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Inaugurazione del santuario della Madonna del Bosco completo

Novara - Il santuario della Madonna del Bosco di Novara è completato in tutte le sue strutture: ne è avvenuta l’inaugurazione, dedicazione e benedizione questa domenica pomeriggio da parte del cardinale Renato Corti, presenti il sindaco Alessandro Canelli e il presidente di Assa, Giuseppe Antonio Policaro. Le opere sono il centro sportivo ricreativo, con relativo piazzale, dedicato alla figura del sacerdote milanese ed educatore mons. Luigi Giussani, e il percorso della Via Crucis tra gli alberi lungo le sponde dell’Agogna, in parte su un’area recuperata ambientalmente, inaugurato nel nome di don Giacomo De Giuli, primo parroco della Madonna Pellegrina, la parrocchia a cui il santuario appartiene.

Il pomeriggio si è aperto con la Messa, svoltasi nella nuova struttura gremita di fedeli, presieduta dal card. Corti, accolto al suo arrivo da un applauso e da molti saluti affettuosi. A concelebrare numerosi sacerdoti tra cui il parroco don Franco Belloni, il vicario episcopale per il clero, don Gianluigi Cerutti e il moderatore dell’Unità pastorale missionaria Novara Ovest, padre Marco Canali.

«Incontrando don Franco gli ho detto che è molto bello che vi dedichiate a tante iniziative belle» ha affermato il cardinale Corti all’omelia, in riferimento alle opere del santuario di cui aveva già inaugurato, da vescovo di Novara, la ristrutturazione della chiesa nel 2002 e la piazza San Giovanni Paolo II nel 2009. Quindi ha aggiunto: «Ma al centro di tutta la vita personale del cristiano e comunitaria stia il Signore Dio. C’è il rischio di fare tante cose e poi Dio sia messo dietro le quinte. Vorrei suggerire che ogni giornata sia affrontata in compagnia di Dio, tenendolo come punto di riferimento». Infine, a commento della pagina evangelica, Corti ha invitato «a considerare che le nostre relazioni interpersonali non manchino, con i modi giusti e con il desiderio della crescita e della maturazione dell’altro, anche di parole di correzione verso i fratelli, per essere gli uni aiuto per gli altri. So che è difficile ed oggi controcorrente. Ma è un compito di responsabilità che tocca in particolare gli educatori. Però – ha concluso – anche noi dobbiamo essere disponibili ad accogliere i richiami destinati a rendere più giusta la nostra condotta».

Al termine della celebrazione eucaristica si è provveduto alla dedicazione e alla benedizione delle due opere. In particolare è stata rievocata la figura di don De Giuli, conosciutissimo per la affabilità e disponibilità verso la gente nei cinquat’anni trascorsi da parroco della Pellegrina.

«Anche io mi unisco a questo giusto ricordo – è intervenuto il sindaco Canelli – essendo stato un parrocchiano e avendo conosciuto bene don Giacomo. Era davvero una persona con grande attenzione verso tutti, di tutti ricordava nomi e abitazione. Sono lieto e condivido che lo si ricordi con questa struttura. E mi complimento con don Franco che ha fortemente voluto tutta questa trasformazione dell’area ed esprimo la mia gioia perché è riuscito ad arrivare all’obiettivo di opere che la riqualificano».

È intervenuto anche il presidente dell’Assa, in quanto l’azienda cittadina per l’igiene ambientale e la raccolta rifiuti, ha collaborato al risanamento di parte dell’area della nuova Via Crucis, fino a pochi anni fa discarica abusiva ed oggi area verde e piantumata. «Con orgoglio mi unisco ai complimenti per questa realizzazione a cui abbiamo contribuito – ha detto Policaro – che da oggi dà più vivibilità a questa parte di città».

Al termine, passata l’ultima pioggia, il cardinale Corti, accompagnato dalla gente, dai sacerdoti e dalle autorità, ha visitato le due zone della Via Crucis, interessandosi delle formelle artistiche che segnano le 15 stazioni e dei lavori eseguiti. Ha così anche potuto incontrare i quattro ragazzi nigeriani, profughi accolti in una struttura in città, i quali hanno iniziato un percorso di catecumenato in parrocchia che li porterà al battesimo nella veglia di Pasqua 2018, e che hanno dato una mano nell’esecuzione di taluni lavori.