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La Polizia Locale di Novara risponde al sindaco Ballarè

Novara - Sul confronto a distanza nato in questi giorni tra il sindaco di Novara, con delega alla Polizia Municipale, e il corpo della Polizia Locale della città ecco la risposta di questi ultimi alle affermazioni del primo cittadino. Parole seguite alla lettera aperta dei vigili urbani di Novara sulla situazione in cui operano nel capoluogo.

"Egregio sig. Sindaco, molti di noi questa mattina vedendo la locandina de La Stampa si sono illusi, leggendo a caratteri cubitali il titolo: BALLARE' AI SUOI VIGILI: CONFRONTIAMOCI". Illusi, si, perchè andando all'articolo, abbiamo subito scoperto amaramente il tono che il giornalista ha voluto dare a questa storia: VIGILI SUL PIEDE DI GUERRA. Ed allora non possiamo che partire dalle parole che in questo articolo sono state a lei attribuite, proprio dall'ultimo dei punti toccati in questo articolo.

  • "Se una componente dell'amministrazione comunale non opta per comunicare al proprio interno ma usa la scorciatoia dei media, spero che sia in buona fede e non voglia la strumentalizzazione politica". Se strumentalizzazione c'è stata, sicuramente è quella del giornalista a cui avevamo richiesto di pubblicare per intero (stile: riceviamo e pubblichiamo) una lettera aperta a lei indirizzata, i cui toni e i cui contenuti erano (e sono)  ben diversi da quelli in realtà fatti apparire nei virgolettati dell'articolo pubblicato venerdì scorso, in cui lo scrivente non ha lesinato nel manipolare e tagliuzzare al fine probabilmente di ricavarne uno scoop, questo probabilmente si a fini squisitamente politici. E ci auguriamo che sia stato così anche per l'articolo di oggi, vista la semplificazione e la superficialità delle risposte che sarebbero a lei attribuite. Se abbiamo scelto la via della lettera aperta alla stampa (che per toni e contenuti non era affatto polemica ma propositiva) è perchè le richieste  - tutte tracciate via email o protocollate (l'ultima il giorno 8 luglio) - non hanno mai ricevuta alcuna risposta da parte sua.
  • "Le esigenze sottolineate dai delegati sindacali sono vecchie come il cucco....Grazie al nostro impegno abbiamo messo nella disponibilità del comando, per la prima volta dopo almeno un decennio, automezzi nuovi".  E' vero, sono arrivate da questa sua amministrazione delle nuove auto secondo la formula del noleggio a lungo termine, che ha accolto la nostra proposta di passare dalla gestione di un parco macchine di proprietà ad uno a noleggio a lungo termine che consenta di controllare e predefinirne con certezza i costi annuali. occorre aggiungere però almeno due cose fondamentali: la prima è che delle 7 autovetture arrivate a noleggio, solo 4 sono dotate di insegne e barra luminosa, mentre 3 sono bianche. Di queste ultime, una da quasi un anno è utilizzata esclusivamente da lei come auto di servizio, mentre un'altra è l'auto assegnata al Comandante. Solo la terza è disponibile per il Nucleo Degrado Urbano che svolge le sue attività in borghese.  Sarebbe bastato noleggiare un auto bianca in meno per riuscire ad ottenere, a parità di costi, una quinta auto con le insegne a disposizione delle pattuglie. Peraltro tale operazione è stata compiuta non tenendo in considerazione che erano in arrivo, dalle confische, tre auto civili. La seconda è che non sottolinea che ad oggi non vi è alcun beneficio in termini di risparmio all'uso di questi noleggi, in quanto con esso non è partito alcun piano di rinnovamento del parco auto, ma è rimasto invariato il numero di mezzi di proprietà (molti dei quali inutlizzabili) per i quali si continuano a pagare bolli, assicurazione e manutenzione. Negli ultimi mesi poi, i mezzi a noleggio a disposizione delle pattuglie della viabilità sono solo 3, in quanto il quarto è stato assegnato al reparto Rilievo Sinistri poichè i furgoni da loro prima utilizzati sono irreparabili.
  • "Utilizzo la linea telefonica e computer personali laddove le risorse pubbliche non arrivano. Anche gli agenti dovrebbero rendersi conto della situazione difficile". Facile risponderLe che ovviamente, anche noi facciamo uso del cellulare personale in determinate situazioni per le quali anche un sistema radio perfetto non sarebbe sufficiente. Rammentiamo anche che diversi nostri colleghi, ad esempio per le attività di Educazione Stradale, non solo usa del suo tempo libero per l'organizzazione e la preparazione della proposta formativa, ma altresì utilizza in aula i propri strumenti informatici (pc, proiettore, etc.). Così come in passato per studiare e formulare le proposte per il miglioramento del servizio. Ma ci permetta di dire che ben diversa è la situazione in cui si viene a trovare lei rispetto a quella di una pattuglia impegnata ad esempio nella gestione del traffico alternato per lavori in corso o per un incidente, dove può essere fondamentale l'uso della radio. La radio garantisce immediatezza e permette l'invio di una comunicazione contemporaneamente a tutte le pattuglie sul territorio. So che per l'opinione pubblica e per i suoi affezionati lettori di FB non succede mai nulla che ci possa interessare, ma lei può immaginare cosa possa significare in certe situazioni per una pattuglia non ricevere da parte della centrale Operativa una comunicazione importante ed urgente, diffusa a tutti. Così come fondamentale è la radio per richiedere ausilio di altre pattuglie in situazioni di difficoltà o, capita, pericolo. La invitiamo poi a non tralasciare l'aspetto economico della questione: la mancata comunicazione via radio con una pattuglia, significa costringere la C.O. a contattare i suoi componenti via telefono, con un aggravio sui costi delle comunicazioni telefoniche.
  • "Li sprono a mantenere l'ordine in città, a comminare le sanzioni e procedere senza indugi ai controlli amministrativi.... devono dimostrarmi che le lamentele che ho ricevuto dai cittadini non hanno ragione di esistere". Tutti abbiamo la possibilità ed il dovere di fare di più e di dare il meglio ed impegnarci al massimo per il nostro lavoro. Raccogliamo volentieri il suo invito, innanzitutto evidenziandole come la nostra lettera aperta altro scopo non aveva che quello di richiederle attenzione e mezzi affinchè tale lavoro possa essere svolto in maniera ottimale. Non vi è alcuna richiesta di benefici economici, di tutele o diritti. Vi è solo una richiesta di aiuto per lavorare meglio. Siamo certi che le sarà capitato di ricevere lamentele dei cittadini e quelle a cui si riferisce nell'intervista siano sostanziali e circoscritte, e che non si riferisca solo alle banalità che spesso appaiono sulla sua pagina Facebook, dove si richiedono ad esempio improbabili interventi in lucciola e sirena per un posto invalidi all'ipercoop, magari nella settimana di ferragosto con due sole pattuglie in servizio, ed alle quali il suo addetto stampa non riesce a rispondere niente di meglio che "Adesso mi informo al Comando"....

Non troviamo alcun cenno in merito alla formazione periodica ( a costo zero) ed all'abbigliamento, di cui parliamo nella nostra lettera. Ci auguriamo quindi quanto prima di poterci confrontare in un incontro aperto con Lei. Nell'attesa, la invitiamo, qualora non l'avesse ancora fatto, a leggere la nostra lettera per esteso, rifuggendo così dalle strumentali sintesi del giornale".