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Cessazione appalto Villaggio Emmaus presso Campo Tav

Novara - "Abbiamo ricevuto il 19 dicembre - si legge in una nota stampa della Cgil Novara da parte del segretario Attilio Fasulo (nella foto) - dalla Cooperativa Sociale Emmaus, la comunicazione di cessazione dell’appalto in oggetto al 31 Dicembre 2018, con il relativo elenco del personale coinvolto nella procedura. Ci risulta però, sempre che non sia cambiato qualcosa negli ultimi giorni, che l’obiettivo di dare altra collocazione a tutte le persone che ancora abitano al Villaggio Emmaus entro il 31 Dicembre, non sia stato ancora raggiunto e che quindi il villaggio sarà ancora occupato e bisognoso di interventi come quelli richiesti alla cooperativa. Sono 11 i lavoratori coinvolti nella procedura di cessazione appalto, anticamera del licenziamento o di forte riduzione oraria se non vi fosse reimpiego, molte di esse facenti parte della categoria degli svantaggiati, le quali hanno un percorso di reinserimento ed eventuale superamento dello svantaggio sociale grazie all’occupazione lavorativa. Si aprirebbe un dramma sociale ed occupazionale che si va ad aggiungere alla già complicata e travagliata situazione personale di molti lavoratori, che non farebbe altro che amplificare il disagio di questi cittadini. Ci domandiamo come mai non si sia pensata ad una soluzione che garantisse la continuità della gestione del servizio fino alla completa risoluzione dello svuotamento del Villaggio Emmaus, e la conseguente occupazione dei lavoratori che si stanno occupando della manutenzione degli stabili e della guardiania degli accessi. In tal senso chiediamo alla amministrazione comunale se la scelta di chiudere il villaggio Emmaus è confermata al 31 Dicembre,seppur ancora con la presenza di famiglie ivi residenti, e se, in assenza di proroga dell’appalto alla cooperativa, come la vostra amministrazione intende gestire il Villaggio Emmaus. Alla cooperativa, in attesa di una risposta precisa dell’amministrazione sul futuro dell’appalto e quindi delle relative conseguenze al personale, chiediamo la disponibilità di attivare tutti gli ammortizzatori sociali possibili al fine di attutire l’impatto della possibile perdita di ore di lavoro e per evitare la perdita del posto di lavoro. Rimaniamo inoltre disponibili ad un confronto anche urgente ed entro la fine dell’anno su possibili soluzioni positive dalla problematica in atto".