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La prevenzione passa attraverso la vaccinazione

Novara - La prevenzione del tumore del collo dell'utero passa attraverso la vaccinazione contro il papilloma virus (HPV). La Regione Piemonte ha avviato la campagna vaccinale contro l'HPV sei anni fa a tutela della salute delle future donne. Circa 75% delle persone entra in contatto con il virus HPV almeno una volta nella vita. La vaccinazione consiste in semplici iniezioni, a intervalli stabiliti che mettono al riparo le ragazzine dal virus ed è completamente gratuita per tutte le ragazze residenti nel territorio in età compresa tra gli undici e i quattordici anni di età. L'età vaccinale è legata al fatto che la copertura è più efficace se viene eseguita prima dell'inizio dell'attività sessuale perché induce una protezione maggiore prima di un eventuale contagio con il virus HPV. La risposta immunitaria in questa fascia di età, infatti, è maggiore e quindi il beneficio è massimo. 

Di recente, sono stati fatti studi più approfonditi sull'efficacia del vaccino nelle ragazze più giovani: è stato quindi stabilito che fino a quindici anni di età due dosi, a distanza però di sei mesi l'una dall'altra, sono sufficienti a garantire la protezione richiesta.
Il calendario vaccinale è stato, pertanto, modificato in maniera da garantire la massima efficacia con il numero di dosi necessarie, come di seguito illustrato.
Pertanto, le ragazze che saranno chiamate per la prima volta nel corso dell'anno riceveranno due dosi, a distanza di sei mesi; le ragazze che hanno già ricevuto una dose potranno ricevere anch'esse soltanto una seconda dose dopo sei mesi.
Le adolescenti che, invece, hanno già effettuato due dosi con il vecchio calendario, dovranno di necessità eseguire una terza dose per avere la stessa protezione.

Queste modifiche del calendario non comportano alcuna variazione nei possibili effetti indesiderati e sono legate, come già detto, esclusivamente a nuovi studi che hanno dimostrato una sufficiente efficacia protettiva con due dosi nelle adolescenti più giovani
In ogni caso, pure avendo a disposizione uno strumento potente per la prevenzione rappresentato dalla vaccinazione, questo non deve far dimenticare che esistono altri esami che, comunque, devono essere richiamati all'attenzione delle donne.
In particolare, si ritiene opportuno ricordare che dopo i 25 anni di età le donne devono sottoporsi al pap-test e agli altri test di screening del programma Prevenzione Serena per la diagnosi precoce di patologie che possono essere in questo modo efficacemente contrastate.