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CABINA DI REGIA RSA: LA SITUAZIONE NON EVIDENZIA SITUAZIONI DRAMMATICHE

"MA L’ATTENZIONE RESTA ALTA!"

Novara - "L’attenzione rispetto alla situazione dei contagi nelle Rsa del nostro territorio è alta e tale rimarrà. Ci sono problemi, ma c’è la massima disponibilità di tutti alla collaborazione e al confronto costante per garantire salute e sicurezza di ospiti e lavoratori". E’ il commento del presidente Federico Binatti e del vicepresidente Michela Leoni al termine della riunione della Cabina di regia sulle strutture assistenziali e socio-sanitarie che si è tenuta nel pomeriggio di oggi, in modalità videoconferenza, su convocazione della Provincia e con la partecipazione dei rappresentanti della Prefettura, delle Aziende sanitarie locali del territorio, della Regione Piemonte, dell’Ordine dei medici, di Confindustria, dei Consorzi Cisa, Ciss, Cisas, del Comune di Arona, di Anci Piemonte e dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl. "Durante il dibattito – commentano il presidente e il vicepresidente sono emerse alcune note positive, frutto dell’attività e del lavoro svolto in questi mesi: in generale, le Rsa novaresi non vivono al momento situazioni di drammaticità, ma non mancano problemi, come ad esempio nel caso della struttura di Meina, anche se è stata comunque evidenziata la presenza di strumenti per contenere la pandemia. Tutto ciò è stato sottolineato sia dai responsabili dei Servizi socio-assistenziali e delle singole Strutture, sia anche dal Direttore generale dell’Asl Novara Arabella Fontana. Diverse le questioni emerse: innanzitutto la carenza del personale infermieristico, degli operatori socio-sanitari, che necessitano di formazione ad hoc, e dei Direttori sanitari. Sono state segnalate criticità sul territorio anche in ordine alla possibilità di sostituzione dei medici di base, un aspetto che, per quanto significativa, esula però dalla competenza stretta della Cabina di regia. Sono state quindi messe in luce – proseguono il presidente e la vicepresidente – le difficoltà economiche che le strutture devono affrontare per l’acquisto dei dpi da destinare agli operatori e per gli accertamenti diagnostici, difficoltà aggravate dalla diminuzione delle entrate finanziarie delle strutture, che non hanno la possibilità di occupare tutti i posti letto, con un ritardo della Regione nell’adeguamento della quota di partecipazione alle rette. E’ quindi emersa la difficoltà di avviare l’individuazione di strutture dedicate agli ospiti positivi al Covid-19 dimessi dall’ospedale per garantire l’accoglienza e la continuità assistenziale: tutti i presenti hanno concordato sulla necessità di adottare questa misura per la salvaguardia della situazione sanitaria delle altre Rsa. Per quanto riguarda i livelli di assistenza è stata segnalata il bisogno di mantenere un numero di minuti per ospite adeguato sia all’esigenza di provvedere a maggiori operazioni di sanificazione all’interno delle strutture, sia anche all’esigenza di assicurare agli ospiti isolati dalla famiglia un adeguato conforto".

Positivo il giudizio per quanto riguarda la prevenzione. "Come ha sottolineato l’Asl che entro fine mese si concluderà un secondo giro di tamponi presso gli operatori delle Rsa e che nei prossimi giorni sarà possibile distribuire i test rapidi. Anche alcune realtà territoriali provvedono autonomamente ad intensificare la prevenzione. Siamo stati messi al corrente del fatto che la Regione sta portando a compimento la prima tranche di rimborsi alle strutture e che entro fine anno sarà attivo un sistema informatizzato che dia conto della realtà territoriale dei contagi".

Il presidente e il vicepresidente annunciano infine che, "visto l’andamento della curva dei contagi, i componenti della Cabina di regia hanno ritenuto di riunirsi a breve scadenza per monitorare la situazione. Come anche in passato – concludono - la Regione sarà aggiornata rispetto ai problemi emersi durante la riunione".