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Dopo Dire, Fare, Donare… ecco Lettera e Testamento

Fondazione Comunità Novarese Onlus lancia la campagna sui lasciti

Novara - Dopo “Dire, Fare, Donare”, il ciclo di incontri sul Terzo Settore promosso da Fondazione Comunità Novarese Onlus indirizzato alle organizzazioni del Non Profit e terminato alla fine di ottobre, come recita l’antica filastrocca che si recitava nei cortili, ecco “Lettera e Testamento”. Fare testamento è il gesto di consapevolezza e concretezza di chi vuole essere protagonista non solo del presente, ma anche nel futuro. Seppur il testamento, spesso, sia associato a momenti cupi dell’esistenza e a termini e concetti negativi, il testamento può essere anche inteso nella sua concezione positiva di atto di responsabilità e generosità. Verso i propri cari, ma anche verso le generazioni future. Il testamento, infatti, è l’unico atto che consente di disporre dei propri beni dopo la morte. In mancanza di testamento, il proprio patrimonio viene distribuito, secondo legge, tra i parenti più prossimi oppure, in assenza di questi ultimi, attribuito allo Stato. Un lascito testamentario è un atto con cui si concretizzano le proprie volontà, destinando una parte dei propri beni a favore di finalità e opere sociali e solidali. Con un lascito nel testamento si può, quindi, salvaguardare, contemporaneamente, gli interessi dei famigliari e destinare con precisione e garanzia una parte dei beni a enti o a organizzazioni non profit, tra cui anche la Fondazione di Comunità del proprio territorio. Un lascito testamentario a favore della Fondazione è un gesto speciale poiché significa contribuire in maniera perenne alla crescita della propria Comunità. Fare testamento non è un atto costoso né tanto meno difficile. Inoltre, il testamento si può sempre e in qualsiasi momento modificare, integrare o addirittura revocare o distruggere.

Le possibilità sono due: il Testamento Pubblico o il Testamento Olografo.

- Il Testamento Pubblico è redatto dal notaio in presenza del testatore e di due testimoni che non possono essere parenti e non devono avere alcun interesse all’atto.

- Il Testamento Olografo è redatto a mano direttamente dal testatore con scrittura leggibile. Al termine, lo scritto deve riportare data e firma del testatore. La data deve contenere indicazione di giorno, mese e anno.

Fare un lascito nel testamento alla Fondazione di Comunità del proprio territorio non significa destinare necessariamente tutto il tuo patrimonio a favore di un progetto di solidarietà o di finalità sociale. Si può contribuire anche con un piccolo lascito che la Fondazione s’impegnerà a trasformare in aiuto concreto seguendo le volontà del donatore.

E’ possibile lasciare:

- una somma di denaro;

- un oggetto prezioso (bene mobile);

- un appartamento (bene immobile);

- tutto il patrimonio.

Rimanendo certa la tutela che la legge riconosce ai diritti del coniuge, dei figli o dei loro discendenti, mettere nero su bianco il modo in cui s’intende disporre del proprio patrimonio permette di stabilire quanto e cosa lasciare alle persone, alla comunità, alle cause che si sostengono, alle idee che si condividono. Per il donatore, il testamento è un atto semplice e sicuro che consente di vedere rispettate nel tempo le proprie volontà e di decidere (sempre rispettando i termini di legge) come e a chi destinare i propri averi. Solo grazie alla Fondazione di Comunità è possibile, poi, creare un Fondo patrimoniale per realizzare i progetti e le volontà indicate nell’atto testamentario, con la garanzia di massima trasparenza e continuità nel tempo. Con la partecipazione o la creazione di un fondo a proprio nome il senso di appartenenza alla comunità diventa un gesto tangibile che sarà per sempre riconosciuto e ricambiato. I Fondi sono il modo più efficace per lasciare un ricordo perenne di sé, dare concretezza e continuità alla propria attività filantropica e avere la tranquillità di sapere che la propria volontà sarà rispettata e garantita per sempre.

L’Istituto Italiano del Dono, insieme a Fondazione Cariplo, all’interno delle iniziative del #DonoDay, ha lanciato una Campagna incentrata sui lasciti testamentari a cui Fondazione Comunità Novarese Onlus ha scelto di aderire. Nell’arco dei prossimi 15 anni, come illustra il Quaderno dell’Osservatorio intitolato “Il mercato dei lasciti testamentari” un quinto della ricchezza del Paese, è destinata ad essere trasferita “mortis causa” ossia lasciata in eredità. All’interno di questo flusso, si ipotizza che il valore economico potenziale dei lasciti al terzo settore possa oscillare fra i 100 e i 130 miliardi di euro; una cifra davvero considerevole che potrebbe rovesciare, in positivo, l’andamento, lo sviluppo e la strutturazione dell’universo no profit italiano.

Per richiamare l’attenzione sulle grandi opportunità di cui si potrebbe beneficiare nel caso di trasferimento di questa disponibilità al non profit, la Fondazione Comunità Novarese sceglie di attivare una serie di azioni di promozione. 

“Uno studio di Fondazione Cariplo – commenta il Presidente della Fondazione Comunità Novarese Onlus Cesare Ponti - stima che, da qui al 2030, la propensione degli italiani verso il lascito solidale continuerà a salire: circa 420.000 famiglie italiane utilizzeranno il testamento solidale per lasciare in beneficenza parte del proprio patrimonio, nel rispetto dei diritti dei propri eredi. Il testamento solidale raccoglie in sé le caratteristiche fondanti della filantropia moderna che spinge a prendersi cura dell’altro con conoscenze e professionalità specifiche, consentendo anche a chi non possiede grandi patrimoni di contribuire al benessere della comunità. Grazie al testamento solidale, infatti, anche una piccola somma può fare la differenza. Inserire un lascito nelle ultime volontà significa affidare i propri averi nelle mani di organizzazioni solide (come può essere una Fondazione di Comunità) che operano in Rete per realizzare progetti concreti. In questi anni la resistenza psicologica alla parola “testamento” è, fortunatamente, diminuita ed è stata sostituita dal desiderio di lasciare un segno tangibile dei propri valori, al futuro”.

Oltre alla distribuzione di materiali informativi cartacei, costruiti “ad hoc” insieme a Fondazione Cariplo e alle altre Fondazioni di Comunità dedicati al tema, la Fondazione Comunità Novarese Onlus ha scelto di realizzare un video animato, dal titolo “A misura d’uomo” che affronta l’argomento dei lasciti in modo efficace e delicato.

Il video che narra la storia di Papà Carlo, del figlio Giulio e della loro comunità di appartenenza ha le illustrazioni dell’artista novarese Valeria Belloro. Il video si può visualizzare sul sito www.fondazionenovarese.it; sui canali social e sul canale Youtube della Fondazione.

La proiezione del video aprirà anche la giornata di approfondimento, fissata per venerdì 30 novembre (ore 14.30 - Sala degli Specchi Ain Novara in corso Felice Cavallotti, 25) e intitolata “Lascito solidale: il futuro del verbo DONARE – Un gesto d’amore e solidarietà”. Un incontro realizzato dalla Fondazione Comunità Novarese Onlus in collaborazione con il Consiglio Notarile di Novara, Vercelli e Casale Monferrato, l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Novara e l’Ordine degli Avvocati di Novara. Al saluto del Presidente FCN Cesare Ponti, seguiranno gli interventi di quattro professionisti. Il primo sarà Stefano Malfatti, Direttore Comunicazione e Raccolta Fondi Istituto Serafico di Assisi. Malfatti fornirà dati economici e statistici relativi al tema dei lasciti testamentari, in modo da evidenziare come questo strumento, connotato da un grande potenziale in Italia, non sia ancora diffuso e soprattutto conosciuto nei suoi aspetti specifici. Approfondirà la Cultura dei Lasciti, per suggerire metodi adeguati così che lo strumento non sia visto con scaramanzia ma utilizzato per disporre dei propri patrimoni e per esplicitare le proprie volontà mentre siamo in vita e tratteggerà i profili dei possibili donatori così da avviare una riflessione utile sul tema.

A lui seguirà Emanuele Caroselli, notaio e Consigliere FCN fin dalla sua costituzione. Il notaio si soffermerà sull’analisi delle norme statutarie e del funzionamento dell’ente Fondazione dal fondamento normativo alla sua operatività, approfondendo il ruolo del Notaio all’interno della Fondazione Comunitaria e nella diffusione del tema dei lasciti solidali. Roberto Santagostino, commercialista e Consigliere FCN fin dalla sua costituzione, affronterà il tema della “Pianificazione successoria e ruolo del commercialista” illustrando le necessità della pianificazione successoria familiare e aziendale, il ruolo del commercialista quale professionista di fiducia, quello dell’esecutore testamentario e i risvolti fiscali.

A chiudere, l’avvocato Andrea Zanetta che mostrerà i “possibili vizi” delle volontà testamentarie spiegando come prevenire le azioni giudiziarie da parte di eredi, quali possono essere i motivi dell’impugnazione e i meccanismi di lesione della legittima. L’incontro è aperto alla cittadinanza (previa iscrizione chiamando la Fondazione allo 0321 611781 oppure inviando una mail a info@fondazionenovarese.it) e ai professionisti dei tre ordini professionali coinvolti che, a seguito della partecipazione (iscrizione attraverso le rispettive piattaforme professionali), riceveranno i crediti formativi ECM. L’ingresso è per tutti libero e gratuito.