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Canelli: Sindaco o azionista?

Critiche al Primo Cittadino di Novara dal Comitato Pernate per la gestione dell'allargamento del Centro Intermodale Merci

Pernate - Riceviamo e pubblichiamo dal Comitato Pernate: "Alessandro Canelli: Sindaco o azionista? Il Comitato per Pernate apprende dall’articolo pubblicato dal quotidiano La Stampa del 2 novembre “ Novara svincola altri terreni per la logistica”, della possibile realizzazione di un insediamento infrastrutturale nelle aree comprese tra l’abitato di Pernate e l’autostrada. Una superficie di circa 850 mila metri quadri, attualmente dedicata all’agricoltura (seminativi irrigui), per la quale un importante operatore del comparto logistico ha manifestato le proprie attenzioni. Lo stesso che, da circa un anno, ha cominciato a contattare i proprietari per sondare le intenzioni e procedere in seguito agli eventuali preliminari di compravendita. L’area rientra nel perimetro che il Piano Regolatore già riserva all’espansione del Centro Intermodale Merci di Novara (C.I.M S.p.A) con vincoli e prescrizioni particolari. Il Comitato per Pernate ha preso visione anche del dibattito intercorso nella riunione della Prima Commissione Consiliare Permanente del Comune di Novara, tenutasi lo scorso 31 ottobre, in cui l’argomento è stato discusso e commentato. Ci sorprende in prima battuta che il Sindaco della città di Novara contraddica se stesso, prospettando un insediamento in un’area nella quale il DUP (Documento Unico di Pianificazione), approvato dalla sua stessa Giunta per il triennio 2021-2023, riteneva necessario minimizzare l’espansione a favore di una co-pianificazione verso il territorio del Comune di Galliate. Anche il modus operandi prospettato riflette una scarsa trasparenza e una mancanza totale di condivisione del progetto con i residenti e con le realtà imprenditoriali che “esercitano” sul territorio. Il progetto non è stato discusso né presentato alla popolazione e sembra che nemmeno il nome del soggetto possa essere fatto alla luce del sole. Quello che il Comitato per Pernate teme è un percorso attuativo che ricalchi quello dell’insediamento logistico di Trecate. Uno sviluppo edilizio che ha visto una progettazione partita in sordina senza una concertazione con la cittadinanza e terminata successivamente senza aver adempiuto alle necessarie verifiche di impatto ambientali (V.A.S), di norma preliminari alla realizzazione del manufatto. Il Comitato per Pernate pertanto chiede all’ amministrazione cittadina di essere più Istituzione e meno azionista, facendosi carico di garantire la tutela, la coerenza e il rispetto di tutte le norme e di tutte le procedure vigenti prima di lanciarsi in ardite campagne di marketing del territorio. A tal proposito vale la pena ricordare come molti dei vulnus sottolineati dallo stesso Sindaco nell’ articolo di giornale non siano ad oggi sanati, come ad esempio il ponte ferroviario di nuova realizzazione, non corrispondente al progetto. Avviare un nuovo sviluppo logistico per affidare al player internazionale l’onere della sistemazione dell’incompiuto pregresso, è a nostro avviso pericoloso e irrispettoso delle istituzioni preposte a tali scopi. Anche prospettare soluzioni semplicistiche come zone di laminazione e difese spondali del torrente Terdoppio (sarebbe più corretto definirle casse di espansione e non zone di laminazione), senza averle condivise con gli enti preposti e senza aver predisposto le opportune compensazioni a chi dovrà subire gli eventuali effetti delle inondazioni, riflette un approccio grossolano e superficiale a un problema quanto mai sentito oggi giorno, qual’ è il dissesto idrogeologico. Quello che il Comitato per Pernate ancora una volta chiede, è che si fermi questo scellerato consumo di suolo! Se si dovessero realizzare tutte le opere prospettate nell’articolo e citate durante l’incontro consiliare, verrebbero sottratti al suolo agricolo ben più di 1 milione di metri quadrati in meno di 5 anni, un vero e proprio record. L’amministrazione dovrebbe riconsiderare, coerentemente con il DUP da essa stessa approvato, questa ipotesi di consumo abnorme di risorse naturali e tutelare non tanto un imprenditore ignoto e distante, quanto il tessuto produttivo fortemente radicato sul territorio con una filiera robusta che fa dell’agricoltura novarese un’eccellenza e uno strumento fondamentale nella lotta al degrado, all’inquinamento e al dissesto idrogeologico".

La lettera aperta per il Comitato per Pernate è stata firmata da: Claudio Ferro, Carlo Ferro, Angelo Sesana, Paolo Manenti, Oscar Bernardinello, Renzo Pizzo e Massimo Zappa.