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ATC aderisce alla rete territoriale contro le discriminazioni

Intanto dal M5S si chiede l’acquisizione, anche digitale, di tutti i piani di rientro sottoscritti e i relativi verbali della commissione

Novara - ATC entra a far parte della rete territoriale contro le discriminazioni della Provincia di Novara, la decisione è stata approvata nell’ultimo CdA dell’agenzia territoriale per la Casa del Piemonte Nord: “Un gesto di attenzione verso i nostri assegnatari che a volte vivono situazioni di fragilità e che necessitano quindi di una attenzione maggiore da parte dell’Agenzia e del suo personale – spiega il presidente di ATC, Giuseppe Genoni – Con questa iniziativa avremo una attenzione ancora maggiore verso tutti coloro che vivono situazioni di possibile disagio e di discriminazione e potremo confrontarci con le buone pratiche delle altre associazioni e degli Enti che fanno parte della Rete”. Tra gli assegnatari ATC sono particolarmente numerosi i disabili e le persone che vivono situazioni di disagio sociale ed economico, ma il personale di sportello deve confrontarsi ogni giorno anche “altre fragilità” e con possibili discriminazioni riguardanti anche la provenienza geografica, il credo religioso e persino l’orientamento sessuale, segnalazioni con cui il personale di sportello deve confrontarsi quotidianamente. “ATC pur occupandosi di gestione delle case viene a contatto con una realtà sociale variegata e complessa – conclude Genoni - per questo abbiamo scelto di aderire anche noi alla rete contro le discriminazioni”.

Intanto dal gruppo consiliare di Novara del Movimento 5 Stelle viene fatta questa proposta: "Il Comune di Novara, ATC e Regione Piemonte hanno da tempo costituito una commissione speciale per valutare i piani di rientro dei morosi colpevoli dell'ATC. Riteniamo auspicabile la valutazione ma abbiamo altresì il timore che la situazione possa sfuggire al controllo dell'amministrazione. Molte famiglie rischiano di essere sfrattate dagli alloggi delle case popolari e le frizioni che nasceranno, qualora si dovesse procedere con numerose decadenze, potrebbero trasformarsi in una vera e propria “bomba” sociale. Il Movimento 5 Stelle è sì per una legalità effettiva ma è consapevole che, data la problematica così complessa, è indispensabile avere tutti gli elementi per prendere decisioni più eque possibili. E’ importante garantire e aiutare le persone in difficoltà e a rischio di emarginazione sociale nel distinguersi dai furbetti, che potrebbero pagare per il servizio erogato ma non lo fanno. Chiederemo in questa direzione l’acquisizione, anche digitale, di tutti i piani di rientro sottoscritti e i relativi verbali della commissione. Chiederemo anche di aver risposte scritte e orali a una serie di domande volte a sincerarci dell'equità di ogni atto facendo emergere eventuali azioni arbitrarie o errori di valutazione.  Abbiamo pensato a ventitré domande puntuali che andranno a chiarire ogni aspetto per trasparenza e per disinnescare l'ordigno che potrebbe squarciare il tessuto sociale novarese".