disastro un camion con generi di prima necessità era sul posto pronto alla distribuzione), il terremoto in Friuli (in collegamento con il Gruppo di Cervignano i novaresi si sono mobilitati in base ad una richiesta specifica di teli di plastica per proteggere persone e cose dalla pioggia continua, forniti dalla ditta “Manuli”), interventi manuali e materiali in Belice, Molise, Piemonte, l’Aquila, l'Emilia Romagna, Genova. La mancanza del servizio di leva ha privato del ringiovanimento delle fila, ma ciò è stato supplito dagli “Amici degli Alpini”, che on hanno portato la penna, magari non hanno prestato neanche il servizio militare, ma testa, cuore e braccia li hanno portati al gruppo e alla Sezione. Ad inizio 2014 l'assemblea annuale ha rinnovato il consiglio di gruppo con l'inserimento di nuove forze ''giovani'' determinate, nel pieno rispetto delle tradizioni del gruppo e dell'operato dei “veci”, che tanto hanno dato e tanto continuano a dare, rilanciando passo dopo passo le attività sociali con nuove iniziative collegiali da svilupparsi nel corso del tempo.

Il Monumento agli Alpini di largo Alpini d’Italia è stato inaugurato il 27 settembre 1981 in occasione del primo raduno interiezionale alla presenza dell’allora presidente sezionale Mario Barberi, della Medaglia d’Oro Lino Ponzinibio (presidente onorario e vicepresidente), del’l’avvocato Roberto Di Tieri (appartenente alla Divisione Sforzesca), del vicepresidente nazionale Rezia, del sindaco Armando Riviera, del generale Gaia (comandante della Divisione “Centauro”), del Generale Corsini del Battaglione “Intra”, dello scrittore alpino Giulio Bedeschi (autore di “Centomila gavette di ghiaccio”), deI famgiliari della Medaglia d’Oro al Valore Militare capitano Mario Fregonara (la vedova del quale è stata madrina della manifestazione).