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Inseguimento per le strade di Novara: arrestati una 19enne novarese e un marocchino

TENTANO DI SCAPPARE AL CONTROLLO E VENGONO PRESI DA CARABINIERI E POLIZIA

Novara - Tentano di scappare al controllo di Polizia e Carabinieri e vengono arrestati al termine di un pericoloso inseguimento. Si tratta di A.H., 32enne di origine marocchina, irregolare ma residente a Novara, e M.C., novarese di 19 anni. Questa notte alle 5,30 i Carabinieri della Radiomobile notano una autovettura Mercedes di colore nero  procedere lentamente davanti alla Stazione Ferroviaria. All’interno vi erano due persone, i vetri scuri non consentivano di vedere chiaramente l’interno e i militari decidevano di controllarla. Fermavano il veicolo in viale Manzoni. Un Carabiniere scendeva, vedeva e riconosceva lo straniero intimandogli di scendere dal veicolo. L’uomo però non ascoltava, avviava la marcia e si faceva strada  speronando la gazzella dei Carabinieri. Iniziava l’inseguimento. Veniva dato l’allarme generale e le volanti della Polizia intervenivano in un baleno. A.H. scappava per le vie del centro, imboccando corso Cavallotti  e poi corso Cavour, proseguiva poi contromano per via Solaroli e poi per viale Buonarroti. La Centrale Operativa della Questura coordinava l’intervento sinergico disponendo l’impiego anche di una autovettura della Polizia Stradale, stringendo le vie di fuga del malvivente. Una volante della Polizia gli sbarrava la strada ma lui sfondava il blocco e proseguiva nella sua fuga. Danneggiava due autovetture parcheggiate che si trovavano sul suo percorso ai lati della strada. Il pericolo era altissimo, mitigato solamente dalla scarsa presenza di persone a quell’ora di domenica. Proseguiva contromano per Viale Roma e poi Corso XXIII Marzo. La gazzella dei Carabinieri affiancava la Mercedes e dal finestrino il militare apriva il fuoco contro le gomme dell’auto in fuga. Un colpo preciso e il pneumatico esplodeva. La macchina procedeva per poche centinaia di metri  e doveva fermarsi. A.H. scappava a piedi e abbandonava autovettura e la compagna. Insieme  Polizia e Carabinieri continuavano l’inseguimento a piedi  verso via Montenegro. Andavano direttamente a casa dove trovavano il fuggitivo che tentava di nascondersi sopra un armadio della camera da letto. In auto c’era una pistola armata a salve con numerose cartucce, effetti personali ed una valigia piena di cosmetici, probabilmente provento di qualche furto che lo straniero non voleva che fosse scoperto. Ora i due sono ristretti in Camera di Sicurezza della Caserma di Baluardo Lamarmora in attesa di convalida e giudizio direttissimo, che si tiene lunedì 8 agosto.