Share |

Il decalogo di Legambiente contro l'inquinamento

Novara - "L'Italia - afferma la presidente di Legambiente Novara, Marzia Demarchi - è stata sanzionata per superamenti dei valori limite di pm10 e per il biossido di azoto. Non sì può continuare ad affidare alla pioggia ed al vento la soluzione di un problema che è causa di malattie e morti e che ha alti costi sanitari (l'Agenzia internazionale di ricerca sul cancro ha inserito l'esposizione all'inquinamento dell'aria come cancerogeno), non si può parlare di emergenza per un problema che si conosce e che puntualmente si presenta e ripresenta. È utile ma inadeguato dare consigli sul limitare il riscaldamento (non applicando neppure la misura agli edifici pubblici) e dare blandi consigli sul limitare l'uso dell'auto. È certamente utile ma non risolutivo prendere provvedimenti  solo quando non se ne può fare a meno. Per fare un passo avanti rispetto alle politiche emergenziali o alle iniziative spot messe in atto nelle diverse città e necessario un intervento strutturale, di lunga programmazione, i cui tempi di messa in opera superano quelli di un mandato elettorale di un sindaco, un piano regionale che sappia coordinare le  varie iniziative territoriali. Nonostante negli ultimi 10 anni ci sia stato un lieve miglioramento anche a Novara c 'è un livello di inquinamento assolutamente preoccupante. A gennaio la centralina di viale Roma attesta che in un mese ci si è giocato un quarto del bonus annuale di sforamento del pm10  per non citare le polveri pm2,5 e il biossido di azoto. Anche se a livello nazionale mancano pianificazioni coraggiose e stringenti di fronte a questo ritardo, consapevoli che le azioni locali, seppure importanti, non possono essere risolutive ed esaustive sollecitiamo anche il nostro comune a farsi promotore di un lavoro di confronto e coordinazione con gli altri comuni del Bacino Padano. Oltre ad una campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini sulle buone abitudini da mettere in atto, (e l'imposizione della chiusura delle porte dei negozi contribuirebbe oltre a dare oltre a un immediato beneficio, ad aumentare la consapevolezza dei cittadini) è indispensabile attuare un progetto che agisca su due piani, uno di emergenza ma condiviso tra tutti i comuni (l'aria non ne rispetta i confini) e l'altro proiettato in avanti di  coordinamento  con il settore dei trasporti, delle infrastrutture, dell'urbanistica e delle politiche industriali. Legambiente ha predisposto un decalogo in 10 mosse: 1) ridisegnare strade, piazze e spazi pubblici per favorire spostamenti sicuri a piedi ed in bicicletta; 2) aumentare il verde urbano; 3) mobilità verso ‘emissioni zero’; 4) priorità alla mobilità pubblica; 5) fuori i diesel ed i veicoli più inquinanti dalle città; 6) vincolare i ricavi ottenuti dal pedaggio delle soste all'efficientamento del trasporto pubblico; 7) riqualificazione degli edifici pubblici e privati per ridurre i consumi energetici e le emissioni inquinanti; 8) riscaldarsi senza inquinare (no combustibili fossili, si contabilizzatori); 9) rafforzare i controlli su emissioni auto, caldaie, edifici; 10) intervenire anche su altre fonti di inquinamento (emissioni industrie e altre attività).