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DUE ORDINANZE PER REGOLAMENTARE IL PARCHEGGIO DELLE BICI IN CITTA’

Novara - Il parcheggio delle bici di piazza Garibaldi e la zona circostante la stazione ferroviaria saranno oggetto nei prossimi giorni di un intervento messo in atto a seguito di due ordinanze a firma del Direttore generale Roberto Moriondo. "L’iniziativa - spiegano il sindaco Alessandro Canelli e l’assessore Mario Paganini – si svolgerà grazie alla collaborazione della partecipata Assa. In primo luogo – e il provvedimento sarà permanentemente mantenuto -  tutte le biciclette abbandonate e inutilizzabili saranno rimosse e conferite in discarica, mentre quelle posteggiate esternamente alle rastrelliere, negli spazi  verdi circostanti la stazione o irregolarmente legate con la catena ai lampioni, ai pali della segnaletica, ai monumenti o che possono ostruire il transito in quanto vicini agli attraversamenti pedonali, ai passi carrai o alle piste ciclabili saranno rimosse e custodite gratuitamente presso un deposito comunale: saranno restituite, entro un lasso massimo di tempo di trenta giorni, a quanti saranno in grado di dimostrarne la proprietà previo pagamento di una sanzione da 25 a 500 euro. Il secondo intervento prevede invece, per la giornata del 1° agosto, la pulizia straordinaria di piazza Garibaldi, viale Manzoni e vie limitrofe dove si trovano, appunto, le pensiline per le biciclette che, se non verranno spostate entro le 7  dello stesso giorno, saranno rimosse e, anche in questo caso, tenute a disposizione per trenta giorni per la restituzione oppure, se inutilizzabili, saranno conferite in discarica".

Il sindaco e l’assessore hanno rimarcato che "il provvedimento ha diverse finalità: innanzitutto il decoro urbano in una zona, oggetto tra l’altro di recenti operazioni di controllo del territorio, rispetto alla quale i cittadini ci hanno più volte segnalato numerose criticità non solo sul piano dell’ordine pubblico, ma anche della pulizia della zona. A questo aspetto, poi, si aggiungono anche la necessità di garantire sicurezza nella zona e un chiaro invito al rispetto delle regole che, nonostante i solleciti, non c’è mai stato e che ha quindi determinato un doveroso intervento da parte nostra".