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BONIFICA AREA DELL’INCENDIO ALLA BICOCCA

Novara - In seguito all’incendio che si è sviluppato lo scorso 3 settembre nell’area di Corso XXIII Marzo, 360, ed alle preoccupazioni che createsi tra i residenti per i temuti rischi per la salute e l’ambiente, dopo le rassicurazioni venute dall’Arpa che ha eseguito tutti i rilievi,  il Comune di Novara ha emanato ieri l’Ordinanza n. 875 che regola complessivamente la “rimozione e lo smaltimento dei rifiuti e la bonifica ambientale dell’intera area interessata”. In seguito alla relazione di sopralluogo fornita dal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’ASL è emersa infatti una situazione (precedente all’incendio)  di inconvenienti igienici derivanti dalla presenza di cumuli di rifiuti accatastati all’interno della fornace adibita a deposito di materiali di recupero, provenienti da sgomberi di abitazioni e cantine. Si è anche rilevata la presenza di resti di furgoni, lavatrici, boiler elettrici ed altro materiale plastico interessati dall’incendio; inoltre tutta l’area versa in cattivo stato di manutenzione e pulizia e la presenza del verde incolto e dei rifiuti favorisce lo sviluppo e la proliferazione di insetti (tra la vegetazione si è notata la presenza di nidi di “Euproctis Chrysorrhea”). Infine, si è riscontrato che parte delle coperture degli edifici  è composta da lastre di “Eternit”, in scarsa condizione di manutenzione. Il Comune di Novara, quindi, ravvisata la necessità di provvedere con urgenza per eliminare gli inconvenienti igienico sanitari e ripristinare le condizioni igienico-ambientali idonee, ha ordinato ai proprietari degli immobili di Corso XXIII Marzo, 360, colpiti dall’incendio, di provvedere, con decorrenza immediata, a chiudere l’area ed a metterla in sicurezza, realizzando tutte le opere che garantiscono la “incolumità pubblica”. Entro 15 giorni i proprietari sono anche tenuti a rimuovere e smaltire i rifiuti presenti, rimuovere l’”Eternit” danneggiato presente nell’area, sfalciare il verde incolto ed eseguire le analisi per verificare la presenza eventuale di fibre d’amianto disperse all’interno del capannone colpito dall’incendio e nell’area adiacente il parco pubblico a nord della fornace. Il termine di 30 giorni è invece fissato per la presentazione di un programma di rimozione e smaltimento delle coperture in amianto esistenti sui fabbricati, presentare agli Uffici Comunali una verifica statica di tutti gli edifici presenti nell’area e trasmettere all’Amministrazione comunale la documentazione relativa alla proprietà.