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GIORNATA MONDIALE PER LA LOTTA ALL’AIDS

UN EVENTO PER INFORMARE E FARE PREVENZIONE TRA I GIOVANI E OPEN DAY AL 'MAGGIORE'

Novara "Anche quest’anno riproponiamo un evento di sensibilizzazione perchè è importante che i giovani siano informati e possano avere gli strumenti necessari sia per valutare la gravità di un problema, sia per mettere in atto comportamenti responsabili rispetto alle situazioni di trasmissione delle malattie sessualmente trasmissibili che, evidentemente, risultano essere ancora ampiamente diffuse".  Lassessore alle Politiche giovanili Franco Caressa e lassessore allIstruzione ed Educazione Valentina Graziosi presentano levento organizzato in concomitanza della Giornata mondiale per la lotta allAids che si terrà alle 10 del 3 dicembre nellaula magna dell'Università degli studi del Piemonte Orientale (via Perrone, 18). L’organizzazione è a cura dell’ufficio Informagiovani del Comune insieme con la Scuola del Teatro musicale e Radio Onda e gode del patrocinio del Ministero all’Istruzione, Università e ricerca, dell’Upo e della Provincia di Novara.

"L’iniziativa – aggiungono gli assessori - è rivolta agli studenti delle Scuole secondarie di secondo grado, ai docenti e agli studenti universitari e mette al primo posto l’importanza della prevenzione e la consapevolezza di come determinate patologie possano essere evitate. L’Aids è una di queste. I dati che ci vengono presentati dai medici dei centri di cura sono piuttosto preoccupanti: il panorama, rispetto agli anni Ottanta, quando il virus aveva cominciato a diffondersi in maniera che sembrava inarrestabile, è completamente cambiato, così com’è cambiata, per una serie di motivi, la tipologia dei pazienti. E’ pertanto nostro dovere contribuire a creare una nuova cultura quotidiana rispetto a questa e ad altre malattie che, evidentemente, trovano ancora diffusione perché il livello di attenzione e di conoscenza e la costante necessità di fare prevenzione sembrano essere venuti meno".

Gli interventi saranno come sempre caratterizzati "da relatori qualificati che appartengono alle realtà sanitarie locali e che esporranno dati di tipo scientifico, ma anche da testimonianze e punti di vista – rimarcano a conclusione gli assessori - che possano contribuire a restituire l’aspetto umano e psicologico dei problemi che i malati devono affrontare e che possano così fornire ulteriori argomenti per il dibattito finale".  Nel corso dell’incontro è previsto un breve intervento della Scuola del Teatro Musicale di Novara per rappresentazione a tema.

Sempre in tema della Giornata per la lotta all'Aids, la Struttura complessa  Malattie Infettive organizza nelle giornate dell’1 e 2 dicembre 2018, un Open Day durante il quale sarà possibile sottoporsi al test HIV.  Il test, completamente gratuito, potrà essere effettuato in forma assolutamente anonima presso il reparto di Malattie Infettive dell’ospedale “Maggiore della Carità”, sede di Novara, al primo piano del padiglione F, nelle giornate di sabato 1 dicembre e domenica 2 dicembre dalle ore 9 alle 18. Non è necessaria né la prenotazione, né l’impegnativa del medico curante. Ogni anno, circa 250 piemontesi scoprono di aver contratto l’HIV. Questa infezione è tra le prime dieci patologie infettive segnalate nella nostra regione, la terza tra i giovani uomini dai 25 ai 34 anni di età. Il numero di persone con infezione da HIV cresce costantemente e la prevalenza, pari a circa 2 casi ogni mille abitanti all’inizio del 2016, è raddoppiata rispetto ai primi anni del Duemila. Vi sono in aggiunta circa un migliaio di persone che hanno contratto l’infezione da HIV, ma non sono a conoscenza del loro stato di sieropositività perchè non si sono mai sottoposti al test. 

Novara è inoltre la provincia piemontese con la più alta incidenza di nuove diagnosi di infezione da HIV (8,7 casi/100.000 abitanti). Uno dei dati più preoccupanti è l’elevata frequenza di persone che arrivano tardi alla diagnosi, quando il loro sistema immunitario è già compromesso o quando si è già sviluppata la malattia, cioè l’AIDS. Più precocemente il virus viene individuato, più efficaci saranno le cure, che oggi permettono di controllare con successo l’infezione, garantendo a chi ne è colpito una vita normale e arrestando la diffusione del virus.