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Benemerenze 2018: la Novara che regala gioia e solidarietà

Sei i gruppi che hanno ricevuto il riconoscimento e una sorpresa nel finale in una mattinata organizzata dalla Fondazione Comunità del Novarese onlus

Novara - Sabato 20 gennaio 2018 a partire dalle 10 al Nuovo Teatro Faraggiana di Novara sono stati consegnati, per il quindicesimo anno, i riconoscimenti di “Benemeriti della Solidarietà” da parte della Fondazione Comunità Novarese Onlus, cui è seguita la cerimonia di conferimento dell’onorificenza di “Novarese dell’anno. La Fondazione Comunità Novarese Onlus ha assegnato il tradizionale riconoscimento pubblico di “Benemeriti della Solidarietà” a quelle organizzazioni che, sensibilizzando le comunità di riferimento nei confronti delle proprie iniziative o verso iniziative altrui ritenute di particolare importanza, sono riuscite a stimolare numerose donazioni o, comunque, suscitare sentimenti di condivisione ed  entusiasmo nella collettività. Fino al 2013, il riconoscimento è stato tributato a singoli donatori mentre, dal 2014, in linea con una maggiore attenzione per il proprio ruolo di “intermediario filantropico”, la  Fondazione ha deciso di premiare le organizzazioni noprofit che, in maniera più efficace, hanno saputo  coinvolgere le rispettive comunità di riferimento, attraverso campagne di raccolta fondi. Ai Benemeriti è  stata donata, come tradizione, l’opera dell’artista Sergio Floriani, intitolata “Donare ti segna”. 

«Quest’anno celebriamo il quindicesimo anno – commenta il Presidente della Fondazione Comunità  Novarese Onlus Cesare Ponti – del riconoscimento dei “Benemeriti della Solidarietà”, iniziativa nata grazie all’intuizione del nostro Presidente Emerito Ezio Leonardi. Guardandoci indietro, non possiamo che essere orgogliosi dei risultati che la nostra comunità ha ottenuto in termini di diffusione della Cultura del Dono. In questi anni, abbiamo assistito ad una sempre maggiore presa di consapevolezza, da parte del territorio, dell’importanza della condivisione, della capacità di fare Rete tra organizzazioni e degli effetti positivi che, per vari aspetti, il gesto del Dono ha sulla collettività. Come siamo soliti ripetere in questa occasione dei Benemeriti, la Fondazione non sceglie solo realtà o progetti che hanno raccolto cifre importanti ma, più che altro, soggetti che sono riusciti a coinvolgere la comunità rispetto alla bontà della propria idea e all’utilità del proprio progetto. Un impegno condiviso da tanti e un obiettivo ricercato da una comunità intera hanno, certamente, molto più valore di un piano, seppur positivo, che porti benefici a un gruppo ristretto. Oggi, con i nuovi “Benemeriti” 2017 comincia, simbolicamente, un nuovo anno per noi e per tutte le organizzazioni che collaborano con la Fondazione che sono davvero molte e il nostro augurio è quello di proseguire, con entusiasmo, su questa strada che abbiamo intrapreso e stiamo percorrendo, tutti insieme».

La Fondazione Comunità Novarese Onlus attraverso la giornalista Barbara Bozzola ha consegnato il riconoscimento di Benemeriti della Solidarietà 2017 a 6 soggetti che hanno saputo interessare le rispettive comunità, stimolandole a donare a favore delle proprie proposte.

Nello specifico si tratta di:

1) Associazione Mimosa – Amici del DH Oncologico di Borgomanero, nata nel settembre 2004, con  l’obiettivo di sostenere i malati oncologici e le loro famiglie non solo dal punto di vista sanitario ma anche psicologico, economico e sociale, porta avanti da anni un servizio molto importante. Negli anni  l’associazione e il progetto “Kit Farmaci” hanno, sempre, trovato il sostegno economico di alcuni donatori della Fondazione tra cui il Fondo Frattini e il Fondo Zucchetti. I pazienti che devono sottoporsi ad un trattamento chemioterapico o eseguire accertamenti diagnostici si trovano a dover sostenere spese ingenti per acquistare i farmaci che spesso non sono mutuabili. L’associazione Mimosa sostiene da anni i pazienti oncologici distribuendo loro, gratuitamente, “kit farmacologici” di fascia C e, quindi, non mutuabili. La fornitura gratuita di questi farmaci permette di aiutare i pazienti sollevandoli dall'impegno economico e dalla difficoltà di recuperare i farmaci personalmente. L’associazione distribuisce circa 600 kit ogni anno.

2) Amici dell’Istituto “Fermi” di Arona per il progetto “Non uno di meno – prevenire l’esclusione sociale a scuola”. Scopo del progetto è offrire azioni di recupero delle lacune cognitive e motivazionali, di supporto allo studio e di accompagnamento verso l’autonomia a 60 studenti del biennio di tutti gli indirizzi  dell’Istituto “Fermi” di Arona che evidenziano disagio sociale, economico, familiare e culturale. La  metodologia di lavoro proposta è quella dell’affiancamento “uno a uno” allo studente della figura di un “mentore” (universitari, ex studenti, studenti del triennio, anche sotto forma di progetto di Alternanza Scuola-Lavoro) che, sotto la supervisione di un educatore e di uno psicologo, svolga un ruolo di supporto nell’acquisizione di consapevolezza, sicurezza, autonomia e favorisca il conseguimento dei risultati previsti da un piano educativo individuale condiviso con le famiglie e il consiglio di classe. La bontà del progetto è dimostrata anche dal numero di donazioni raccolte che sono davvero ingenti e che hanno portato a raccogliere, già a oggi, tre volte rispetto all’obiettivo-sfida.

3) Associazione Vacciaghese per il grande impegno profuso in questi anni nella valorizzazione del  patrimonio storico, artistico e culturale dell’area comunale di Ameno e, nello specifico, nel recupero e nel restauro conservativo, realizzato “in lotti” in questi anni, della Chiesa di Sant’Antonio Abate in Vacciago di Ameno. L’edificio sorge fuori dal centro abitato, in un punto assai panoramico: dal sagrato, infatti, si gode una vista incantevole sul Lago d’Orta e sul Monte Rosa. Alcuni cenni: la chiesa è menzionata in un documento del 1217 ma è senz’altro molto più antica. Nel corso del Cinquecento venne rinnovata e ingrandita anche in seguito all’indipendenza ottenuta, almeno formalmente, dalla Chiesa Madre dell’Isola di S. Giulio alla fine del secolo precedente. Solo nel 1565 venne posto in chiesa il fonte per la celebrazione del battesimo e l’effettiva qualifica di parrocchia fu sancita solo nel 1599 dal vescovo novarese Carlo Bascapè.

4) Fabbrica Lapidea della Basilica di San Gaudenzio per il progetto “Dal mestiere al museo. Reperti del cantiere antonelliano: recupero e valorizzazione attraverso un nuovo percorso di visita”. Il progetto intende allestire, negli spazi della Sala Moroni, un punto di accoglienza dotato di bookshop e allestimento museale di reperti di cantiere e delle tecniche costruttive di Antonelli. Lo scopo è quello di offrire ai visitatori della Cupola e della Basilica di San Gaudenzio una migliore fruibilità del complesso monumentale e, quindi, una sua migliore valorizzazione, oltre che un nuovo accesso alla Cappella di San Giorgio, con i suoi affreschi quattrocenteschi. Un obiettivo importante per valorizzare ulteriormente i gioielli più preziosi della nostra città, affinché, diventino, polo culturale e turistico ancora più interessante.

5) Associazione Progetto Giovani Onlus di Casaleggio per il progetto “Batti un cinque alla Pineta”.  L’associazione Progetto Giovani Onlus nasce nel 2012 con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita della comunità di Casaleggio. Riaprire l’area dell’oratorio del paese chiamata oggi “La Pinetina”, chiusa, in precedenza, da oltre 20 anni è stata una delle prime azioni per vivacizzare il paese e anche per “mantenere in vita” la struttura che altrimenti non si sarebbe salvata dal degrado. Dopo aver terminato i lavori del salone principale e di parte del verde circostante, oggi l’associazione promuove il progetto “Batti un 5 alla Pineta” per riqualificare l’area in maniera ancora più efficace e regalare, così, ai bambini e ai ragazzi del paese ma non solo, uno spazio dove giocare, condividere esperienze, divertirsi, promuovere eventi dedicati ai più giovani. Il premio viene attribuito per l’impegno di un gruppo entusiasta di giovani, che si pone al servizio di una piccola comunità. 

6) Parrocchia San Francesco di Novara per il progetto “Ricre@zione”. Obiettivo del progetto è quello di “Ri-Creare” uno spazio per “Ri-Creare” relazioni significative, occasioni di formazione e ambiti di intervento socio educativo. Il contesto è quello del quartiere Rizzottaglia, da tempo afflitto da diversi problemi di carattere sociale: una mini comunità ripiegata sul privato e improntata sulla solitudine in cui l’unico “ambiente” vissuto con intensità è quello dei gruppi costruiti sui social network. Il progetto intende perseguire due principali obiettivi, importantissimi per la costituzione di una comunità, soprattutto giovanile, che viva di rapporti più concreti: a) migliorare la coesione sociale attraverso l'implementazione della rete tra famiglie; b) favorire un uso consapevole dei social, non contrapponendolo rete virtuale e reale ma promuovendo, anche mediante questi ultimi, la solidarietà tra famiglie attraverso incontri, gruppi di  auto mutuo aiuto e corsi di formazione per insegnanti e genitori al fine di “ridurre le distanze”. 

Un riconoscimento speciale, attribuito congiuntamente da Fondazione Comunità Novarese Onlus e Comune di Novara, è stato consegnato, poi, al Prof. Luciano Torgano, per “la generosità dimostrata nei confronti della città di Novara e della comunità tutta, per la profonda sensibilità attestata nel coglierne le reali necessità e per la determinazione nel diffondere la Cultura del Dono, in ricordo della figlia Annalisa, attraverso il Fondo, costituito presso la FCN e a lei dedicato”.

Il Fondo Torgano Annalisa, costituito presso la Fondazione Comunità Novarese Onlus nel 2004, si propone l’obiettivo di sostenere i progetti presentati dalla Clinica Pediatrica del Dipartimento di Scienze Mediche dell’Università del Piemonte Orientale. Una particolare attenzione è rivolta allo studio e alla cura della fibrosi cistica. Nei suoi oltre dieci anni di vita, il Fondo ha stanziato risorse per l’acquisto di apparecchiature multifunzionali e per sostenere l’attività di studio dell’Associazione Work in Progress; donato un ventilatore polmonare alla Struttura di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale di Novara; acquistato un pulmino per trasporto disabili; sostenuto l’attività del Centro Aiuto alla Vita, a supporto di madri e bambini in difficoltà, sostenuto i progetti “Famiglie XXS” e “Come la terra per l’albero” realizzati dalla Coop. Focus presso il Reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale di Novara; contribuito alla ristrutturazione di aree del reparto di Oncologia Pediatrica dell’Ospedale di Novara.