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La protesta del Sindacato Autonomo di Polizia

"Quanto guadagna un poliziotto?": manifestazione nazionale a Roma. Novara c'è!
Michele Frisia (Sap)

Novara - Riceviamo e pubblichiamo da Michele Frisia, segretario provinciale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap): "Quanto guadagna un poliziotto? È una di quelle domande che si sentono spesso, e la risposta, non quella quantitativa, ma quella di giudizio, cambia da persona a persona. Poco, troppo, abbastanza. Ognuno è libero di avere la propria opinione che resta, comunque, soltanto un'opinione. Ciò che il Sindacato Autonomo di Polizia vuole evidenziare è ben altro, e in particolare che in tutta Italia sta avvenendo un fenomeno inquietante: dagli uffici operativi (ad esempio l'Antirapina, la Volante, l'Antiterrorismo, per citarne solo alcuni) sempre più poliziotti chiedono di essere trasferiti alla Polizia Ferroviaria, al Reparto Mobile (quello che si schiera durante le manifestazioni e le partite di calcio) e ad altri settori dove, vent'anni fa, venivano inviati i ragazzi appena arruolati. I percorsi di carriera si stanno invertendo, il motivo è semplice, ma il fatto impone serie riflessioni. Infatti chi lavora in certi uffici, che dovrebbero essere l'elite della Polizia di Stato, riceve a fine mese 100, 150, anche 200 Euro in meno rispetto a chi invece può fruire di tutte quelle indennità (più di venti tipi diversi) che compongono lo stipendio di un poliziotto, secondo un sistema tanto stratificato quanto ingiusto. Il SAP chiese, dieci anni fa, un'indennità di rischio per quei poliziotti che mettono quotidianamente a repentaglio la propria incolumità ma anche la propria libertà e serenità. Dobbiamo ricordare infatti che sulle spalle di ogni singolo Agente ricade la responsabilità personale degli atti che redige e sottoscrive; lui e solo lui risponderà degli arresti, delle perquisizioni e dei sequestri che compie (nonostante la struttura gerarchica della Polizia di Stato) perché così prevede il Codice di Procedura Penale. Invece tale indennità di rischio non esiste, sostituita da un'incolore "indennità per i servizi esterni", che viene corrisposta a chiunque esca dalle mura di un ufficio, anche solo per consegnare la posta. Ad esempio in pochi sanno che perfino i NOCS, le famose forze speciali della Polizia di Stato che rischiano la vita per liberare ostaggi e compiere irruzioni, fino a pochi anni fa guadagnavano meno di chi trascorreva la giornata a redigere sanzioni amministrative. Il SAP ha una posizione ferma e sa che i poliziotti non svolgono tutti lo stesso lavoro; che l'ideologia sindacale del "tutti uguali" è ormai desueta; che chi rischia ogni giorno mentre interviene a bordo di una Volante, chi ogni giorno ha a che fare coi criminali veri, chi deve modificare le sue abitudini di vita per impedire che il lavoro lo raggiunga a casa, deve guadagnare di più. È una questione di fondamentale rispetto nei confronti di questi Agenti. Ma a questo punto dobbiamo andare più in là e chiederci un'altra cosa: perché tanti poliziotti, nonostante svolgano un lavoro complesso e gratificante, chiedono di cambiare ufficio per qualche Euro in più a fine mese? Evidentemente perché anche quei pochi soldi fanno comodo. E allora se lo stipendio dei poliziotti non deve farli arricchire, deve però, quantomeno, garantire uno stile di vita decoroso. Il tetto salariale ha già penalizzato i poliziotti per anni. In molti hanno dovuto rinunciare a un aumento che si erano giustamente guadagnati con anni di disciplina e lavoro. Tanti colleghi, nonostante la progressione di grado e il maggior carico di responsabilità, hanno dovuto rinunciare all’adeguamento dello stipendio, perdendo fino a 200 Euro al mese. Oltre a questo, da sei anni i contratti non sono rinnovati e oggi un Agente appena assunto perde ulteriori 200 Euro ogni mese; e per gli Assistenti, i Sovrintendenti, gli Ispettori e i Commissari la cifra aumenta via via. Sono migliaia gli Euro persi in questi anni dalle famiglie dei poliziotti. Bilanci familiari di persone che, lo vogliamo ricordare, all'atto dell'assunzione vengono obbligatoriamente assegnate lontano da casa, senza alcuna garanzia che l'Amministrazione possa aiutarli nel reperire un alloggio. E col tempo le cose non migliorano: dopo 15 anni di servizio un Agente può sperare in un aumento di 150 Euro, rispetto a quando ha cominciato, non molto di più. Per questo il SAP domani giovedì 15 ottobre sarà a Roma a manifestare. Col rinnovo del contratto l'ipotesi che il governo ha messo sul tavolo è un aumento di 9 Euro lordi al mese: un insulto. Noi chiediamo un aumento dello stipendio di 100 Euro al mese; molti meno di quelli che ci spetterebbero, come ha di recente confermato addirittura la Corte Costituzionale, ma che darebbe una boccata d'ossigeno ai tanti poliziotti oggi in difficoltà. Domani a Roma ci sarà un grande corteo e non saremo soli. Oltre a sindacati e rappresentanze delle forze dell'ordine, per la prima volta saranno in piazza con noi anche due gruppi nati spontaneamente su Facebook: #SiamoTuttiCretini, un gruppo con quasi 40.000 seguaci che diffonde in rete il malessere delle forze dell'ordine per la scarsa considerazione loro riservata; e #AssegnoDiFunzioneEBloccoStipendiale (14.000 seguaci) nato proprio a causa del tetto salariale e delle problematiche proiettate nelle famiglie dei poliziotti. Un grande segnale che il SAP non intende sottovalutare; queste persone, stanche e sfiduciate, dopo essersi incontrate nel mondo virtuale, scendono ora in una vera piazza, per unire la loro voce a quella più istituzionalizzata del Sindacato, e manifestare a Roma sotto ai palazzi del potere".