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In carcere il capo ultras granata per gli scontri in Novara-Torino

Novara - Il capo della tifoseria ultras del Torino è stato arrestato nella serata di ieri dalla DIGOS, in collaborazione con l’omologo ufficio di Torino, in relazione a quanto avvenuto prima dell’inizio della partita “Novara – Torino”, disputatasi allo stadio “Piola” il 14 febbraio. In occasione dell’incontro, infatti, circa 70 ultras sprovvisti di biglietto, forzando il blocco delle Forze dell’Ordine, erano riusciti a penetrare all’interno dello stadio. R. M., pluripregiudicato di anni 39, è stato condotto in carcere in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Novara su richiesta della Procura. L’A.G., infatti, ha ritenuto che dall’attività investigativa svolta dalla DIGOS emergono gravi indizi fondanti le ipotesi di reato ipotizzate a carico del capo ultras, il quale, travisato, si era posto alla testa del gruppo di tifosi granata che avevano sfondato la zona d’accesso al settore ospiti, introducendosi all’interno dello stadio senza averne titolo, a tal fine usando violenza e minaccia nei confronti degli steward. Inoltre, in concorso con altre persone, dopo lo sfondamento dell’ingresso della struttura sportiva e presidiando l’ingresso dello stadio, aveva invitato altri ultras che ancora non erano riusciti ad entrare, ad accedere allo stadio attraverso il varco così creato e “vigilato”, incitandoli a sfasciare tutto. Infine, mentre incitava alcuni tifosi ultras ad entrare, aveva usato violenza per opporsi ad un Funzionario di Polizia in servizio di ordine pubblico, il quale cercava di fermare alcuni tifosi intenti ad entrare nella struttura, cagionandogli lievi ferite. Inoltre, sono stati sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria altri due tifosi del Torino, G.D di 36 anni, e A.A. di 37 anni, pluripregiudicati, che avevano preso parte attiva allo sfondamento della zona di accesso al settore ospiti, il primo anche brandendo una stampella, introducendosi all’interno dello stadio senza averne titolo e a tal fine usando violenza e minaccia nei confronti degli steward. I tre soggetti già in passato si erano resi responsabili di gravi atti di violenza in occasione dello svolgimento di manifestazioni sportive. Sottoposti a perquisizioni, a carico dei tre ultras sono stati sequestrati un manganello telescopico e gli abiti indossati nel corso degli assalti, come risultavano anche dalle riprese effettuate dalla Polizia Scientifica e dall’impianto di sorveglianza dello stadio. Le misure cautelari nei confronti delle persone sopra citate fanno seguito all’arresto in flagranza differita di un tifoso granata e alla denuncia in stato di libertà di altri 12 sostenitori del Torino operati dalle DIGOS di Novara e Torino a pochi giorni dallo svolgimento dell’incontro di calcio in argomento. A carico di tutti i soggetti coinvolti (segnalati all’Autorità Giudiziaria a vario titolo per concorso in istigazione a delinquere, violenza a pubblico ufficiale, lesioni a pubblico ufficiale, uso di oggetti atti ad offendere e scavalcamento in occasione di manifestazioni sportive, violenza nei confronti degli addetti ai controlli dei luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive, danneggiamento, travisamento in luogo pubblico) sono stati emessi dal Questore di Novara provvedimenti di divieto di accesso agli impianti sportivi per una durata dai 3 ai 5 anni, con contestuale obbligo di firma presso gli uffici di Polizia durante lo svolgimento degli incontri di calcio.