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FIAMME GIALLE SEQUESTRANO AUTOFFICINA ABUSIVA

Novara - I Finanzieri del Nucleo Mobile della Compagnia di Novara hanno individuato il titolare di una autofficina ubicata in Novara risultato privo di qualsiasi licenza o autorizzazione, sprovvisto persino di posizione IVA in quanto aveva “dimenticato” di dichiarare la propria attività alla Camera di Commercio ed alla Provincia. Chi vi lavorava, peraltro, era ovviamente sconosciuto anche al Fisco.

Si tratta di H.A., 48enne  residente in Novara, ma di origini magrebine, al quale le Fiamme Gialle hanno contestato l’esercizio abusivo dell’attività e la omessa istituzione del registro di carico e scarico dei rifiuti pericolosi prodotti (olii esausti, minuterie metalliche, parti di motore, ecc.), sequestrando all’improvvisato titolare sia l’attrezzatura sia il fornitissimo magazzino. Per l’uomo si profila ora la contestazione di sanzioni amministrative sino ad oltre 20.000 euro. Eppure dall’esterno tutto lasciava intendere di trovarsi di fronte ad un’autofficina in piena regola: strumentazione, attrezzi, veicoli in riparazione. Tutti, inoltre, indossavano la classica tuta da lavoro degli autoriparatori. Non solo: nel corso del periodo estivo, all’ingresso del cortile di accesso all’autofficina le Fiamme Gialle avevano persino notato un cartello con la consueta dicitura “Chiuso per Ferie”! Ma agli occhi attenti dei militari, costantemente impegnati nel controllo economico del territorio, quel viavai di autovetture in una zona ove, in teoria, non avrebbe dovuto esser presente alcuna attività di autoriparazione non poteva che risultare dapprima insolito, quindi sospetto. Le Banche Dati in uso la Corpo, infatti, parlavano chiaro: in quell’area non vi era alcuna traccia ufficiale di attività di quel settore merceologico. Inevitabile, quindi, l’intervento dei Finanzieri ed il sequestro dell’attività. Non solo: per aver creato un deposito incontrollato di rifiuti, l’autoriparatore “fai-da-te” è stato deferito all’Autorità Giudiziaria in relazione alla fattispecie criminosa contravvenzionale di “gestione illecita di rifiuti pericolosi”, la cui pena edittale prevede sino a due anni di arresto ed un’ammenda fino a 26.000 euro. Nei confronti dei clienti sarà invece comminata una sanzione amministrativa dai 51 ai 258 euro.

“L’aspetto peculiare di questo servizio - commenta il Comandante provinciale delle Fiamme Gialle novaresi, Col. t.SFP Angelo Russo - è l’aver individuato, tra le vetture in riparazione, anche veicoli di fascia medio-alta: non ci si può non chiedere se i proprietari fossero a conoscenza o meno della situazione di totale abusivismo dell’attività, con conseguente impossibilità, da parte del riparatore, di fornire qualsivoglia garanzia sugli interventi di manutenzione effettuati. Inoltre occorre riflettere sul fatto che gli altri riparatori della zona, rispettosi delle regole economiche e fiscali, hanno indubbiamente patito una concorrenza sleale da parte del meccanico abusivo, il quale ha indebitamente richiamato a sé clientela proprio grazie alla possibilità di praticare prezzi più vantaggiosi in ragione della sistematica violazione delle norme del settore”. (immagine di repertorio)