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L’ORDINE DI NOVARA A SOSTEGNO DELLA VERTENZA DEI MEDICI ITALIANI

«SIAMO UNA CATEGORIA ALLO STREMO»

Novara - «Anche l’Ordine di Novara dei medici chirurghi e sostiene e condivide le ragioni dello stato di agitazione indetto dall’intersindacale della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria. La politica deve rendersi conto che sono stati i medici, insieme a tutti gli operatori sanitari, a tenere insieme questo Servizio Sanitario Nazionale anche nei momenti di crisi, e che investire sui medici significa investire sulla salute dei pazienti, sulla sicurezza e sulla qualità delle cure»: così il presidente Federico D’Andrea interviene sulla vertenza aperta dai medici del Servizio Sanitario Nazionale che chiedono il rinnovo del contratto, fermo al 2010. Una vertenza che ha il pieno sostegno della Fnomceo, la Federazione nazione di tutti gli Ordini.

«La nostra è ormai una categoria allo stremo – aggiunge D’Andrea – I medici ospedalieri operano con estrema difficoltà, con risorse (di personale e strumentazione) sempre più ridotte, in un sistema che pone davanti a tutto il ritorno economico: se si va avanti così, è lo Sistema sanitario nazionale che rischia di crollare, anche perché molti preferiscono lasciare la sanitò pubblica e passare al privato. E nei prossimi anni mancheranno almeno 7 mila medici in tutta Italia. Per non parlare dei medici di famiglia, che si sono viti la loro professionalità bypassata dalle esigenze di natura burocratica, che ormai occupano gran parte del loro tempo»

«Senza contare – afferma il presidente dell’Ordine novarese – che le difficili condizioni di lavoro dei medici si riflettono poi sui pazienti. Il rinnovo del contratto di lavoro sarebbe un segnale che la politica ha capito in che direzione sta andando la sanità pubblica e ha deciso di intervenire. Ma nonostante la dichiarazione dello stato di agitazione, non si vede alcun segnale di questa volontà».